Libri di Alessandro Siani
Napolitudine. Dialoghi sulla vita, la felicità e la smania 'e turnà
editore: Mondadori
pagine: 115
"La napolitudine è un tipo di nostalgia inspiegabile, perché a me Napoli manca sempre, persino quando sono lì
Troppo napoletano
di Alessandro Siani
editore: Mondadori
pagine: 113
"Quante volte i miei concittadini sono stati segnati da un fatidico e superficiale commento: 'Sei troppo napoletano'. Scusate, ma che razza di giudizio è? C'è un'unità di misura per stabilire i livelli di napoletanità? e poi, senza cadere nel vittimismo, perché questo metro di valutazione viene applicato sempre e solo a noi? Io non ho mai sentito dire, nei confronti di altri popoli o nazioni, quello che viene detto a noi. Avete mai sentito qualcuno dire: 'Sei troppo svedese'? oppure: 'Guaglió, tu sei troppo hawaiano'? Io ho rispetto per le radici, e mi piace l'idea che ognuno possa coltivare le proprie tradizioni. Col passare del tempo, le tradizioni diventano cultura, perché in fondo, per un essere umano, le radici sono come un boomerang: puoi fare il giro del mondo ma alla fine ritorni sempre al punto da cui sei partito." Secondo la divertentissima e appassionata analisi di Alessandro Siani Napoli non è solo una città ma un concetto. Un concept. Un brand, come direbbero i manager. "'Nu fatto", come direbbe sua nonna. "'Nu fatto gruosso assaje", come aggiungerebbe suo nonno. Essere di Napoli Napoli è uno status, è come esibire una originalissima parure di gioielli, un vestito di sartoria come non se ne fanno più. Essere di Napoli Napoli è in buona sostanza un privilegio assoluto. E più sei di Napoli, più sei privilegiato. Nel bene e nel male. Perché chi è di Napoli non è che sta meglio degli altri. Sta diversamente da tutti gli altri.
L'Italia abusiva. Viaggio comico in un paese diversamente autorizzato
di Alessandro Siani
editore: Mondadori
pagine: 131
"'Questa è l'Italia, prendere o lasciare' dicono in molti
Non si direbbe che sei napoletano
di Alessandro Siani
editore: Mondadori
pagine: 131
"Noi napoletani siamo vittime di pregiudizi: i napoletani fanno tardi, sono scansafatiche, non sono affidabili... Prendiamo un ragazzo napoletano che deve andare in ufficio a Milano alle nove e si sveglia alle sei: "Nun se po' mai sape'...". Scende, trova traffico e arriva tardi. Il capufficio lo redarguisce: "Ecco qua, il solito meridionale!". Dopo aver incassato il primo rimprovero, il ragazzo si mette a lavorare. Per una coincidenza, un collega che sta bevendo un caffè gli dice: "Mi tieni un attimo la tazzina? Devo correre in bagno". Proprio in quel momento chi ripassa? 'O capufficio. Che vedendolo con la tazzina in mano gli dice: "Ragazzo, siamo partiti col piede sbagliato...". E il ragazzo pensa: "Altro che piede, qua si dovrebbe partire cu 'na capata!". La verità sapete qual è? Se uno lavora troppo, i colleghi lo definiscono lecchino. Se lavora poco, è "il solito del Sud che non vuole fare niente". Ma allora: ch'avimma fa'?!" La vita di un meridionale al Nord è un continuo slalom fra luoghi comuni e pregiudizi. Lo sa bene Alessandro Siani, che su questo tema ha interpretato il film "envenuti al Sud". In questo libro, il comico napoletano racconta le novità che un emigrante incontra quando decide di trasferirsi al Nord: un percorso fatto di continue scoperte e piacevoli sorprese, che Siani affronta con arguzia e comicità. Caratteristiche - e non è un luogo comune - che fanno del Sud Italia la parte più divertente del nostro Paese.
Un napoletano come me ...e che t''o dico a fà!
di Alessandro Siani
editore: Rizzoli
pagine: 187
Questo libro è una dichiarazione d'amore
Non si direbbe che sei napoletano
di Alessandro Siani
editore: Mondadori
pagine: 200
"Noi napoletani siamo vittime di pregiudizi: i napoletani fanno tardi, sono scansafatiche, non sono affidabili... Prendiamo un ragazzo napoletano che deve andare in ufficio a Milano alle nove e si sveglia alle sei: "Nun se po' mai sape'...". Scende, trova traffico e arriva tardi. Il capufficio lo redarguisce: "Ecco qua, il solito meridionale!". Dopo aver incassato il primo rimprovero, il ragazzo si mette a lavorare. Per una coincidenza, un collega che sta bevendo un caffè gli dice: "Mi tieni un attimo la tazzina? Devo correre in bagno". Proprio in quel momento chi ripassa? 'O capufficio. Che vedendolo con la tazzina in mano gli dice: "Ragazzo, siamo partiti col piede sbagliato...". E il ragazzo pensa: "Altro che piede, qua si dovrebbe partire cu 'na capata!". La verità sapete qual è? Se uno lavora troppo, i colleghi lo definiscono lecchino. Se lavora poco, è "il solito del Sud che non vuole fare niente". Ma allora: ch'avimma fa'?!" La vita di un meridionale al Nord è un continuo slalom fra luoghi comuni e pregiudizi. Lo sa bene Alessandro Siani, che su questo tema ha interpretato il film "envenuti al Sud". In questo libro, il comico napoletano racconta le novità che un emigrante incontra quando decide di trasferirsi al Nord: un percorso fatto di continue scoperte e piacevoli sorprese, che Siani affronta con arguzia e comicità. Caratteristiche - e non è un luogo comune - che fanno del Sud Italia la parte più divertente del nostro Paese.