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La scuola di Pitagora: UMANESIMO E RINASCIMENTO

Le lodi divine. Testo latino a fronte

di Giovanni Pontano

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 144

«Grazie a lui l'impetuosa brama si spense e colui che sempre inganna e seduce i nostri liberi cuori, finalmente vinto, fuggì
15,00

Il dialogo di Caronte. Testo latino a fronte

di Giovanni Pontano

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 184

Nell'atmosfera suggestiva dell'Ade, dove vanno a finire le miserie umane, l'intramontabile personaggio del nocchiero infernale
18,00

Il dialogo di Antonio e il canto di Sertorio. Testo latino a fronte

di Giovanni Pontano

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 298

In questo dialogo, che imita la forma teatrale, è raccontata da Giovanni Pontano la rifondazione dell'Accademia sorta nella Napoli aragonese per merito di Antonio Panormita. L'autore, politico, poeta e prosatore illustre del Quattrocento, vi celebra la conversazione gioviale, l'ironia socratica, l'attenzione verso la varietà dei problemi, la resistenza e il rinnovamento dei valori letterari, che ne fecero uno dei centri più rinomati della civiltà umanistica. L'originale struttura del dialogo include il carme epico dedicato alla guerra di Sertorius, unica prova pontaniana del genere e raffinata imitazione di Virgilio al limite dello scherzo, qui presentato in una nuova traduzione in versi eroici italiani, che cercano di interpretarne la motivazione austera e giocosa.
23,00

Giorni di festa. Dispute umanistiche e strane storie di sogni, presagi e fantasmi. Testo latino a fronte

di Alessandro D'Alessandro

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 254

In una cornice frammentaria, nella quale affiorano i ricordi personali dell'autore e che dà alla sua enciclopedica operazione antiquaria il sapore e la vivacità del dibattito culturale umanistico, i Giorni di festa (Geniales dies) del giureconsulto napoletano Alessandro d'Alessandro (1461-1523) procedono di capitolo in capitolo affrontando al di fuori di un'organica architettura e di un ordine prestabilito gli argomenti più eterogenei riguardanti il mondo antico: dalla storia agli ordinamenti militari, sociali e religiosi, al diritto pubblico e privato e alla vita quotidiana, da questioni di filosofia, scienze naturali, archeologia, grammatica e critica testuale alle curiosità, alle leggende, alle arti magiche e alla superstizione.
22,00

I cembali del mondo

di Des Periers Bonaventure

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 120

Il Cymbalum mundi, breve operetta del 1537, anonima ma da sempre attribuita a Bonaventure Des Périers (autore francese contemp
12,00

L'infelicità dei letterati

di Pierio Valeriano

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 236

"L'infelicità dei letterati" (De litteratorum infelicitate), opera scritta in latino dall'umanista Pierio Valeriano nel 1529, è un capolavoro della letteratura rinascimentale. Composto dopo il Sacco di Roma (1527) per rivelare all'Europa il danno portato da lanzi e spagnoli alla capitale della cultura, diventa nella prosa del Valeriano non solo l'evocazione del crepuscolo di una civiltà, ma anche un'indagine sociologica imprevedibile. Molto prima della violenza portata nell'Urbe dalle soldatesche di Carlo V, la condizione dei letterati italiani appare a Valeriano difficile e dolorosa. Vittime dell.umore dei mecenati, pedagoghi mal retribuiti, segretari di principi più amanti delle armi che della poesia, gli scrittori cari al nostro umanista sono visti come un anello debole della società. Un'opera di cui il saggio in forma di dialogo del Valeriano costituisce l'ombra necessaria, un vero Antirinascimento contrapposto al Rinascimento.
20,00

Rimedi all'una e all'altra fortuna. Testo latino a fronte

di Francesco Petrarca

editore: La scuola di Pitagora

pagine: 340

Si propone qui per la prima volta in Italia un'ampia antologia dell'opera di Pertrarca che ha avuto grandissima fortuna europea, almeno sino a metà '600, il "De remediis utriusque fortune", nella convinzione che essa conservi il suo fascino e illustri bene modi e contenuti di quella 'translatio' del sapere antico entro la cultura dell'Occidente nella quale Petrarca impegnò, si può dire, tutta la sua vita. Sinteticamente, potremmo azzardare che la formula del De remediis stia nel combinare l'etica pagana con la psicologia cristiana, correndo lungo il crinale che divide/unisce la saggezza e la fede.
25,00

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