Sellerio
Regalo di Natale
editore: Sellerio
pagine: 308
Il famoso ultimo momento è il tempo giusto per i regali di Natale
L'ultimo ballo di Charlot
di Stassi Fabio
editore: Sellerio
pagine: 279
In una sera di Natale la Morte va a trovare Charlie Chaplin nella sua casa in Svizzera
Camminanti
Catalogo della mostra (Nairobi, 28 aprile-15 maggio 2011). Ediz. italiana e inglese
di Gulino Franco A.
editore: Sellerio
pagine: 67
Dalle coste africane la Sicilia e l'Italia appaiono come l'inizio di un cammino attraverso l'Europa, ma il traguardo di un cam
Da Quarto al Volturno
Noterelle di uno dei Mille
di Abba G. Cesare
editore: Sellerio
pagine: 270
Non c'è posto per le prosopopee individuali, né per le confidenze soggettive, né per gli stati d'animo particolari: l'Abba rac
Kiyohara Tama. La collezione dipinta
editore: Sellerio
pagine: 397
Questo volume, che nasce dalla scoperta di alcune tavole a colori in cui Tama dipinge gli oggetti della collezione giapponese di Vincenzo Ragusa ritrovate presso l'Istituto Statale d'Arte fondato dallo scultore, ripercorre e illustra la vicenda e l'opera di una donna che trascorse ben cinquantuno anni della propria esistenza a Palermo, facendo dell'incontro artistico tra Oriente e Occidente una vera e propria ragione di vita. Oggi, quasi a testimonianza del complicato processo di sdoppiamento culturale vissuto, le ceneri di Tama si trovano in parte in Giappone, in parte a Palermo accanto a quelle del marito, con il quale, in un eccezionale esempio di simbiosi artistica, secondo la felice definizione di Tanaka Jun aveva formato un organismo complesso nel quale "la mano era di Tama e gli occhi di Ragusa".
La necropoli tardoromana di Treppiedi a Modica
editore: Sellerio
pagine: 66
Uno dei villaggi rurali tardoantichi più noti alla letteratura archeologica è senza dubbio quello di Treppiedi ubicato nell'al
L'opera dei pupi
di Pasqualino Antonio
editore: Sellerio
pagine: 241
Il teatro delle marionette, regolato nel Settecento da un preciso codice, diventa nell'Ottocento uno spettacolo popolare; ma s
Mediterraneo
Mitologie della figura nell'arte italiana fra le due guerre. Catalogo della mostra (Marsala, 12 luglio-18 ottobre 2008)
editore: Sellerio
pagine: 160
Durante gli anni Venti e Trenta del Novecento l'arte italiana proietta sul mito e sul mondo classico un ampio ventaglio di sug
Dalla Sicilia alla Sicilia
di Di Benedetto Salvatore
editore: Sellerio
pagine: 295
Diglielo tu, che sei figlio di padroni
La pesca del tonno in Sicilia
di Vincenzo Consolo
editore: Sellerio
pagine: 200
La pesca del tonno, così come ancora oggi viene praticata in alcune aree del Mediterraneo, ha origini che si perdono nella notte dei tempi. In una dissertazione, nella quale fantasia e documentazione procedono concordemente, l'autore ce ne rivela le suggestioni letterarie, senza trascurare gli aspetti economici, sociali e antropologici, che vengono ulteriormente approfonditi nei saggi di Rosario Lentini, Filippo Terranova ed Elsa Guggino. Il corredo illustrativo del volume è costituito da un'antologia iconografica delle testimonianze più significative offerte sull'argomento dalla pittura e dalla fotografia.
Il carretto siciliano
di Giuseppe Capitò
editore: Sellerio
pagine: 243
"Il volere ad ogni costo ritrovare precedenti dell'arte siciliana del carretto in forme artistiche colte, autorizza il sospetto che si voglia negare agli artigiani popolari la capacità di creare forme proprie ed originali. Se si esce dai vaghi parallelismi, sempre possibili fra questo o quell'aspetto dell'arte del carretto e altre forme artistiche, e più realisticamente si assume quest'arte per quello che essa fu: un fatto unitario ed omogeneo alla cultura dei ceti popolari siciliani, sarà facile intendere che le sue strutture conoscitive e formali sono profondamente radicate nel "genio costruttivo e logico" proprio a questa cultura. Di essa l'arte del carretto è il prodotto anche quando ha utilizzato materiali estranei o ha recuperato abitudini formali di altri ambiti artistici. Qui sono le ragioni del singolare successo di quest'arte a livello popolare. Per la sua rispondenza al gusto popolare, quale si è venuto ad esprimere in un determinato momento della storia della nostra isola, è stato un fatto quasi naturale che la scultura e la pittura del carretto già alla fine dell'Ottocento, come ricorda il Pitrè, si espandessero in altri settori dell'artigianato popolare. Panchetti di acquaioli, tricicli di gelatai, deschetti di arrotini, banconi di siminzari, perfino mobili, hanno segnato il successo dell'arte del carretto, e ne denunciano il valore identificante per tutti coloro che partecipavano alla cultura da cui quell'arte si è prodotta." (Antonino Buttitta)