Libri di Adriana Castagnoli
Dominio. Il mito del nuovo ordine mondiale
di Adriana Castagnoli
editore: Il Sole 24 Ore
pagine: 240
Il mondo attraversa una profonda trasformazione, un'era di crisi che segna il tramonto dell'ordine mondiale liberale guidato d
Terre di mezzo. Guerre, imperi, energia e il futuro delle democrazie
di Adriana Castagnoli
editore: Il Sole 24 Ore
pagine: 160
La drammatica natura degli eventi politici di questi ultimi anni mostra come i nodi cruciali che stanno ridisegnando il mondo
Il lungo addio. La fine dell'alleanza tra Europa e Stati Uniti
di Adriana Castagnoli
editore: Laterza
pagine: 167
Dalla fine della guerra fredda, le frizioni fra USA e Unione europea sono emerse in modo sempre più evidente e le due coste de
La guerra fredda economica. Italia e Stati Uniti (1947-1989)
di Adriana Castagnoli
editore: Laterza
pagine: 249
Negli anni della guerra fredda Washington mise in campo un ampio spettro di strumenti per contrastare l'espansione del blocco sovietico. La "guerra fredda economica" condotta dagli Stati Uniti, fatta di misure come sanzioni economiche e controlli sugli scambi commerciali est-ovest, nonché di aiuti ad alleati e a paesi terzi, coinvolse direttamente anche l'Italia orientandone in maniera decisiva i flussi degli scambi. Adriana Castagnoli mette in luce le complesse relazioni politiche ed economiche tra Stati Uniti e Italia che contraddistinsero la nostra collocazione nel blocco occidentale e determinarono, anche per questa via, un modello di sviluppo anomalo e segnato da una forte dipendenza dalle multinazionali americane nei settori tecnologicamente più avanzati. Un effetto a lungo termine che continua ancora oggi a manifestare le sue conseguenze.
Torino dalla ricostruzione agli anni Settanta
di Adriana Castagnoli
editore: Franco Angeli
pagine: 176
Dalle autostrade all'Ires e alla Finanza regionale piemontese, dalla programmazione economica a quella urbanistica, furono queste alcune iniziative su cui l'amministrazione provinciale di Torino si impegnò per risolvere le principali questioni infrastrutturali ed economiche di una città e del suo entroterra, la cui crescita non aveva paragoni sia per il forte divario fra potere economico e potere politico, fra le prerogative di un grande gruppo industriale e quelle degli enti locali, sia per una estrema polarizzazione sociale tra una enorme massa operaia e una ristretta borghesia imprenditoriale.