Libri di Antonella Boralevi
Byron. Storia del cane che mi ha insegnato la serenità
di Boralevi Antonella
editore: Mondadori Electa
pagine: 179
Dei sessanta milioni di animali domestici presenti nellc case italiane, sette milioni sono cani
Gli uomini e l'amore
di Antonella Boralevi
editore: Bompiani
pagine: 218
Gli uomini non sono più quelli di una volta. Non hanno più voglia di fare l'amore, per esempio, e si nascondono dietro mille scuse pur di non prendere l'iniziativa, anzi lasciano volentieri che sia la donna a fare il primo passo. Che fine ha fatto il maschio cinico e virile. lo sciupafemmine senza rimpianto, "l'uomo che non deve chiedere mai" nel cui mito siamo vissuti per anni? Semplicemente, come un animale a rischio di estinzione, per sopravvivere si è adattato ai tempi mutati cambiando radicalmente il suo comportamento. Così, davanti a una donna sempre più forte, preferisce la fuga al confronto, e non ha pudore di nascondere la sua insicurezza. Eppure quest'uomo che scappa, perché non vuole "rotture" né responsabilità, guardato da vicino svela una tenerezza sorprendente: ha paura di innamorarsi e soffrire ma non di mostrare le proprie lacrime, insegue le amanti ma sogna il grande amore, soprattutto ha una grande voglia di raccontarlo. Agli amici, su Facebook, persino al lavoro, gli uomini d'oggi si scoprono romantici e sensibili, e dopo aver passato gli ultimi anni ad attingere dal guardaroba femminile, sembra che oggi ne abbiano saccheggiato anche l'immaginario.
La locanda delle occasioni perdute
di Antonella Boralevi
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 213
"Ci vuole coraggio per guardarsi la vita." Tanto coraggio. Lo sa bene Mirella, mentre cammina sotto la pioggia battente di Parigi, diretta nella minuscola rue Thérèse. Si ferma davanti all'insegna Restaurant che ha tanto cercato: è il momento, non può più tornare indietro. Prende un respiro profondo ed entra. Ad accoglierla c'è il vecchio cameriere Alphonse, che con modi ruvidi tenta di cacciarla. Ma Mirella non può andarsene, perché è qui per un motivo preciso: sa che, seduta a un tavolo a sfogliare il pesante menu, potrà rivivere tutti i ricordi, i desideri, i sogni che l'hanno resa la donna che è oggi. Ma sa che torneranno a visitarla anche i rimorsi, le delusioni, le pagine più nere del racconto della sua vita, quelle che avrebbe voluto cancellare. O, forse, semplicemente riscrivere. Come se il passato si potesse cambiare, e ogni amore perduto, ogni carezza mai data potesse trasformarsi in un nuovo inizio. E mentre la pioggia suona la sua musica dolce e Parigi si colora d'incanto, in un attimo immenso tutto questo diventa possibile. Antonella Boralevi ci conduce nel fascino segreto di rue Thérèse, dove si nasconde il luogo che rincorriamo da sempre, quello in cui le speranze più profonde s'incontrano e prendono vita. E ci ricorda che la materia dei sogni può trasformarsi in realtà, perché siamo noi gli artefici del nostro lieto fine.
I baci di una notte
di Antonella Boralevi
editore: Rizzoli
pagine: 255
Santina dalla vita non ha avuto niente, ma si aspetta tutto. Sigieri ha avuto tutto e non si aspetta niente. Hanno vent'anni. La neve copre il rifugio, gli alberi e le piste che cominciano a svuotarsi, lasciando solo qualche avventuriero a tagliare quel bianco imperfetto che scolora nella notte. Sigieri è bello, annoiato, destinato a luminosi destini nella finanza londinese e ha un buco nel cuore. Santina tutta questa neve non l'ha mai vista, il lusso di Cortina la stordisce. Ha lasciato la Sicilia, la grande fabbrica chiusa, il suo mondo umile, con una fiducia spietata nel futuro. Ma stasera si dice che forse è davvero arrivato il suo momento, stasera vuole aggrapparsi alla felicità. Ha solo il tempo di una notte per decidere se fidarsi del destino. Due esistenze destinate a non incrociarsi mai si toccano in una baita lontana da tutto, la notte di Capodanno. Un gruppo di ragazzi irraggiungibili e, a un tavolo di fortuna, accanto al gabinetto, due ragazze semplici, capitate lì per sbaglio. Cosa sei disposta a rischiare per essere felice? Tutto, si risponde Santina. E noi con lei. Fino al doppio, sorprendente, finale.
Una vita in più
di Antonella Boralevi
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 301
Lola è un'umile ragazzina di origine calabrese, piena di incantato stupore, ignorante eppure maestra nell'arte generosa di farsi coinvolgere da tutto ciò che la circonda, dando luce a ogni cosa che sfiora. Ernesto è un professore universitario cinquantenne, introverso, abitudinario, a suo agio soltanto nell'ordinato mondo dei numeri. La sua vita, deserta di affetti fin nei più lontani ricordi, è improvvisamente attraversata da una passione sorprendente, folgorante e vitale. Michele è un giovane studente universitario, bello di una bellezza consapevole, indolente e dispettoso, ribelle e allo stesso tempo conformista. Un ragazzo pieno di contraddizioni e alla ricerca di un'identità ancora tutta da scoprire. E poi c'è José, un figlio che nessuno sembra volere ma che scoprirà, inaspettato, l'amore vero, quello che nulla chiede e però sa dare. Perché, come dice Lola: "I figli sono di chi gli vuole bene". Attraverso le storie di questi personaggi, così veri, così profondi, Antonella Boralevi ci consegna una storia che sa parlare al cuore dei lettori, una vicenda che tocca i nervi scoperti del presente, e pone delle domande essenziali sull'amore, sull'essere genitori e sull'estenuante complessità dell'oggi. Ma "Una vita in più" è anche un romanzo che scava in fondo al disordine dell'amore, all'imperscrutabile mondo dei sentimenti, che esplodono, fanno male, eppure sono l'essenza profonda di ciò che ci rende umani.