Alberto Perdisa Editore: Dintorni
Il filo di seta
di Piero P. Giorgi
editore: Alberto Perdisa Editore
pagine: 298
Un romanzo storico ambientato nella Bologna medievale, con una struttura narrativa simmetrica, in cui eventi e personaggi agiscono da supporto alla disamina delle diverse branche del sapere. È la storia di Alessandra, che studia medicina sotto le sembianze di un uomo, e del suo rapporto con la giovane scuola accademica bolognese. Uscita dall'infanzia attraverso la finestra della curiosità, Alessandra si getta sfrontatamente nel mondo della medicina, usa il trampolino delle conoscenze naturalistiche ricevute dalla "scientia" segreta femminile per tuffarsi nella scientia ufficiale maschile, generando scandalo quando il dibattito verte su storia e medicina, filosofia naturale e psicologia. L'autore non nasconde l'ispirazione marcatamente femminista del romanzo, convinto come è della centralità delle donne nell'avventura umana e del valore prioritario da attribuire alla non violenza, e nel narrare la ricerca di un percorso personale seguendo inclinazioni e desideri, fa sì che le esperienze di Alessandra si trasfigurino in una storia senza tempo.
Notturno con galoppo
di Patrizia Carrano
editore: Alberto Perdisa Editore
pagine: 147
Patrizia Carrano manifesta ancora una volta il suo profondo amore per i cavalli attraverso una raccolta di racconti, composti, secondo le stesse parole dell'autrice, "in grazia della loro confidenza". Non si pensi tuttavia ad un mero lavoro romantico, poiché le fonti che la Carrano utilizza sono importanti sia dal punto di vista bibliografico (l'"Iliade", il "Trattato di ippologia" di Eduardo Chiari, "Storie meravigliose" di Nathaniel Hawthorne...) che da quello delle collaborazioni (Angela Mascioni, nota veterinaria di cavalli, Adriano Capuzzo, grande cavaliere degli anni d'oro della nostra equitazione, Matteo Sorgoni, istruttore federale, Danilo Mainardi, notissimo etologo). Molti temi differenti troviamo nel libro: dall'ippoterapia verso bambini down e autistici nel racconto "Nel gelo" alle amorose discussioni dei protagonisti del "Cavallo che scrive", dai ricordi rielaborati in libertà delle gesta di un cavaliere olimpico ("Il tempo della gara") al racconto, vero, della strenua difesa dei suoi maremmani dalle volpi da parte di una allevatrice toscana ("La serbaiola"). Per non appesantire i racconti con prolisse spiegazioni dei termini tecnici, è presente anche un agile glossario.