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Donzelli: Poesia

La grande nevicata

di Federico Italiano

editore: Donzelli

pagine: 77

La grande nevicata è una raccolta concepita in piena pandemia e plasmata dalle claustrofobie (e claustrofilie) generatesi in q
15,00

Tutte le poesie. Testo greco a fronte

di Kostandinos P. Kavafis

editore: Donzelli

pagine: 738

La fama di Konstandinos Kavafis (1863-1933), uno dei maggiori poeti del Novecento, è stata fino ad oggi affidata quasi esclusi
35,00

Conosci quella terra ove fioriscono i cannoni? Testo tedesco a fronte

di Erich Kästner

editore: Donzelli

pagine: 246

"Se avessimo vinto la Guerra mondiale allora saremmo uno stato altezzoso
17,00

Il dio della solitudine. Testo inglese a fronte

di Philip Schultz

editore: Donzelli

pagine: 222

"Le mie poesie saccheggiano quasi tutto, timori, progetti, congetture e stupori, cercano prove di infedeltà, frammenti di ispi
17,00

La pura superficie

di Guido Mazzoni

editore: Donzelli

pagine: 78

"Uscirà, sarà un passante, osserverà i dettagli minimi, gli oggetti nelle strade, gli stratocumuli sopra le case tracciare seg
13,00

Il lettore di impronte digitali

di Ewa Lipska

editore: Donzelli

pagine: 95

Questa raccolta affronta un tema molto caro alla poetessa, il paradosso degli esseri umani, condannati all'impossibilità di co
15,00

Italia

di Charles Wright

editore: Donzelli

pagine: 348

"Pensami di tanto in tanto, come io penso a te quando la luna è una zecca dorata nel cielo estivo gonfia di luce: tu sei parte
18,50

Erranti senza ali. Testo inglese a fronte

di Philip Schultz

editore: Donzelli

pagine: 108

"Ehi - questa è l'America all'inizio del XXI secolo dove perfino la disperazione sfoggia un catalogo patinato e la democrazia è finalmente diventata pubblica."
14,00

Anatomie in fuga

di Cristina Annino

editore: Donzelli

pagine: 126

"Cristina Annino aveva avuto un esordio felice, una giovinezza poetica decisamente illustre, di primo piano. Aveva infatti goduto della stima di grandi personaggi, di poeti e promotori di poesia di cui oggi sentiamo la mancanza. Parlo infatti di Franco Fortini, di Giovanni Giudici, di Antonio Porta, che con la loro autorevolezza ne avevano subito colto l'originalità, la freschezza energica, il talento, insomma. Erano stati i tempi del suo esordio in un collettivo Einaudi con introduzione di Walter Siti, della pubblicazione di uno dei suoi libri migliori, Madrid, apparso in una collana diretta da Michelangelo Coviello. Da allora sono passati più o meno trent'anni e Cristina Annino ha lodevolmente pensato più all'autenticità, sempre rincorsa, della propria esistenza personale che al successo letterario e alla presenza su una scena che ingiustamente - ma con il suo concorso involontario - la stava mettendo temporaneamente da parte. Eppure Cristina Annino non aveva certo smesso di scrivere, e questo libro, di certo il suo più importante, ne è la prova quanto mai persuasiva. Ed è un libro dalla genesi particolarissima, composto in un arco di tempo molto ampio, e frutto di un continuo tornare dell'autrice sui propri passi, ritoccando, correggendo, rimuovendo o aggiornando un corpo di testi che solo ora vedono la luce in una loro definitiva forma." (Dall'Introduzione di Maurizio Cucchi)
16,00

La valle delle farfalle. Testo danese a fronte

di Inger Christensen

editore: Donzelli

pagine: 63

Inger Christensen (1935-2009) è una figura centrale nella poesia danese del Novecento, con una produzione che le è valsa più volte la candidatura al Nobel per la letteratura e di cui "La valle delle farfalle", sua ultima opera, è considerata il vertice. Finora inedita in italiano, è presentata nella traduzione firmata da Bruno Berni, che con Inger Christensen ha intrecciato un fitto dialogo proprio sulle scelte e la lavorazione di questa versione. Ad accompagnare "La valle delle farfalle", un altro componimento della scrittrice danese, la "Poesia sulla morte".
14,00

Avrei fatto la fine di Turing

di Franco Buffoni

editore: Donzelli

pagine: 124

La nuova raccolta di versi di Franco Buffoni è intitolata al matematico Alan Turing, morto suicida dopo essere stato sottoposto a castrazione chimica per "curare" la sua omosessualità. Allo stesso tempo, il libro è dedicato alla memoria dei genitori del poeta, bravissime persone che tuttavia non avrebbero mai potuto accettare un esplicito coming-out da parte del figlio adolescente. Per questo Buffoni, mentre riserva versi intensi, di un lirismo assoluto, al padre e alla madre, ricorda la terribile sorte toccata a Giovanni Sanfratello, compagno di Aldo Braibanti, rapito dai familiari nel 1964 e internato dapprima in una clinica privata per malattie nervose, quindi in manicomio, dove venne sottoposto a elettroshock e coma insulinici, fino alla riduzione allo stato vegetativo. Buffoni denuncia, con le sue parole, le strutture di pensiero della religione cattolica - in particolare il "binarismo sessuale" e l'"eterosessismo" - che costituiscono il sottofondo del sapere medico-psichiatrico-psicologico in Italia e delle prassi cliniche che ne derivano. In questo "intratestuale libro unitario", il tema profondo consiste quindi nell'analisi della genitorialità, ma anche nel suo opposto.
17,00

Amici così, per grazia di lettura

di Jorge Guillén

editore: Donzelli

pagine: 190

A quasi trent'anni dalla sua scomparsa, l'antologia "Amici così, per grazia di lettura" raccoglie trenta poesie e un poemetto del grande poeta spagnolo e antifranchista Jorge Guillén nelle versioni di Montale, Traverso, Bigongiari, Luzi, Guidacci, Risi e Zanzotto. Amico di Salinas e García Lorca, membro della cosiddetta generazione del '27, il "vate castigliano" (come lo definì Montale) amò infinitamente il nostro paese e fu a sua volta fine traduttore di autori classici e moderni della letteratura italiana. In Italia quasi tutti i grandi poeti, del primo come del secondo Novecento, conobbero la luce pura e trasparente dei suoi versi intrattenendo con lui un vivace e intenso scambio intellettuale ed epistolare. Amici così, per grazia di lettura è un'antologia di soli poeti e poeti-traduttori. La scelta non è stata casuale e segue il desiderio che lo stesso Guillén aveva espresso a Oreste Macrì in una lettera del 1960: "Lerici desidera pubblicare un'antologia [...] mi piacerebbe che accanto alle sue traduzioni figurassero quelle dei miei amici italiani. In questo modo, la forma corale esprimerebbe felicemente i miei rapporti personali con i poeti e letterati di questo paese: Montale, Traverso, Bigongiari, Luzi, Baldi, Tentori, Guidacci".
16,00

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