Libri di Alberto Morsiani
Quentin Tarantino
di Alberto Morsiani
editore: Gremese Editore
pagine: 236
Quentin Tarantino è diventato un'icona riconoscibile della cultura di massa contemporanea: il nuovo wonder boy dell'industria
I film di Quentin Tarantino. Il regista che ha reinventato il cinema
di Alberto Morsiani
editore: Gremese Editore
pagine: 192
Analizzando tutta la carriera di questo artista poliedrico - non solo regista ma anche attore, sceneggiatore, produttore, persino distributore - il volume ne offre un ritratto completo ed esaustivo, che parte dai difficili inizi e arriva all'affermazione internazionale con film quali Le iene e soprattutto Pulp Fiction. Ampio spazio è dedicato ai film più recenti di Tarantino, in particolare la coppia di western di grande successo Django Unchained e The Hateful Eight. Affrontando per la prima volta in carriera il genere forse più americano di tutti, il regista, al suo solito, lo ibrida e lo aggiorna alla contemporaneità, sorprendendo anche per un ritrovato neoclassicismo. Per ognuna dei film di Tarantino, vengono proposti accurati approfondimenti critici e appropriati contributi fotografici. Grazie anche al supporto di una dettagliata filmografia e di puntuali riferimenti bibliografici, il libro mette validamente in risalto la perdurante "novità" rappresentata da questo geniale regista nel panorama cinematografico e culturale internazionale.
Ribelli on the road. Moto e bikers del cinema
di Alberto Morsiani
editore: Gremese Editore
pagine: 127
"Ribelli on the Road" racconta il mito delle due ruote visto attraverso l'obiettivo cinematografico. Immagini, informazioni, aneddoti, curiosità, dettagli critici su centinaia di film accompagnano i lettori in un trascinante viaggio che soddisferà sia i fanatici di cinema che gli appassionati di motociclette. Con l'aiuto di moltissime foto di scena, viene ripercorsa la grande storia dei "biker movies" e dei carismatici "riders2 dello schermo, dal Marion Brando de "Il selvaggio" al Peter Fonda di "Easy Rider", dal Willem Dafoe di "The Loveless" all'Anthony Hopkins di "Indian - La grande sfida", da Steve McQueen a Mei Gibson, da Mickey Rourke a Gerard Depardieu... Il tutto con grande attenzione non solo all'evoluzione di un genere di culto dagli anni '50 ai giorni nostri, ma anche al dettaglio tecnico dei modelli di moto impiegati nei vari film.
Il cinema indiano
di Alberto Morsiani
editore: Carocci
pagine: 142
II cinema indiano è unico per le sue sconvolgenti dimensioni di divertimento di massa e per la varietà delle sue produzioni, diverse da regione a regione. Una macchina ben oliata che sforna continuamente nuove star e produce un migliaio di film all'anno, a loro modo avvincenti "polpettoni" che mescolano avventura, romanzo sentimentale, comicità, canzoni, balli. Ma tanti sono stati, e sono, anche gli autori di prestigio, dal più grande di tutti, il Satyajit Ray della celebre "Trilogia di Apu", a Mrinal Sen, Goutam Ghose, per arrivare a Mira Nair e M. Night Shyamalan. Attraverso la storia del cinema indiano, dalle origini ai giorni nostri, il libro traccia il profilo di un paese di straordinario fascino e interesse.
Quentin Tarantino. Pulp fiction
di Alberto Morsiani
editore: Lindau
pagine: 216
Quattro storie di violenza si intersecano in una struttura circolare che si chiude con un ritorno all'inizio
Oliver Stone
di Alberto Morsiani
editore: Il Castoro
pagine: 157
Oliver Stone nasce a New York nel 1946. È il regista visionario di un'America dei cattivi istinti e dai forti contrasti. Tra i suoi film controversi e polemici, più volte premiati con l'Oscar: Platoon (1986), Wall Street (1987), Nato il quattro luglio (1989), The Doors (1990), JFK - Un caso ancora aperto (1991), Assassini nati (1994), U-turn - Inversione di marcia (1997).
John Ford. Sentieri selvaggi
di Alberto Morsiani
editore: Lindau
pagine: 132
Attraverso il personaggio di Ethan Edwards - un soldato sudista che rientra a casa dopo la dolorosa esperienza della Guerra Civile - John Ford narra la storia dell'"eroe americano", coraggioso, solitario e intransigente. Ford realizza un western complesso, a suo modo misterioso, in un ambiente che ricorda la tragedia antica e in cui risuonano i mille significati del mito del West e insieme gli archetipi culturali americani: il rapporto tra le legge e l'etica, la necessità della violenza, la libertà dell'individuo sacrificata alle esigenze della collettività, il confronto tra l'adolescenza e l'età adulta, il viaggio e la scoperta dell'altro, il rapporto con una natura aperta e selvaggia.
L'America e il western. Storie e film della frontiera
di Alberto Morsiani
editore: Gremese Editore
pagine: 191
Il film western è l'epica drammatizzazione della conquista del West e della nascita della nazione americana, ma è anche molto di più: rappresenta la messa in scena dell'"homo americanus" come si è venuto forgiando e come ora lo conosciamo; un teatro di passioni umane, un luogo psicologico e spirituale in cui ogni gesto ha un significato e ogni parola potrebbe essere l'ultima. Imperniato sulle sensazioni fisiche, votato alla violenza come scelta morale, posseduto dal bisogno di dominare e imprigionato dal proprio codice eroico e ascetico, il western americano si è assunto il compito di creare il mito della frontiera, dandogli una liricità che lo ha portato al livello di altri grandi capitoli della storia dell'arte. Questo libro è un viaggio nel genere più "americano", più puro e sublime, attraverso l'analisi puntuale dei suoi molteplici archetipi e significati culturali e la messa a fuoco delle sue feconde contraddizioni: legge e anarchia, individuo e comunità, città e deserto, violenza e democrazia, nomadismo e sedentarietà.
Gus Van Sant
di Alberto Morsiani
editore: Il Castoro
pagine: 157
Gus Van Sant (Louisville, Usa, 1952), "favorito della luna" e ultimo degli indipendenti, mette in scena storie bizzarre e sovversive e racconti crudeli di giovinezza in cui rifulgono la potenza dissipatrice e il fascino decadente del mito americano. Tra i suoi film: Drugstore Cowboy (1989), Belli e dannati (1991), Da morire (1995), il vincitore di Oscar Will Hunting - Genio ribelle (1997) e il trionfatore di Cannes Elephant (2003).