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Pellegrini

Lettera ad un vescovo

di Salvatore La Monica

editore: Pellegrini

pagine: 238

La vicenda narrata nella "Lettera ad un vescovo" viene tratta da una storia di fatti documentati realmente avvenuti nella Sici
18,00

Le mutazioni della 'ndrangheta

editore: Pellegrini

pagine: 120

Atti del Convegno di venerdì 10 novembre 2023 Villa Rendano, Cosenza
14,00

Un divo nella nebbia. Mario Gualtieri l'artista e l'uomo

editore: Pellegrini

pagine: 140

Il viaggio intorno al più amato dei cantanti cosentini è un'intensa passeggiata tra musicofili, poeti, collezionisti di ricord
15,00

Il Golpe Borghese quarto grado di giudizio... La leadership di Gelli, il «golpista». Andreotti, i depistaggi della «Dottrina Maletti»

di Fulvio Mazza

editore: Pellegrini

pagine: 272

Esattamente 50 anni fa (nella notte fra il 7 e l'8 dicembre 1970), Junio Valerio Borghese mise in atto un colpo di Stato che è
16,00

Storia della Calabria partigiana

di Pino Ippolito Armino

editore: Pellegrini

Solo in anni piuttosto recenti è stato definitivamente riconosciuto il contributo del Mezzogiorno nella guerra di Liberazione
25,00

Il gesto e l'ambiente. Cinema e pedagogia

di Fernand Deligny

editore: Pellegrini

pagine: 134

La nostra esperienza sensibile e la nostra identità sono legate, oggi più che mai, alla relazione con i media, in particolare
12,00

Forma e forza. Cinema, soggettività, antropologia

di Salvatore Tedesco

editore: Pellegrini

pagine: 168

Lo sguardo cinematografico costituisce una potente provocazione per il pensiero filosofico, arrivando persino a farsi strumento di misura del suo percorrere la strada che, nell'immagine, sta fra l'energetica delle forze che l'attraversano e le forme in cui essa di volta in volta giunge a risiedere e trova la sua vita. Allo sguardo cinematografico e ad alcune sue condizioni, fra indagine antropologica e questione del vivente, è dedicato questo volume. Da Ejzenatejn a Godard, da Deleuze a Rancière, da Dreyer a Straub, è il progetto antropologico della modernità a costituire il campo problematico su cui ci si interroga in forma originale il presente saggio.
15,00

Il destino delle immagini

di Jacques Rancière

editore: Pellegrini

pagine: 200

"Uno dei segni di ciò che si è chiamato modernità è stato il superamento della grande tradizione dell'estetica classica, che, a partire da Aristotele, è nata e si è sviluppata sotto il segno delle "poetiche". Questa tradizione ha definito un "regime mimetico" dell'arte1, fondato sul rapporto fra costruzione dell'intreccio, mythos, e azione, praxis, il primo essendo pensabile proprio come mímesis praxeos. Il regime mimetico dell'arte ha contrassegnato tutta l'estetica classica perché fondato su una concezione della forma come principio attivo da applicare alla passività della materia. Questo modello classico dell'attività dell'idea (e della sua dicibilità), e della ricettività della materia (e della sua visibilità), ha avuto diverse "riprese" in questo secolo, anche da parte di filosofi che si sono occupati occasionalmente di cinema. Tra gli altri, è sufficiente pensare alla ripresa di Aristotele operata da Galvano della Volpe nel Verosimile filmico, incentrata sulla "discorsività" delle immagini, o alla matrice platonica della concezione di Alain Badiou del cinema come "luogo" di "visitazione" dell'idea". (da "Il regime estetico delle immagini" di Roberto De Gaetano).
15,00
15,00
22,00

I manifesti delle Alpi italiane e piccola grafica dal 1895 a fine anni Sessanta del Novecento

di Roberto Festi

editore: Pellegrini

pagine: 191

Magistrale e innovativo mezzo di comunicazione, il manifesto pubblicitario avvia - sul finire del XIX secolo - una intensa e capillare promozione della montagna e dei suoi luoghi più rappresentativi. Quasi in contemporanea, dalla Valle d'Aosta alle Dolomiti orientali, i maggiori centri alpini affidano ai multicolori messaggi delle attiche la descrizione fantastica e appetibile di un mondo sino a quel momento in gran parte sconosciuto, fissando una versione diametralmente opposta allo stereotipo di pericolosità e di mistero che ne aveva contrassegnato gli esordi pionieristici. Pur celebrando, spesso unilateralmente, i fasti di un'elite mondana e delle sue ritualità, il manifesto "apre" ad un pubblico I sempre più vasto - che ne diventerà fruitore e protagonista nei decenni successivi - visioni nuove delle montagne alpine. Osservando i tanti e vari aspetti che i cartelloni pubblicitari sottendono, questo libro - che tratta esclusivamente la parte italiana delle Alpi presenta una rassegna che si intende dalla fine del XIX secolo sino alla fine degli anni Sessanta del Novecento, limite temporale che determina progressivamente la crisi definitiva del manifesto disegnato.
34,50

Il mistero della corazzata russa. Fuoco, fango e sangue

di Luca Ribustini

editore: Pellegrini

pagine: 144

La notte tra il 28 e il 29 ottobre 1955 la più grande corazzata della flotta sovietica, il Novorossiysk, a seguito di una spaventosa esplosione, affonda nelle acque gelide del porto di Sebastopoli in Crimea, provocando oltre 600 morti. Le cause dell'affondamento non sono mai state completamente chiarite e molte delle circostanze sono rimaste avvolte nel mistero. La possente nave da battaglia batteva bandiera italiana, con il nome di Giulio Cesare, fino al 1949 quando fu ceduta ai russi come risarcimento di guerra secondo quanto previsto dal Trattato di Pace. A luglio del 2013 una clamorosa rivelazione riapre il caso: un ex incursore del gruppo Gamma della Xa Flottiglia MAS nel corso di un'intervista rilasciata all'autore del libro, rivendica senza esitazione la paternità del sabotaggio. Il grande risalto dato dalla stampa russa e ucraina alle dichiarazioni dell'ex incursore della Xa MAS e l'intenzione dei reduci della corazzata di chiedere un'inchiesta internazionale, convincono l'autore ad avviare un'indagine per avvicinarsi il più possibile alla verità dei fatti...
15,00

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