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Libri di A. Arduini

La vita immaginata

di Andrew Porter

editore: Feltrinelli

pagine: 272

Steven Mills è arrivato a un bivio
19,00

Lascia scorrere il tempo

di Patricia Elam

editore: Beat

pagine: 400

Woody è pallido come un lenzuolo, stempiato, ha labbra sottili e lo stomaco che sporge dai boxer
10,00

Parlando con le api

di Peggy Hesketh

editore: Beat

pagine: 283

In un paesino della California del Sud, l'anziano Albert Honig butta i resti della colazione e si prepara ad andare al lavoro. Non importa che sia domenica e che faccia caldo: lo aspettano mezzo ettaro di bosco da pulire, sedici arnie da controllare e una miriade di barattoli di miele da inscatolare per il mercato. Mentre si sciacqua le mani al lavello di cucina, però, oltre la finestra avverte un rumore. Non può essere un vicino che aspira le foglie sul vialetto o il ronzio dei cavi elettrici, né tantomeno il motore di qualche macchina. Albert esce di casa e percorre la siepe che divide la sua proprietà da quella delle "Signore delle api", e suona il campanello, ma nessuno risponde. Da dentro, si sente gracchiare una radio. Claire o Hilda saranno uscite per qualche commissione, pensa Albert, lasciando l'apparecchio acceso per scoraggiare i ladruncoli. Fa per andarsene, ma quando nota la vecchia Rambler parcheggiata sul retro, cambia idea e, trovando la porta aperta, entra: le sorelle Straussman sono a terra, legate, imbavagliate; morte. Sigillata la casa e raccolte le impronte, il detective Grayson non ci mette molto a capire di trovarsi di fronte a una rapina finita male. Ci sono segni di effrazione, mancano all'appello alcuni gioielli e i barattoli del miele usati come salvadanaio sono in frantumi sul pavimento. Tuttavia, come trovare il colpevole?
9,00

Il pozzo

di Catherine Chanter

editore: Marsilio

pagine: 405

Da tre anni sulla Gran Bretagna non cade una goccia d'acqua
18,50

Di notte camminiamo in tondo

di Daniel Alarcón

editore: Einaudi

pagine: 303

Nelson è un aspirante attore e drammaturgo, cresciuto nella capitale di un paese inquieto con alle spalle vent'anni di tumulti politici. Gli manca il padre, scomparso prematuramente, forse spentosi per assenza di ideali, e l'amato fratello è emigrato. L'amore appassionato per la giovane Ixta non riesce a dargli un centro, uno scopo. Il cambiamento tanto agognato viene dall'incontro con Henry Nuñez, il fondatore di "Diciembre", una compagnia d'avanguardia che vent'anni prima ha goduto di grande popolarità ma ha dovuto pagare per il proprio impegno politico: Henry è perfino finito in prigione per avere scritto e rappresentato la pièce Il presidente idiota, evidente satira di ogni totalitarismo. Da quando ha sentito la voce di Henry alla radio, trasmessa dal carcere, Nelson ne è ossessionato e, venuto a sapere della rinascita di "Diciembre", si candida per un ruolo nella compagnia e con quella parte per il viaggio che gli cambierà la vita. Alarcón utilizza le atmosfere di un romanzo on the road per mettere in atto un potente gioco di specchi: le parole dell'anonimo narratore che con pervicacia documentaria ricostruisce la storia di Nelson coincidono solo parzialmente con le testimonianze dei protagonisti, confondendo il limite tra realtà e finzione, un po' come accade sui palcoscenici di fortuna calcati dalla sgangherata troupe di Nelson, Henry e del loro compagno Patalarga.
20,00

Amy Snow

di Tracy Rees

editore: Neri Pozza

pagine: 453

Hertfordshire, 1848. La brina ricopre i campi e le strade quando Amy Snow, la mantella stretta per difendersi dal gelo, si allontana da Hatville Court, la casa in cui ha vissuto per ben diciassette anni. L'unica persona che lei abbia mai amato, Aurelia Vennaway, figlia unica di Lord Charles e Lady Celestina Vennaway, una delle famiglie più in vista della contea, giace sotto sei piedi di terra in un angolo silenzioso del camposanto. E a Amy non resta che svanire come un'orma che si discioglie nella brina. Era stata proprio Aurelia a trovarla, diciassette anni prima, in una tersa mattina di gennaio in cui l'aria era tagliente come vetro. L'aveva vista agitarsi nella neve, minuscola neonata con la pelle fredda come gelatina di fragole, piccolo essere glabro e azzurrino abbandonato ai margini di una foresta inospitale. L'aveva battezzata Snow, perché era piena di neve, e Amy, perché era il nome della sua bambola preferita. E l'aveva portata con sé, a Hatville Court, la dimora dei suoi da tempo immemorabile. Erano cresciute insieme, Aurelia e Amy, come due sorelle inseparabili. Perché così si consideravano, loro. Ma a Hatville Court, e nell'intero villaggio, Amy poteva essere, a seconda dei giorni, degli umori della servitù e dei pregiudizi dei Vennaway, una giovinetta rispettabile o una vagabonda, una sorella o una sguattera. E ora, con la scomparsa di Aurelia, non può più restare nella grande dimora dei Vennaway, divenuta un luogo ostile e inospitale...
18,00

Il raccolto

di Jim Crace

editore: Guanda

pagine: 234

È l'ultimo giorno di raccolto e gli abitanti di un piccolo villaggio nella campagna inglese si svegliano pregustando i tradizionali festeggiamenti serali. Ma il cielo è attraversato da due spirali di fumo, che non lasciano presagire nulla di buono: la prima proviene dalle scuderìe del padrone, a cui qualcuno ha appiccato il fuoco durante la notte; la seconda segnala invece la presenza di stranieri che si sono accampati al confine del villaggio. Fin troppo facile puntare il dito contro i forestieri, due uomini e una giovane donna, che tutti guardano con un misto di concupiscenza e paura. Mentre si cerca di salvare la dimora padronale, la necessità di trovare un capro espiatorio innesca rapidamente un violento scontro con i nuovi venuti, raccontato con sgomento dal protagonista, Walter, un vedovo che abita solo da una decina di anni nel villaggio e riesce a osservare gli eventi con acutezza e distacco. Con l'aggressione agli sconosciuti, gli abitanti del villaggio cercano forse di esorcizzare le loro paure per una presenza ben più inquietante: un uomo sorridente e deforme, un visitatore inatteso, è stato visto prendere appunti e fare disegni sul terreno. Tutti sanno che il padrone è troppo buono e giusto per vendere i campi, ma ormai appare chiaro che sulla serenità dell'idillio pastorale incombe la minaccia di un cambiamento.
18,00

Jane Austen book club

di Karen Joy Fowler

editore: Beat

pagine: 299

Jocelyn ha passato i cinquanta, ma non smette di partorire un'idea bizzarra dietro l'altra. Sylvia, la sua migliore amica - si conoscono da quando avevano entrambe undici anni - le ha appena confessato che, dopo trentadue anni di matrimonio, suo marito le ha chiesto il divorzio. Trentadue anni di gioie e soddisfazioni svaniti improvvisamente nel nulla, ha detto singhiozzando. E Jocelyn che cosa ha fatto? Ha avuto la stramba idea di fondare un club del libro, il Jane Austen Book Club, poiché, ha detto citando Kipling, "non c'è niente di meglio di Jane quando sei nei pasticci".
6,90

Il nido

di Cynthia D'Aprix Sweeney

editore: Frassinelli

pagine: 359

Ex genio messo in ginocchio dalla crisi del 2008, Leo è il maggiore dei quattro fratelli Plumb, baby-boomers abbondantemente adulti secondo l'anagrafe e altrettanto sprovveduti nella realtà di ogni giorno, con le loro vite irrisolte e sempre in attesa del «Nido», l'eredità che il padre ha accantonato per loro, e che i fratelli hanno in buona parte già dilapidato prima di entrarne in possesso. Ed è proprio quando i soldi sembrano finalmente a portata di mano che tutto precipita: al matrimonio del cugino, nel tentativo di sedurre una cameriera diciannovenne, Leo carica la ragazza in macchina e finisce per provocare un disastroso incidente. Qualche tempo dopo, in uno di quei mesi di ottobre che a New York sembrano già inverno, Melody, Beatrice e Jack sono pronti ad accogliere il fratello appena uscito dal centro di riabilitazione. Ma è lui che preferirebbe evitare di vederli. Perché dovrebbe spiegare come - per riparare i danni dell'incidente - si è giocato anche la loro parte di eredità. E così intorno al «Nido», e a causa sua, i fratelli Plumb intesseranno una ragnatela di equivoci e inganni, segreti e bugie e tradimenti, nella quale loro stessi finiranno intrappolati. Un brillante riassunto delle ultime puntate della nostra Storia, un ironico bilancio generazionale e, in conclusione, una nuova dimostrazione della massima di Tolstoj: «tutte le famiglie felici si assomigliano. Ma ogni famiglia infelice, è infelice a modo suo».
19,00

Georgia

di Dawn Tripp

editore: Neri Pozza

pagine: 332

Nel 1915 la ventisettenne Georgia O'Keeffe, insegnante di disegno nella scuola di una piccola cittadina texana, arrotola gli i
18,00

Il respiro della danza

di Eva Stachniak

editore: Beat

pagine: 432

Nei primi anni del Novecento i fratelli Nizinskij, Vaclav, Stassik e Bronia, sono figli del palcoscenico: i genitori sono gli
18,00

Tutti i bambini perduti

di Kate Atkinson

editore: Marsilio

pagine: 427

«Un bambino smarrito è la cosa più brutta che ci sia; uno ritrovato, la cosa più bella del mondo
18,50

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