Libri di Angelo Arioli
Isolario arabo medioevale
di Angelo Arioli
editore: Adelphi
pagine: 341
Come approdi momentanei di un itinerario inventato - dal Mar di Cina e dall'Oceano Indiano al tenebroso "Mare Abbracciante" in Estremo Occidente sfilano isole mirabili, piccoli universi dagli ambigui confini, viste, immaginate e raccontate da autori musulmani di varia provenienza (dall'Iraq alla Persia, al Marocco, alla Spagna), mercanti e viaggiatori, ma anche sedentari compilatori di opere geografiche, in un arco di tempo che va dalla metà del IX al XV secolo. Isole che appaiono e scompaiono, isole abitate soltanto da donne, o da esseri che si fanno sentire ma non si fanno mai vedere, l'isola delle scimmie, del leggendario e vendicativo uccello Rukhkh, degli antropofagi, del rubino, dei granchi pietrificati, degli androgini. Infinite varianti di isole fantastiche, che evocano meraviglie: come "Finzioni" di Borges, o "Le città invisibili" di Calvino o il "Libro dei mostri" di Wilcock.
Le città mirabili. Labirinto arabo medioevale
di Angelo Arioli
editore: Mimesis
pagine: 209
Città intraviste sulla linea dell'orizzonte da viaggiatori reali, città immaginate da sedentari geografi, sempre e comunque descritte, perché solo il resoconto le sottrae all'inesistenza e rende possibile il viaggio, città impenetrabili, città labirinto, con i brusii incessanti delle loro storie che narrano di remoti fondatori e di profeti ispirati, d'irreperiti tesori e di prodigi impensati. Mirabilia arabe medievali colte attraverso le espressioni letterarie di autori arabi vissuti tra i secoli X e XV, per lo più geografi in senso ampio, che ci offrono, disseminate in molteplici testi, descrizioni di città, sia reali sia sempre attraverso il filtro dell'immaginario, con continui sconfinamenti spazio temporali, a precedere l'avvento dell'Islam.