Libri di Andrea Casadio
In vino felicitas. Manifesto per una vita larga (e felice)
editore: Wingsbert House
pagine: 144
Nel vino non c'è solo l'alcol: c'è un po' di felicità, di memoria, di convivialità
«Un matrimonio di interesse». L'avvento del fascismo e la federazione delle cooperative di Ravenna
editore: Longo Angelo
pagine: 296
La storia di Ravenna non può prescindere dalla storia della cooperazione, con la quale è saldamente intrecciata. Contrariamente a un'opinione diffusa, la "conquista" fascista del luglio 1922, suggellata proprio dall'incendio del palazzo sede della Federazione delle Cooperative, non significò affatto la liquidazione in blocco della cooperazione ravennate, bensì la sua ridefinizione, ispirata in parte a criteri politico/ideologici, in parte a esigenze tecniche e di bilancio. Primo artefice di tale riassetto fu senza dubbio il ragionier Pietro Cagnoni, singolare figura di imprenditore e uomo politico, fra i protagonisti della modernizzazione del territorio ravennate a cavallo tra Otto e Novecento, al quale il nuovo potere mussoliniano affidò l'incarico di commissario straordinario della Federazione. Cuore di questo volume è la ristampa integrale della Relazione presentata da Cagnoni al termine del proprio mandato commissariale: un documento straordinario, fondamentale non solo per comprendere le dinamiche che guidarono la riforma fascista dell'apparato cooperativo provinciale, ma anche come chiave di lettura di un'intera stagione politica e culturale. La Relazione è accompaganata da tre agili saggi: un profilo biografico di Cagnoni, una riflessione generale sul controverso rapporto fra fascismo e movimento cooperativo, e un'analisi della cooperazione di consumo ravennate, la più interessata dalla "fascistizzazione", durante il Ventennio.
Cinquant'anni dell'Associazione generale delle cooperative italiane. Nascita e sviluppo dell'AGCI a Ravenna
di Andrea Casadio
editore: Longo Angelo
pagine: 120
Pietro Bondi. Economia ravennate e cooperazione repubblicana
editore: Longo Angelo
pagine: 280
Le principali vicende che hanno contribuito alla definizione del personaggio Pietro Biondi coincidono essenzialmente con i primi sei decenni di storia ravennate del XX secolo. Ad aumentare l'aura quasi leggendaria che avvolge quest'uomo, il fatto che non ci abbia lasciato nulla di scritto. Pochi documenti, discorsi rarissimi ed estremamente sintetici, molte testimonianze, dirette e indirette, qualche aneddoto significativo. L'interclassismo associazionistico repubblicano, definito da alcuni studiosi anche come socialismo mazziniano, trovava poi riferimenti importanti nella borghesia e nel cosiddetto ceto medio, ma anche presso vasti strati popolari, grazie al mondo cooperativo che Biondi aveva contribuito a costruire.