Libri di Aharon Appelfeld
Tutto ciò che ho amato
di Aharon Appelfeld
editore: Guanda
pagine: 256
Paul Rosenfeld, figlio unico di genitori ebrei, il giorno del suo nono compleanno scopre che il padre non abiterà più con loro
Il mio nome è Katerina
di Aharon Appelfeld
editore: Guanda
pagine: 240
Dopo oltre sessant'anni di assenza una contadina rutena di nome Katerina torna al villaggio natale dove, seduta davanti alla f
Badenheim 1939
di Aharon Appelfeld
editore: Guanda
pagine: 144
È la primavera del 1939 e la località di Badenheim, in Austria, si affolla di villeggianti
Storia di una vita
di Aharon Appelfeld
editore: Guanda
pagine: 199
"La memoria custodisce ciò che sceglie di custodire
Giorni luminosi
di Aharon Appelfeld
editore: Guanda
pagine: 279
È finita la guerra e Theo, giovane ebreo sopravvissuto a un campo di concentramento tedesco, vuole rientrare nel suo paese, in
Oltre la disperazione
di Aharon Appelfeld
editore: Guanda
pagine: 136
Un bambino ebreo di soli otto anni, cresciuto nel calore di una famiglia benestante della Bucovina, antica provincia dell'Impero asburgico, viene strappato all'improvviso dal suo mondo, dalla sua lingua, dagli affetti più cari e conosce le atrocità di un campo di concentramento nazista, la fuga, anni di solitudine tra i boschi, per approdare infine in Israele, dove diventa scrittore: "uno scrittore profugo di una narrativa profuga, che ha fatto dello sradicamento e del disorientamento un argomento tutto suo". Con le tre lezioni contenute in questo libro, presentate in forma definitiva alla Columbia University di New York, Aharon Appelfeld conduce il lettore al cuore della sua esperienza e della sua narrativa. Con lucidità estrema, e una prosa limpida e luminosa, affronta questioni cruciali, come il rapporto difficile eppure fecondo tra scrittura, memoria e immaginazione; tra arte e orrore; tra Shoah e fede religiosa. Grande è la fiducia nella letteratura e altissimo il compito che le viene assegnato: attingere la verità dai particolari, "riscattare la sofferenza dai grandi numeri, dal terrificante anonimato... ridare alla persona sfigurata dalla tortura il volto umano che le era stato strappato via". In chiusura, una significativa conversazione a tutto tondo con l'amico e scrittore Philip Roth offre l'occasione di ripercorrere momenti e pagine di una vicenda artistica ed esistenziale di rara intensità.
L'amore, d'improvviso
di Aharon Appelfeld
editore: Guanda
pagine: 236
Negli anni 70, in Israele, l'anziano Ernest Blumenfeld sta lavorando a un nuovo libro e la scrittura è l'occasione per rivedere il suo passato, la sua giovinezza profondamente radicata nella storia politica del XX secolo. Affiliato alla Lega dei giovani comunisti nella sua città natale di Czemowitz, Blumenfeld partecipa a numerose azioni contro gli ebrei ("La fedeltà al Partito e l'ostilità che nutriva per i membri della sua tribù si erano intrecciate"), entra in seguito nell'Armata Rossa e viene inviato al fronte. Dopo il congedo, fugge in Italia, da dove raggiunge Israele. Accanto a Blumenfeld ormai anziano c'è Irina, una giovane donna che lo assiste, un po' governante, un po' segreteria. A lei l'uomo rivolge l'ultimo anelito di passione platonica. Uno scrittore all'autunno dell'esistenza, una ragazza devota: l'idillio non è nuovo. Da dove viene allora lo shock che procura questo romanzo? Al di là dell'apparente banalità, Aharon Appelfeld dà a questa trama una grandezza biblica, poiché l'incontro di Ernest e di Irena è un avvenimento che li supera, diviene la rivelazione che permette a ciascuno di accedere al senso più recondito della propria esistenza, divenuto infine decifrabile. Una vita politica scritta nella storia, quella di un secolo segnato dal totalitarismo e dalla distruzione dell'identità ebraica.
Paesaggio con bambina
di Aharon Appelfeld
editore: Guanda
pagine: 148
Tsili Kraus vive in un paesino dell'Europa orientale, ultimogenita di una famiglia di bottegai ebrei. Al contrario dei fratelli, a scuola non brilla, e gli eventi quotidiani la lasciano sempre un po' stranita. Ma questa è la sua fortuna: il candore diventa un'ancora di salvezza quando l'odio per la sua gente allunga i tentacoli fino agli angoli più sperduti del Vecchio continente. La sua famiglia, in fuga dalle persecuzioni, la lascia a guardia della casa, e lei, fragile nel corpo e nella mente, passa inosservata agli aguzzini. Da quel momento Tsili comincia a errare senza meta, da una capanna a una fattoria, ovunque qualcuno sia disposto, in cambio di due braccia in grado di lavorare, a offrirle un tetto. Nessuno, però, è molto generoso con lei: c'è chi la batte e chi cerca di possederla, chi la caccia e chi la sbeffeggia. Un giorno incontra Marek, che è scappato da un campo di concentramento e ha negli occhi la disperazione di chi ha visto l'inferno. Le loro due esistenze diventano una sola: insieme trovano conforto e forse una nuova ragione di vita.
Storia di una vita
di Aharon Appelfeld
editore: Guanda
pagine: 199
"La memoria custodisce ciò che sceglie di custodire. Come il sogno, anche la memoria cerca di attribuire agli eventi un qualche significato." Aharon Appelfeld in questo libro autobiografico accetta infine il confronto con la propria memoria. Impresa dolorosa che scortica l'anima perché la sua memoria nasconde l'esperienza di un'infanzia spezzata dall'orrore della Storia, nasconde la solitudine di un bambino costretto a vagare da solo per mesi nei boschi con l'incubo di essere riconosciuto, nasconde il suo peregrinare per mezza Europa fino all'arrivo in Israele e il suo difficile inserimento in una nuova realtà. Appelfeld sfida il dolore e disseppellisce quei ricordi che per poter continuare a vivere aveva spinto nelle zone buie e cieche della propria memoria, ci racconta la lotta di un ragazzo che ricostruisce la propria identità a partire dallo sradicamento degli affetti, della cultura, della lingua.
Notte dopo notte
di Aharon Appelfeld
editore: Giuntina
pagine: 212
Manfred abita nella pensione Precht, a Gerusalemme, con un gruppetto di amici. Sono tutti ebrei dell'Europa orientale sopravvissuti ai campi di sterminio. Insieme sognano di far rivivere la lingua yiddish, e con essa i loro cari, scomparsi nella Shoà. La vita scorre fra emozionanti serate di lettura e canto, mostre, discussioni e lunghe notti insonni, durante le quali la tragedia passata riaffiora in confessioni e incubi. Personaggi delicati e generosi, che la vita non ha indurito, si incrociano con uomini pieni di odio e con la dura signora Precht, la padrona tedesca della pensione, che tratta gli inquilini con disprezzo perché rifiutano di adeguarsi alla nuova realtà e troncare i legami col passato.