Libri di Alessandro Mondo
I briganti del Piemonte
di Alessandro Mondo
editore: Newton compton
pagine: 232
Imboscate, sparatorie, assalti alla diligenza, torture, rapine, omicidi efferati... Non è il selvaggio West ma il selvaggio Piemonte preunitario, dove scorrazzano delinquenti isolati e bande di fuorilegge che non hanno nulla da invidiare, se non la fortuna storiografica, a quelli in azione nel Meridione. Dal crepuscolo del Regno di Sardegna all'arrivo delle baionette francesi, fino alla Restaurazione e agli albori dell'Unità d'Italia, è un susseguirsi di briganti più e meno noti pronti a lavorare di coltello per mettere le mani sul bottino di vittime occasionali. Nessuno sfugge alle attenzioni dei "grassatori", variamente etichettati e strumentalizzati ma combattuti con pari ferocia dalle autorità che si contendono le redini del vecchio Piemonte. Ci sono i tagliagole e gli eroi popolari consacrati dalla leggenda, come Mayno della Spinetta e "il Bersagliere" Pietro Mottino. I mostri di provata crudeltà: dai "Fratelli di Narzole" al sanguinario Francesco Delpero, passando per "La jena di San Giorgio". Sono alcuni dei personaggi di questo libro: una panoramica sul fenomeno ancora sottovalutato del brigantaggio piemontese ricavata confrontando la storiografia ufficiale, sovente datata e parziale, con documenti in larga parte inediti. Senza prescindere dai rimandi al contesto politico, sociale ed economico di un territorio sospeso tra un passato e un futuro parimenti ingombranti.
La valle degli uomini liberi
di Alessandro Mondo
editore: Rizzoli
pagine: 290
Pare un duello interminabile quello che si consuma alla fine di un rigido inverno nell'aspra Valle piemontese del Pellice tra il generale francese Roland Berthier e il suo unico vero nemico, il fuorilegge Giacomo Spada, detto il Nibbio, comandante di una banda che resiste all'invasione dell'aquila napoleonica. Berthier ha combattuto grandi battaglie, come quella di Marengo, e si sente soffocare dalla noia in quella sperduta guarnigione fuori dal mondo: la sua unica via di fuga dalla realtà è l'idea di schiacciare quel drappello di irriducibili pezzenti. A ogni costo. Per questo decide di liberare il soldato Matteo Vinassa, condannato a morte per aver pugnalato un ufficiale francese. In cambio Matteo dovrà infiltrarsi tra i ribelli e portargli la testa del Nibbio: solo così tornerà a essere un uomo libero. Ma Berthier trascura la forza che nasce dalla disperazione e il potere che può sprigionarsi là dove la lealtà ha ancora un valore. Matteo, raggiunta la formazione del Nibbio, scoprirà infatti il carisma di una figura del tutto diversa dal feroce brigante che gli è stato descritto. Con "La valle degli uomini liberi" Alessandro Mondo ci racconta un'avventura che rievoca un'epoca dimenticata dalla storia ufficiale, l'epopea di un manipolo di uomini pronti a contrastare con ogni mezzo un nemico che si crede invincibile.