Libri di Andrea Palladino

Trafficanti. Sulle piste di veleni, armi, rifiuti

di Andrea Palladino

editore: Laterza

pagine: 211

La notte del 10 settembre 1983, sul confine di Ventimiglia, un carico mortale di 41 bidoni di diossina - arrivati da Seveso - passa da un senatore italiano a un trafficante marsigliese, ex paracadutista. Pochi mesi dopo inizia una frenetica caccia in tutta Europa: dove erano finite le scorie dell'Icmesa? Quel giallo internazionale segna l'inizio della storia - che dura da trent'anni - dei traffici europei dei rifiuti. Il mondo dei trafficanti è fatto d'insospettabili uomini di affari. Come Giorgio Comerio, un esperto di mine marine che voleva affondare nei fondali le scorie radioattive. O come i manager di una società finanziaria svizzera che mandavano in giro vere e proprie circolari riservate alle aziende chimiche europee, annunciando la possibilità di far sparire i rifiuti tossici nei paesi africani. Hanno il volto di un semplice travet di La Spezia, il signor Franco, che passa le ore ad annotare su un'agendina nera codici indecifrabili e nomi che contano. Tutti loro s'incontrano, si scambiano favori, stringono accordi, si dividono i mercati. Andrea Palladino racconta come funziona questo sistema dove contano le agende piene di nomi e le contabilità in nero delle tangenti, attraverso le rivelazioni inedite di trafficanti di rifiuti e di collaboratori che vivono ancora oggi sotto copertura.
15,00

Bandiera nera. Le navi dei veleni

di Andrea Palladino

editore: Manifestolibri

pagine: 126

Una nave avvelenata che riappare sul fondo del Mediterraneo, come un fantasma che riprende corpo. Mappe, coordinate, rotte invisibili, registri navali ritoccati, per nascondere il peggiore traffico del nostro paese. E altre navi, la Zanoobia, la Karin B, la Jolly Rosso usate per riportare in Italia veleni gettati in Africa e in America Latina. Una lista di 140 grandi marche, il gotha della chimica e dell'industria farmaceutica, pronte ad usare broker senza scrupoli per disfarsi delle scorie tossiche e radioattive. Dietro la storia della Cunski, il relitto trovato e poi di nuovo "sparito" al largo di Cetraro, sulla costa della Calabria, si cela un network di mediatori con complicità ai più alti livelli, che per almeno un decennio ha garantito al sistema industriale europeo uno smaltimento economico - e criminale - dei rifiuti tossici. A distanza di anni il carico delle navi dei veleni inizia a riaffiorare. E le città delle coste calabresi contano - in silenzio - i morti per tumore, avvelenati dal Cesio 137, dai metalli pesanti e da tutte quelle scorie che 'ndrangheta, faccendieri e pezzi dello stato hanno nascosto per anni.
14,00