Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Silvy

La guerra parallela

di Musil Robert

editore: Silvy

pagine: 224

16,00

Grigia

di Musil Robert

editore: Silvy

pagine: 96

9,50

Progetto metropoli

La Berlino dell'espressionismo

di Gargano Antonella

editore: Silvy

pagine: 272

23,00

La porta verso l'impossibile

di Baum Oskar

editore: Silvy

pagine: 145

Narrando la storia dell'alto funzionario Krastik che si autoaccusa di un infanticidio mai commesso, nella "Porta verso l'impos
14,80

Mitteleuropa

Mito, letteratura, filosofia

editore: Silvy

pagine: 230

La Mitteleuropa è un termine che ricorre frequentemente nelle pagine culturali dei giornali
22,00

L'espressionismo tedesco

di Chiarini Paolo

editore: Silvy

pagine: 193

L'espressionismo costituisce la variante tedesca dell'avanguardia storica europea
22,00

La prova del fuoco

di Weiss Ernst

editore: Silvy

pagine: 208

15,00

«Qualcosa di immane». L'arte e la grande guerra

editore: Silvy

pagine: 285

Tra i molti modi in cui si può definire la grande guerra vi è anche "la guerra delle avanguardie". Il periodo che ne precede lo scoppio vede il radicale mutamento dello statuto sociale degli artisti e apre l'epoca dei movimenti organizzati e dei manifesti. Espressionismo, Cubismo, Futurismo, Vorticismo, e la complessa galassia delle avanguardie russe definiscono le proprie poetiche prima del 1914 e in questa stagione hanno le proprie radici Dadaismo e Surrealismo. Molti degli esponenti delle avanguardie si arruolarono entusiasticamente e molti di loro caddero nelle trincee della vecchia Europa. Ma soprattutto dipinsero e raccontarono la guerra con i linguaggi delle arti figurative, dando luogo a una produzione artistica che non ha l'eguale in nessun altro conflitto. "Qualcosa di immane" racconta la grande guerra attraverso un imponente apparato iconografico. Il punto di partenza sono i pittori che in qualche modo hanno presagito e raffigurato l'apocalisse che si stava preparando. Sezioni specifiche riguardano i futuristi italiani, l'avanguardia russa e il corpo dei Khegsmaler. Infine una serie di blocchi tematici: i ritratti e gli autoritratti, la vita al fronte, le trincee e i combattimenti, i paesaggi, i feriti, i prigionieri e i profughi.
68,00

Il cuore nero di Islamabad

di De Biase Luigi

editore: Silvy

pagine: 120

14,00

Stefana

Il profumo acre dell'Est

di Borelli Vittorio

editore: Silvy

pagine: 360

14,00

I mutilati

di Ungar Hermann

editore: Silvy

pagine: 176

14,00

La classe

di Hermann Ungar

editore: Silvy

pagine: 189

"Se ci fosse stato un destino" - riflette Josef Blau, il protagonista di questo romanzo, apparso nel 1927 -, un inevitabile destino predeterminato, del quale si fosse stati vittime, "non si sarebbe potuto fare o dire nient'altro che quello ch'era già deciso, e lo si sarebbe fatto a cuor leggero". Purtroppo, però, esistono sempre molte parole e molti gesti tra cui scegliere, ed essi possono suscitare l'ira del Creatore e, soprattutto, possono finire col segnare in maniera inesorabile il destino di chi ci sta accanto. Per questo motivo, Josef Blau, un un grigio e modesto insegnante di un liceo frequentato dai figli dei cittadini più ricchi, nella scuola di un quartiere agiato della città, opta, o crede di optare, per la non-scelta, per il silenzio e l'immobilità, convinto com'è che nulla che sia in grado di agire possa sfuggire alla colpa. "Incolpevole rimaneva solo ciò ch'era privo di respiro", è detto in un passo del romanzo. Ma proprio questa scelta, che conduce addirittura Josef Blau ad una forzata freddezza nei confronti di Selma, la bella moglie in procinto di dargli un figlio, finisce con l'innescare paradossalmente una serie di tragici avvenimenti, che si dipanano in una torbida atmosfera di candore e masochismo, di gelo e di orrore, e che hanno termine solo con il suo estremo ravvedimento.
16,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.