Libri di Aldo Marroni
L'arte ansiosa. Perché non ci sono più né artisti né arte
di Aldo Marroni
editore: Mondadori bruno
pagine: 205
L'affermazione dell'artista tedesco Anselm Kiefer secondo cui "l'art survivra à ses ruines", prima ancora di esprimere una spe
Sotto il segno del dionisiaco. Laure tra erotismo, sacro ed esperienza politica
di Aldo Marroni
editore: Ombre corte
pagine: 134
Laure, al secolo Colette Peignot (1903-1938), vive la sua breve e intensa esistenza all'ombra dello spirito dionisiaco, costellata di scelte eccessive ed estreme. Adolescente, si ribella alla cupa religiosità impostale dalla famiglia per gettarsi a capofitto nella convulsa vita culturale e politica della Parigi degli anni Trenta. La troviamo subito al centro di un intreccio straordinario di eventi vissuti accanto a scrittori e pensatori i quali hanno segnato profondamente quegli anni dal punto di vista politico e filosofico. Jean Bernier, Boris Souvarine e Georges Bataille sono le tre importanti personalità che gravitano inesorabilmente, catturate dal suo fascino, intorno alla sua fortissima presenza passionale e intellettuale. Gli "Écrits", pubblicati dopo la sua morte, hanno rivelato al mondo una scrittrice segreta, che rifiutava paradossalmente ogni deriva letteraria dell'impegno politico. Proprio la concezione della lotta politica, intesa come totale dispendio di sé fino alla morte, l'hanno distinta dai suoi tre maestri-amanti. Il presente lavoro si propone di rimuovere l'immagine di una Laure dedita esclusivamente alla deboscia erotica, per restituircela nella sua veste di pensatrice e donna politicamente impegnata, sempre sotto il segno del dionisiaco.
L'enigma dell'impuro. La sfida dell'estetico nella società, nella sessualità e nell'arte
di Aldo Marroni
editore: Carocci
pagine: 222
L'autore si propone di enucleare l'incombenza dell'impuro negli eccessi dell'estetica e nelle dinamiche sociali, nelle pratiche inconsuete dell'arte e della sessualità, mettendo alla prova una "curiosa" immaginazione filosofica nel dare forma - come suggeriva Francesco Bacone - a possibili matrimoni e divorzi illegali fra concetti tra loro apparentemente molto distanti. L'impuro è pensato dentro la cornice concettuale dell'enigma, cioè della sospensione di ogni verità stabile e immutabile. L'impuro e l'enigma, a loro volta, sarebbero incomprensibili senza la forza dell'estetico, senza la sfida lanciata dal sentire eccessivo ed estremo, contro ogni forma di conciliazione. Questo studio è un contributo all'interpretazione di quei fenomeni sociali e culturali che la tradizione occidentale ha spesso collocato ai margini della riflessione filosofica.