Libri di Alberto Bevilacqua
Storie della mia storia
di Bevilacqua Alberto
editore: Einaudi
pagine: 447
Jorge Luis Borges commentò, insieme a Eugène lonesco, il tema centrale dell'opera di Bevilacqua: "Nelle sue storie è espressa
L'amore stregone
di Bevilacqua Alberto
editore: Mondadori
pagine: 214
Da sempre Bevilacqua muove il suo sensibile scandaglio di narratore a cogliere le svolte profonde della nostra contemporaneità
I sensi incantati
di Bevilacqua Alberto
editore: Einaudi
pagine: 250
Il tema del magico, del "meraviglioso" percorre quasi tutta l'opera di Bevilacqua, incantando i lettori di tanti paesi
Roma califfa
di Alberto Bevilacqua
editore: Mondadori
pagine: 241
"Roma bizzarra", "Roma venerabile", "Roma bambina", "Roma delle leggende", "Roma del mistero", "Roma della realtà più cruda", "Roma dalle due facce", "Roma dalle mille sfumature", in una parola "Roma Califfa": è, e non può che essere, la Roma di Alberto Bevilacqua, parmigiano di nascita, romano di adozione, da quando a vent'anni, partito per tentare la prima avventura della sua vita, trasmigra dal Po al Tevere e si insedia nella città eterna. Come tanti italiani, a quel tempo soprattutto, ha deciso di affidare alla capitale la sua gioventù e il suo futuro: speranze, sogni, anni di vita. Questo volume è l'illuminante cronaca di quelle scoperte. Esplorazioni, immedesimazioni nell'"anima califfa" di Roma, che ha tante affinità con la Califfa, come simbolo carnale e leggendario. Quante felici testimonianze di un variegato percorso dell'autore dal secondo dopoguerra in poi, fra affascinanti personaggi finalmente svelati, che non si dimenticano. Si spazia dai ricordi di gioventù - quando l'autore, giovane cronista di nera al "Messaggero" muoveva i primi passi nella sua città d'elezione - alla Roma antica di Adriano o Vespasiano, dalla Roma papalina alla Roma del boom e degli anni gloriosi di Cinecittà, senza rinunciare a sulfuree incursioni nella Roma tormentata dei giorni nostri. Un itinerario fatto non solo di luoghi, ma anche di incontri e conversazioni, con attori come Charlie Chaplin, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi.
Roma califfa
di Alberto Bevilacqua
editore: Mondadori
pagine: 237
"Roma bizzarra", "Roma venerabile", "Roma bambina", "Roma delle leggende", "Roma del mistero", "Roma della realtà più cruda", "Roma dalle due facce", "Roma dalle mille sfumature", in una parola "Roma Califfa": è, e non può che essere, la Roma di Alberto Bevilacqua, parmigiano di nascita, romano di adozione, da quando a vent'anni, partito per tentare la prima avventura della sua vita, trasmigra dal Po al Tevere e si insedia nella città eterna. Come tanti italiani, a quel tempo soprattutto, ha deciso di affidare alla capitale la sua gioventù e il suo futuro: speranze, sogni, anni di vita. Questo volume è l'illuminante cronaca di quelle scoperte. Esplorazioni, immedesimazioni nell'"anima califfa" di Roma, che ha tante affinità con la Califfa, come simbolo carnale e leggendario. Quante felici testimonianze di un variegato percorso dell'autore dal secondo dopoguerra in poi, fra affascinanti personaggi finalmente svelati, che non si dimenticano. Si spazia dai ricordi di gioventù - quando l'autore, giovane cronista di nera al "Messaggero" muoveva i primi passi nella sua città d'elezione - alla Roma antica di Adriano o Vespasiano, dalla Roma papalina alla Roma del boom e degli anni gloriosi di Cinecittà, senza rinunciare a sulfuree incursioni nella Roma tormentata dei giorni nostri. Un itinerario fatto non solo di luoghi, ma anche di incontri e conversazioni, con attori come Charlie Chaplin, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi.
La camera segreta
di Alberto Bevilacqua
editore: Einaudi
pagine: 232
Questa nuova raccolta segna il punto più altamente qualitativo della poesia di Bevilacqua, un punto di arrivo che induce a ripercorrere, con qualche citazione qui pertinente, la prestigiosa attenzione critica riservata all'attività poetica dell'autore: giudizi che qui si riassommano. Miguel Angel Asturias: "radiazioni, in chiave terrena, di un luminoso e assoluto corpo celeste"; Jorge Luis Borges: "uno stupore capace di allontanare la paura della morte anche quando la si esorcizza, evocandola... il raro potere di far apparire esseri viventi, lontani e amati"; Giovanni Testori: "l'errore di apparire su questa terribile e dolcissima terra... il senso buio del grembo, questi visceri che si aggrovigliano intorno, ogni pensiero, ogni immagine, ogni apparizione, anche quando sembrano alitare nella limpidità della grazia, si riagganciano di colpo all'uncino di quell'errore... tuttavia, nel grembo, Bevilacqua scende usando non già gli strumenti ciechi dell'istinto, bensì quelli illuminanti della coscienza e della ragione"; Carlo Salinari: "anche il sogno e il mito non mirano a eludere la realtà, a loro si fa ricorso per realizzare un impegno conoscitivo che coinvolge la condizione umana". La "camera segreta", da riordinare o sgomberare, è il luogo intimo dell'autore, l'archivio privilegiato della sua vita, ma è anche l'osservatorio, o cosmico grembo, dove si possono cogliere gli echi delle vite umane.
Eros II
di Alberto Bevilacqua
editore: Mondadori
pagine: 146
L'eros: la sua essenza indefinibile eppure sconvolgente, il suo svelarsi nelle situazioni più impreviste, la sua sostanza gioi
Romanzi
di Alberto Bevilacqua
editore: Mondadori
pagine: 1797
Sette "narrazioni" - come ama definirle l'autore - per testimoniare le tappe più significative della narrativa di Bevilacqua. Sullo sfondo: rivolte operaie, la nascita del fascismo, le lotte del Triangolo rosso e, molto spesso, la Parma popolare e anarchica dell'Oltretorrente; in primo piano: indimenticabili figure di donne, scene corali, sottile analisi psicologica e "tramestio" interiore dei protagonisti. "Una città in amore" (1962), in cui Parma è scenario e protagonista allo stesso tempo; "La Califfa" (1964), storia di Irene Corsini, bellissima ragazza di origini popolari che diventa l'amante dell'industriale più potente della città, convertendolo alla vita; "Questa specie di amore" (1966, premio Campiello), monologo tenero e crudele, lunga confessione di un giovane marito alla moglie; "L'occhio del gatto" (1968, premio Strega), un piccolo capolavoro psicologico di forte potenza drammatica. "Una scandalosa giovinezza" (1978), quella di una prostituta realmente esistita, Zelia Grossi, che si chiude ad Addis Abeba per sfuggire alla realtà della guerra; "I sensi incantati" (1991), un romanzo sul diritto alla felicità; infine "La polvere sull'erba" (2000), da molti considerato il romanzo più riuscito dell'autore, narrazione polifonica che offre un punto di vista problematico sulla Resistenza ma senza colorarsi di revisionismo.
Scandalo nel confessionale
di Bevilacqua Alberto
editore: Gruppo Albatros Il Filo
pagine: 45
Come si sbuccia una pesca con le dita
Lui che ti tradiva
di Bevilacqua Alberto
editore: Mondadori
pagine: 233
Tu che mi ascolti fu il saluto terreno che Alberto Bevilacqua diede alla madre Lisa da poco scomparsa
Duetto per voce sola
Versi dell'immedesimazione
di Bevilacqua Alberto
editore: Einaudi
pagine: 259
La nuova raccolta di Bevilacqua stravolge la sostanza della poesia lìrica