Casagrande: Biblioteca di storia
Storia dell'identità personale e della sua certificazione. Scheda segnaletica, documento d'identità e controllo nell'Europa moderna
di Valentin Groebner
editore: Casagrande
pagine: 256
Come venivano descritti e identificati gli individui prima dell'avvento della fotografia e delle impronte digitali, in un mondo senza amministrazioni centralizzate, in cui nomi e indirizzi cambiavano continuamente? Avvalendosi di ricerche d'archivio, ma anche dell'analisi di testi narrativi, dipinti ed emblemi delle varie epoche, Valentin Groebner ricostruisce la storia delle pratiche di identificazione e dei documenti di identità. Schede segnaletiche, sigilli, firme erano - e sono tuttora - potenti strumenti capaci di creare un doppio della persona e di portare i segni dell'autenticità burocratica. Nello stesso tempo, questi documenti parlano anche delle credenze e delle illusioni di chi li ha concepiti e adottati. A partire dal Cinquecento, il desiderio di controllare la popolazione creò un intricato sistema amministrativo per registrare l'identità degli individui, un'identità garantita dai documenti che le autorità rilasciavano e richiedevano instancabilmente. Per ironia, furono proprio queste pratiche a far nascere figure nuove come la spia che falsifica i documenti ufficiali o l'impostore che assume l'identità altrui. Groebner racconta i vari e strani modi in cui le identità venivano e vengono create, rubate e plagiate, per mostrare che i documenti sono essi stessi frammenti di storia, storie di individui di cui provano e insieme trasformano l'identità.
Stamperie ai margini d'Italia
di Fabrizio Mena
editore: Casagrande
pagine: 408
Passate sotto il controllo della Confederazione elvetica agli inizi del Cinquecento, fino a Ottocento inoltrato il Cantone Ticino continuò ad avere in Como e Milano gli autentici poli della loro vita economica, culturale, sociale e religiosa. D'altra parte, la frontiera politica fornì le basi dello sviluppo dell'arte tipografica in quest'area sottratta alla giurisdizione lombarda, concedendo agli stampatori una libertà di stampa di gran lunga superiore a quella concessa da tutti i governi italiani. La libertà della stampa accordata da Carlo Alberto al Piemonte, nel 1848, privò le tipografie ticinesi dell'esclusiva che ne aveva fatto la fortuna, innescando il tramonto di una stagione di imprese editoriali irripetibile.
Lingue di frontiera. Una storia linguistica della Svizzera italiana dal Medioevo al Duemila
di Sandro Bianconi
editore: Casagrande
pagine: 222
L'elemento centrale su cui si fonda questa nuova storia linguistica della Svizzera italiana è il multiforme concetto di frontiera: frontiera geografica, politica o ideologica, religiosa, "migratoria", linguistica. Lo studio di Bianconi prende avvio da un interrogativo cruciale che pone le basi per un'ottica metodologica nuova in diversi ambiti disciplinari: come ha agito la frontiera nella storia linguistica delle popolazioni prealpine e alpine della Svizzera italiana? L'analisi si sviluppa cronologicamente, individuando nei vari periodi tre tipi di frontiera: debole (fra Tre e Quattrocento), forte (fra Cinque e Settecento), problematica (dall'Ottocento ad oggi). Ne emerge un filo conduttore che percorre tutta la storia delle nostre comunità.
Il medico in tribunale. La perizia medica nella procedura penale d'antico regime (secoli XVI-XVIII)
di Alessandro Pastore
editore: Casagrande
pagine: 251
Attraverso una straordinaria serie di casi, questo libro mette a fuoco il ruolo della perizia medica nelle procedure processuali dei secoli dal XVI al XVIII. Viene passata in rassegna una monumentale quantità di materiali documentari (per lo più inediti) che riguardano diverse realtà regionali italiane (da Bologna a Verona, da Venezia a Lucca) e, nell'ultimo capitolo, la Lombardia svizzera. L'autore riesce a dipanare l'intreccio delle componenti molteplici che diedero origine agli incidenti fortuiti o intenzionali testimoniati dalle carte (violenze, omicidi, aggressioni, "battiture", cadute e infortuni d'ogni genere), con tutte le conseguenze, fisiche e giudiziarie, che ne derivarono agli autori eventuali e alle vittime.
Storia delle Alpi 1500-1900. Ambiente, sviluppo e società
di Jon Mathieu
editore: Casagrande
pagine: 310
Avvalendosi di numerosi documenti e dati statistici, Jon Mathieu smentisce molti luoghi comuni che resistono ancora oggi anche in ambito storiografico, e dimostra come le Alpi non abbiano mai rappresentato un mondo alla rovescia rispetto alla pianura e men che meno un corpo estraneo rispetto all' Europa. Due sono in sostanza gli interrogativi cui questo ampio affresco storico intende rispondere. Il primo, di carattere economico, concerne le relazioni tra popolazione, sviluppo e ambiente alpino. Il secondo affronta in una prospettiva sociopolitica il complesso rapporto tra struttura agraria, società e sviluppo della civiltà moderna.