L'ornitorinco

Abitare le tenebre

di Fred Sedel

editore: L'ornitorinco

pagine: 240

Fred Sedel, nasce a Lviv (Lwów in polacco), città della Galizia asburgica oggi ucraina, il 22 febbraio 1909
15,00

Dieci vite in una sola. Due voci per una biografia

editore: L'ornitorinco

pagine: 190

15,00

La seduzione del pavone. Quando Stati Uniti e Iran erano amici

di Valentina Vantaggio

editore: L'ornitorinco

pagine: 268

Le vicende della Seconda Guerra mondiale e l'inizio della Guerra fredda costituiscono lo sfondo sul quale si muovono i protagonisti dello studio di Valentina Vantaggio, Iran e Stati Uniti, in un percorso di avvicinamento che vede il "lento ma inesorabile coinvolgimento americano nel paese mediorientale". La Vantaggio prende in esame le relazioni bilaterali tra i due paesi dal 1941, anno in cui gli americani entrano in guerra e lo scià Muhammad Reza Pahlavi sale al trono del pavone per volere degli alleati, al 1949, data della prima visita di Stato del sovrano negli Stati Uniti. Se per Teheran gli Stati Uniti, che molti popoli del Terzo Mondo vedono come il principale alleato nella lotta contro il colonialismo, rappresentano una terza forza in grado di controbilanciare la presenza anglo-sovietica nel paese, per Washington l'Iran rappresenta invece un paese strategicamente importante nella nuova realtà internazionale. Si dovrà attendere però il 1953 per un coinvolgimento americano in Iran più risoluto. Prefazione di Farian Sabahi.
25,00

L'esercizio e le riforme. Filippo Turati e il socialismo

di Maurizio Punzo

editore: L'ornitorinco

pagine: 372

Quale senso ha oggi rileggere l'azione e il pensiero di Filippo Turati? E perché, per quanto misconosciute, le sue indicazioni sono state alla base del percorso politico della nostra storia repubblicana? Forse semplicemente perché la riflessione e l'opera di Turati, inscindibili da quelli di Anna Kuliscioff, compagna non solo di vita, costituiscono l'espressione più alta e matura del socialismo italiano. Un socialismo riformista che ha contribuito a fare dell'Italia un paese civile, fondato sul riconoscimento della libertà politica e dei diritti dei lavoratori (e delle lavoratrici). Un socialismo riformista che senza Turati, definito da tutti, uomini e donne, senza retorica e senza piaggeria, il Maestro, non sarebbe mai stato in grado di indicare la strada per lo sviluppo di una democrazia moderna e condivisa.
30,00

Verba non volant. Quello che i politici dicono in Tv ma non hanno mai scritto (cinque anni di politica televisiva)

di Riccardo Rudelli

editore: L'ornitorinco

pagine: 321

Immaginate di prendere in mano il telecomando della Tv e premere il tasto fast-forward, avanzamento veloce. Leggere questo libro sarà come far scorrere sullo schermo/pagina cinque anni di immagini televisive. Battute, controbattute, ragionamenti, insulti, contraddizioni, appelli alla ragione e al sentimento e quant'altro il linguaggio della politica ha offerto agli italiani nel tentativo di creare consenso. Può sembrare l'elogio del 'bla, bla, bla', e in parte lo è. Laddove lo scorrere frenetico di immagini e parole televisive può apparire l'aspetto meno nobile della comunicazione politica, esso rappresenta d'altra parte - e in massima parte - ciò che gli italiani hanno ascoltato e visto della rappresentazione politica: dunque la loro fonte primaria di informazione politica. Ciò che leggerete in questo libro, infatti, è stato visto e ascoltato dai milioni di italiani che, notoriamente, guardano molto la televisione e leggono poco i giornali. Per questo, ma non solo, non si può ragionare di comunicazione politica a prescindere dai volti e dalle parole trasmesse in Tv. Significherebbe fare l'analisi di una comunicazione muta. Postfazione di Gianpietro Mazzoleni.
25,00

Videopol

editore: L'ornitorinco

pagine: 58

Nell'ottobre del 1988 i cileni tornarono, dopo quindici anni, alla democrazia. Il dittatore Pinochet usciva sconfitto dal referendum, da lui stesso indetto, con il quale aveva chiesto ai cittadini di confermarlo per altri otto anni alla carica Presidenza dello Stato. Il 58% dei cileni aveva però barrato il "no" sulla scheda elettorale, respingendo la tracotanza del dittatore che, in uno slancio di magnanimità, aveva concesso alle opposizioni la possibilità di produrre alcuni spot televisivi durante la campagna elettorale. Fu l'errore fatale: per la prima volta nella storia lo spot elettorale contribuì ad abbattere una dittatura. E' proprio dalla visione di alcuni degli spot realizzati dalle opposizioni a Pinochet che è nata l'idea di realizzare un libro. Gli spot elettorali possono contribuire a cambiare i destini delle comunità, come è accaduto in Cile. Alcuni spot hanno fatto la storia, nel senso che hanno contribuito a darle una svolta inaspettata. Questo libro è un omaggio a una particolare forma di comunicazione politica - lo spot elettorale - che ormai da quasi sessant'anni si accompagna alle altre forme di propaganda elettorale ed è la forma di comunicazione che - assieme ai manifesti - più orienta e fa discutere gli elettori.
20,00

Come abbiamo venduto l'America

di George Creel

editore: L'ornitorinco

20,00

Nietzsche disintossicato. Temi e mitemi sulla verità negli scritti giovanili

di Richard Davies

editore: L'ornitorinco

pagine: 204

Il breve scritto di Nietzsche "Su verità e menzogna in senso morale" risale al 1873 ed è destinato a diventare uno dei suoi te
18,00

Il vestitino. Le buone regole dell'intervista televisiva secondo noi

editore: L'ornitorinco

pagine: 160

Enzo Biagi amava raccontare che un suo famoso collega, veterano del piccolo schermo, era riuscito a trasformare l'intervista televisiva in un "vestitino su misura" con cui rassicurare ospiti illustri da far sedere nel suo studio dalle porte bianche. Oggi che quella "sdraiata" è diventata un vero e proprio genere frequentato da giornalisti, ma anche da presentatori, non sempre all'altezza delle aspettative, assistiamo ad una tv infaticabile collettrice di interviste, si potrebbe dire purchessia. Viene allora da chiedersi che cosa ancora tenga in vita in molti giornalisti del piccolo schermo la voglia di fare interviste "vecchia maniera". Quelle che una volta si amava definire "a schiena dritta". Quelle preparate meticolosamente, in modo da potersi permettere l'improvvisazione. Quelle che "portano a casa" sempre e comunque una buona storia da lasciare ai telespettatori. Giorgio Simonelli, Federica Annecchino e Emanuele Corazzi hanno interpellato dieci protagonisti della tv di oggi ed evocato il ricordo di due maestri indimenticabili: Enzo Biagi ed Edmondo Berselli. Non hanno ottenuto solo una rassegna di tecniche e di regole su come fare l'intervista "perfetta", ma una divertente raccolta di aneddoti che può essere letta come un brillante compendio di storia della televisione. Prefazione di Barbara Serra.
15,00
20,00

Tecnica della propaganda politica

di Serghej Ciacotin

editore: L'ornitorinco

pagine: 396

Serghej Ciacotin è tra i protagonisti della fase pionieristica di quello che oggi si chiama Marketing Politico. Scienziato, collaboratore di Pavlov e amico di Einstein, fu anche, per tutta la sua lunga vita, un militante politico. Menscevico, contribuì alla creazione del dipartimento propaganda dei bianchi di Denik. Fuggito dalla Russia leninista, fu l'instancabile animatore delle campagne anti-hitleriane degli anni '30 per conto della SPD e dei suoi alleati. Rifugiatosi in Francia dopo la vittoria del nazismo, scrisse "Le viol des foules par la propagande politìque", di cui questo volume è un'ampia antologia, che è al contempo una case history e una teorizzazione di come fare propaganda politica. I suoi studi sull'uso dei simboli e sulla manipolazione dell'opinione pubblica sono ancor oggi citati in ogni manuale di comunicazione politica. Prefazione di Walter Marossi.
20,00