Einaudi: Super Et
Sogni di Bunker Hill
di John Fante
editore: Einaudi
pagine: 164
Sotto le luci miserabili e iperboliche di Hollywood, Arturo Bandini sogna il successo di scrittore mentre con la mano sinistra scrive pessime sceneggiature che non vedranno mai la luce. Potrebbe essere la premessa di una tragedia, ma come sempre, in bocca a Bandini, tutte le tragedie finiscono in commedia. Anche in quest'ultimo capolavoro colpisce l'inconfondibile voce fantiana, quell'impasto di humour, candore e cattiveria che ne ha fatto uno degli scrittori più amati dei nostri anni. Introduzione di Gianni Amelio.
Così ha inizio il male
di Javier Marias
editore: Einaudi
pagine: 473
Siamo nella Madrid degli anni Ottanta, una città in cui il ricordo della dittatura franchista è ancora dolorosamente vivo. Il giovane Juan De Vere, fresco di laurea, viene assunto da Eduardo Muriel per fargli da assistente. Muriel è un regista che vive in una grande casa nei quartieri alti della capitale insieme alla moglie, l'esuberante Beatriz Noguera, e i figli. I due avrebbero tutto per essere felici, eppure "il giovane de Vere" è colpito dalla freddezza e dallo sdegnoso contegno con cui il marito tratta la moglie. Perché si comporta così? Addirittura, una notte che passa nella casa dei Muriel, Juan assiste a una scena per lui del tutto inspiegabile: Beatriz che, vestita unicamente con un'impalpabile sottoveste, viene respinta e ricacciata nella sua stanza dal marito. Juan vorrebbe indagare i motivi di quel comportamento e del disamore che tiene in piedi il matrimonio, ma Muriel ha altri piani in mente per lui: lo incarica infatti di verificare se le voci che ha sentito su un suo amico, il dottor Van Vechten, sono fondate. Una donna gli ha fatto intendere che il dottore, durante gli anni della dittatura, si era comportato in modo indecente con una o più donne, e che pertanto l'amicizia che Muriel gli tributava era mal riposta. Per il giovane Juan inizia così una discesa nelle tenebre degli anni della dittatura, e nelle ambiguità del matrimonio, che ha l'ineluttabile fatalità delle sabbie mobili...
Gli anni al contrario
di Nadia Terranova
editore: Einaudi
pagine: 144
Messina, 1977. Aurora, figlia del fascistissimo Silini, ha sin da piccola l'abitudine di rifugiarsi in bagno a studiare, per prendere tutti nove immaginando di emanciparsi dalla sua famiglia, che le sta stretta. Giovanni è sempre stato lo scavezzacollo dei Santatorre, ce l'ha con il padre e il suo "comunismo che odora di sconfitta", e vuole fare la rivoluzione. I due si incontrano all'università, e pochi mesi dopo aspettano già una bambina. La vita insieme però si rivela diversa da come l'avevano fantasticata. Perché la frustrazione e la paura del fallimento possono offendere anche il legame più appassionato. Perché persino l'amore più forte può essere tradito dalla Storia.
Non so niente di te
di Paola Mastrocola
editore: Einaudi
pagine: 334
È un mattino di novembre. Nella sala di uno dei più prestigiosi college di Oxford, centinaia di persone aspettano l'inizio di una conferenza. Dopo qualche minuto entrano - nel silenzio generale - decine e decine di pecore. Bianche, lanose, ordinate, moderatamente belanti. Le guida Filippo Cantirami, giovane economista italiano, che come nulla fosse comincia il suo intervento sulla crisi dei mercati. Inizia così il nuovo romanzo di Paola Mastrocola. Quella incredibile invasione di pecore getterà nel caos i genitori Cantirami, convinti che il figlio modello sia a Stanford a finire un dottorato, e che si ritrovano all'improvviso spiazzati e in ansia. Cosa combina Fil, dov'è finito, chi è veramente? E chi è quel suo compagno Jeremy con il quale ha stretto un patto, che cosa si sono scambiati i due ragazzi, qual è il loro segreto? Fil sembra sparito nel nulla, perduto in un mistero. Imprendibile. E intanto, sullo sfondo, la crisi dei nostri giorni. Ma raccontata da lontano, come guardando il presente dal futuro, tra una cinquantina d'anni. Filippo Cantirami, il giovane rivoluzionario della Mastrocola, è un ragazzo privilegiato, un personaggio scomodo, di questi tempi: eppure è lui - in virtù dei suoi pensieri, dei suoi silenzi, dei suoi gesti e delle sue scelte - che pagina dopo pagina ci apre al sogno di una vita diversa. Un sogno che ci porta a riflettere sull'idea di tempo e sulla possibilità di metterla in discussione, di ripensarla.
In Grecia. Racconti dal mito, dall'arte e dalla memoria
editore: Einaudi
Con un approccio scientifico e narrativo insieme, Donatella Puliga e Silvia Panichi guidano il lettore in un viaggio attraverso il mondo antico, unendo all'illustrazione dei siti archeologici la ricostruzione dei miti cui essi si collegano, le vicende storiche che vi si svolsero, i ricordi dei poeti e dei viaggiatori che vi si ispirarono. Il volume è ricco di pagine in cui storie di monumenti e di eroi, di riti religiosi e di finzioni letterarie si intrecciano in un unico racconto, restituendo la potenza di significato che la terra greca possiede. Il volume, introdotto da un saggio di Maurizio Bettini, è illustrato ed è completato dalla bibliografia essenziale e dall'indice dei nomi e dei luoghi.
Il meraviglioso mondo dei numeri
di Alex Bellos
editore: Einaudi
pagine: 584
Alex Bellos incontra una tribù amazzonica che concepisce solo tre numeri (1, 2 e molti)
Non lasciarmi
di Kazuo Ishiguro
editore: Einaudi
pagine: 304
Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese
Così è la vita. Imparare a dirsi addio
di Concita De Gregorio
editore: Einaudi
pagine: 122
I bambini fanno domande. A volte imbarazzanti, stravaganti, definitive. Vogliono sapere perché nasciamo, dove andiamo dopo la morte, perché esiste il dolore, cos'è la felicità. E gli adulti sono costretti a trovare delle risposte. È un esercizio tra la filosofia e il candore, che ci obbliga a rivedere ogni volta il nostro rassicurante sistema di valori. Perché non possiamo deluderli. Né ingannarli. Siamo stati come loro non troppo tempo fa. Dell'invecchiare, dell'essere fragili, inadeguati, perfino del morire parliamo ormai di nascosto. Ai bambini è negata l'esperienza della fine. La caducità, la sofferenza, la sconfitta sono fonte di frustrazione e di vergogna. L'estetica dell'eterna giovinezza costringe molte donne nella prigione del corpo perfetto e le inchioda dentro un presente mortifero, incapace di darci consolazione, perfino felicità. In questa intensa, sorprendentemente gioiosa inchiesta narrativa, Concita De Gregorio ci chiede di seguirla proprio in questi luoghi rimossi dal discorso contemporaneo. Funerali e malattie, insuccessi e sconfitte, se osservati e vissuti con dignità e condivisione, diventano occasioni imperdibili di crescita, di allegria, di pienezza. Perché se non c'è peggior angoscia della solitudine e del silenzio, non c'è miglior sollievo che attraversare il dolore e trasformarlo In forza.
Una madre lo sa. Tutte le ombre dell'amore perfetto
di Concita De Gregorio
editore: Einaudi
pagine: 125
Spesso gli articoli di giornale, i dibattiti sui fatti di cronaca, i trattati di scienza forniscono gli elementi per distinguere una "buona" madre. Decretano cosa sia normale e cosa no. Stabiliscono i meriti e le colpe. Ma sono quasi sempre lontani dalla realtà. Da Brooke Shields a Valentina Vezzali, fino alle madri di Plaza de Mayo, Concita De Gregorio racconta venti storie di maternità che scaldano il cuore. Venti vicende vere per scoprire quanti siano i modi di essere madre, o di non esserlo affatto. Di quante ombre sia pieno l'amore perfetto, quello tra madri e figli, e di quante risorse inattese. Quante strade esistano per accogliere quello che viene, quello che c'è. Un libro commovente e sincero che fa arrabbiare e sorridere. E che ognuno di noi dovrebbe leggere. Perché dalle donne passa la vita di tutti, sempre. Dalla pancia, dalla testa, dalle mani e dai ricordi. E una madre tutto questo lo sa.
Non lavate questo sangue. I giorni di Genova
di Concita De Gregorio
editore: Einaudi
pagine: 151
Quando, nel luglio 2001, Concita De Gregorio mette piede a Genova per raccontare ai lettori del suo giornale il vertice del G8 non sa che, nei tre giorni successivi, assisterà a una delle pagine piú tristi della storia del nostro Paese. In una città blindata, oppressa da una cappa di tensione, le forze dell'ordine e i manifestanti si scontreranno in una sanguinosa guerriglia urbana. E la morte di Carlo Giuliani riporterà le lancette della storia indietro di qualche decennio. A distanza di quindici anni, il diario di cronista dell'autrice diventa un modo per ricordare un evento che ha segnato un prima e dopo Genova. Per restituire l'andamento di quei giorni, l'inizio lieve, la sorpresa, lo spavento e lo smarrimento. E, insieme, l'occasione per tracciare il bilancio di una vicenda che brucia ancora nel ricordo di tutti.
Il gatto venuto dal cielo
di Takashi Hiraide
editore: Einaudi
pagine: 132
Nell'ampio giardino di un'antica dimora, protetta dall'ombra di un grande olmo, un giorno appare una nuvola, un minuscolo lembo di cielo bianco caduto sulla terra: è un piccolo gatto, anzi una gatta. Anzi è Chibi: si, perché Chibi ha un carattere tutto suo, indipendente, curioso, vivace. A volte sa essere anche brusca, soprattutto quando vuole afferrare quel pesce che le state cucinando, e può mordere se provate a prenderla in braccio, ma sa anche essere affettuosa e riempire di dolcezza i suoi silenzi (nessuno l'ha mai sentita miagolare!) Ecco, Chibi è cosi, prendere o lasciare. Chibi, come tutti i gatti, sa come farsi amare: giorno dopo giorno la sua testolina spunta alla finestra della coppia che da poco si è trasferita nella dépendance dell'antica dimora. Chibi deve passare per la loro casa prima di lanciarsi nei suoi rocamboleschi inseguimenti e misteriose esplorazioni nel magnifico giardino della villa. Marito e moglie sono giovani, ma sembra che già non abbiano più nulla da dirsi: forse è l'abitudine, forse è qualcosa di oscuro che serpeggia tra loro, ma sono più i silenzi quelli che si scambiano che non i gesti d'affetto. Ma le visite di Chibi costruiscono nuove abitudini, piccoli riti capaci di riavvicinare marito e moglie. Pur non facendosi mai adottare dalla coppia - fiera della sua autonomia, rimarrà sempre "il gatto ospite" - Chibi, come un piccolo spirito celeste, saprà cambiare per sempre la vita di chi l'ha conosciuta.
Uomini senza donne
di Haruki Murakami
editore: Einaudi
pagine: 222
Una mattina Gregor Samsa si sveglia in un letto e scopre con orrore di essersi trasformato in un essere umano. Non ricorda nulla della sua vita precedente. Che fine ha fatto lo spesso carapace che lo proteggeva? E perché adesso è ricoperto da questa sottile, delicata pelle rosa? Chi, o cosa, era prima di quel risveglio? Insomma, adesso Samsa dovrà adattarsi alla nuova e "mostruosa" condizione di uomo. Quando però alla sua porta bussa una ragazza il cui fisico è deformato da un'enorme gobba, Samsa dovrà fare i conti con qualcos'altro di sconosciuto: il desiderio e l'erotismo visto con gli occhi nuovi di chi sa andare oltre le apparenze. Habara, il protagonista di "Shahrazàd", è un uomo solo, confinato in una casa nella quale gli è vietato ogni contatto col mondo. Non sapremo mai perché, e in fondo non è importante: quello che sappiamo è che il suo unico svago sono le visite regolari di una donna misteriosa che lo rifornisce di libri, musica, film... e sesso. Ma soprattutto gli racconta delle storie, proprio come faceva Shahrazàd. E in queste storie Habara si tuffa come un bambino, finalmente libero. Ecco, è proprio questo che vive il lettore di Murakami: la sensazione di inoltrarsi in un altro universo, di essere "come una lavagna pulita con uno straccio umido, libero da preoccupazioni e brutti ricordi". Almeno fino alla storia successiva.