Libri di Adolfo Bioy Casares
L'invenzione di Morel
di Adolfo Bioy Casares
editore: Sur
pagine: 133
Pubblicato nel 1940, "L'invenzione di Morel" è il romanzo più celebre di Adolfo Bioy Casares, uno dei narratori più originali
Racconti brevi e straordinari
editore: Adelphi
pagine: 204
Secondo una leggenda, un dio dell'Indostan chiese a un altro dio di cedergli una delle sue 14
Chi ama, odia
editore: Sur
pagine: 157
Chi ama, odia è l'unico romanzo scritto a quattro mani da due figure imprescindibili nel panorama letterario argentino: Adolfo
Dormire al sole
di Adolfo Bioy Casares
editore: Sur
pagine: 254
Lucho Bordenave è un orologiaio di quartiere
L'invenzione di Morel
di Adolfo Bioy Casares
editore: Sur
pagine: 133
"L'invenzione di Morel" è il romanzo più celebre di Adolfo Bioy Casares, uno dei narratori più originali della letteratura lat
Sei problemi per don Isidro Parodi
editore: Adelphi
pagine: 192
Obeso, la testa rasata e gli occhi saggi, don Isidro Parodi prepara, lento ed efficiente, il mate in un piccolo bricco celeste: e intanto invita la pittoresca schiera dei suoi clienti a esporgli con chiarezza i misteri che li affliggono e che lui invariabilmente risolverà lasciandoli di stucco. Enigmi labirintici e inestricabili, di fronte ai quali qualsiasi altro investigatore avrebbe l'accortezza di battere in ritirata: come il caso del talismano di giada trafugato dal tempio della Fata del Terribile Risveglio nello Yunnan e avventurosamente approdato a Buenos Aires, dove gli danno la caccia il mago Tai An, la conturbante Madame Hsin, l'ebanista russo Samuel Nemirovsky e altri non meno improbabili personaggi. Ma a questo punto è forse il caso di precisare un dettaglio piuttosto rilevante: i colloqui fra l'imperturbabile e geniale detective e la sua variopinta clientela hanno luogo nella cella 273 del Penitenziario nazionale, in calle Las Heras. In effetti don Isidro, ex barbiere nel quartiere di Sur, sta scontando ventun anni per l'assassinio di un macellaio, un certo Agustín R. Bonorino - assassinio che ovviamente non ha commesso. Come se non bastasse, a raccontarci le sue fantasmagoriche e sedentarie avventure è il dottor Honorio Bustos Domecq, torrenziale poligrafo clamorosamente inesistente. A muoverne la penna è infatti la beffarda, spumeggiante complicità di due sodali efferatamente ironici, fautrice di parecchi e deplorevoli misfatti letterari, di cui non potremo più fare a meno.
L'invenzione di Morel
di Adolfo Bioy Casares
editore: Bompiani
pagine: 146
Nell'assolato e labirintico scenario di un'isola deserta dei Tropici, un misterioso scienziato e la sua corte di amici ripercorrono un'antica illusione degli umani: sottrarsi attraverso l'Arte alla corruttibilità della Vita e divenire pura Forma. Ma l'immortalità dei personaggi passa necessariamente per la loro morte, a cui segue di poco quella del narratore, involontario testimone degli eventi. L'eternità toccherà solo al suo racconto, dove si scrive il ricordo dei fatti: "Queste righe rimarranno immutabili". Introduzione di Jorge Louis Borges.