Libri di Adinolfi Isabella
Il segreto di Abramo. Una lettura mistica di «Timore e tremore»
di Isabella Adinolfi
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 200
Nei cupi anni '30 dell'Ottocento il vecchio mondo è ormai tramontato, ma il nuovo ha ambizioni modeste e tratti filistei
Studi sull'interpretazione kierkegaardiana del cristianesimo
di Isabella Adinolfi
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 95
Come può essere reintrodotto il cristianesimo in un mondo che, pur presumendo di essere cristiano, è ormai profondamente scristianizzato? Come possono gli spirituali valori cristiani, in contrasto con l'uomo naturale, trovare accoglienza nella materialistica società moderna? La risposta di Kierkegaard è netta e radicale: non si deve mercanteggiare né ribassare per rendere accetto o attuale il messaggio di Cristo, che ha senso soltanto nella sua purezza e integrità. Le categorie del paradosso, dello scandalo, della contemporaneità e della sequela elaborate dal filosolo danese mirano con precisione a questo obiettivo. Nel suo essere rilettura interiore della tradizione e insieme ripensamento intorno a ciò che più radicalmente fa di ciascun uomo un singolo, l'interpretazione kierkegaardiana del cristianesimo tuttavia non solo propone, come scrisse Hannah Arendt, l'unico modo in cui sia possibile un'odierna autentica esistenza religiosa, ma pone anche problemi ineludibili per chiunque voglia essere uomo.
Etty Hillesum
La fortezza inespugnabile
di Adinolfi Isabella
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 214
Come ha potuto quest'ebrea di appena ventisette anni, resistere dentro ai campi di concentramento alla violenza che abbrutisce
Le ragioni della virtù. Il carattere etico-religioso nella letteratura e nella filosofia
di Isabella Adinolfi
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 276
In una pagina di "Anna Karénina" Tolstoj esprime attraverso i pensieri di uno dei protagonisti del romanzo i propri dubbi e le proprie perplessità riguardo alla riflessione morale astratta. Dopo aver elencato i molti pensatori presso cui aveva cercato lumi sul modo di vivere giusto, buono e sensato, annota che il loro pensiero "per un paio di giorni", "finché vi rimaneva dentro", lo consolava, ma poi, non appena lo "osservava dalla vita", gli si rivelava come "un vestito di mussola che non tiene caldo". In sintonia con tale convincimento, persuasa che non si possa parlare dell'uomo, delle sue scelte, delle sue condotte "more geometrico", l'autrice di questo libro, abbandonata ogni pretesa sistematica, esplora singole, decisive esperienze morali attraverso la lettura e l'interrogazione di alcuni grandi testi della tradizione letteraria e filosofica europea, con lo scopo di rendere attento il lettore alle "ragioni" e ai "percorsi" della realtà etica ed etico-religiosa, intesa come forma di vita e scelta esistenziale.