Libri di Antonella Cilento
Quaderno di scrittura creativa. Esercizi e suggerimenti per trovare e migliorare il tuo stile
di Antonella Cilento
editore: Giunti Editore
pagine: 192
Un corso di scrittura unico, in cui Antonella Cilento, autrice e insegnante, ci guida alla scoperta della nostra voce
Lisario o il piacere infinito delle donne
di Antonella Cilento
editore: Bompiani
pagine: 336
Muta a seguito di un intervento chirurgico, Lisario Morales nel suo ricco e silenzioso mondo interiore legge di nascosto Cerva
La caffettiera di carta. Inventare, trasfigurare, narrare: un manuale di lettura e scrittura creativa
di Antonella Cilento
editore: Bompiani
pagine: 720
Chi siamo veramente? Il nostro destino è deciso da una frase che abbiamo udito nell'infanzia? Chi c'è dietro la maschera che o
Non leggerai
di Antonella Cilento
editore: Giunti Editore
pagine: 208
In tutti i Mondi Occidentali la lettura non interessa più: scomparsi editori e giornali, un Decalogo governativo vieta la lett
Morfisa o l'acqua che dorme
di Antonella Cilento
editore: Mondadori
pagine: 403
Teofanès Arghìli, pavido e velleitario poeta bizantino, che in mancanza di storie proprie si ostina a ricopiare quelle degli s
Bestiario napoletano
di Antonella Cilento
editore: Laterza
pagine: 215
La zoccola, le balene, i chiattilli, le civette, il monaciello, le mosche d'oro, le teste di cavallo, i coccodrilli, i nuovi m
La Madonna dei mandarini
di Antonella Cilento
editore: Nn editore
pagine: 140
Tutto accade a Napoli nell'arco di sei mesi, benché la storia narrata potrebbe accadere in qualunque città d'Italia: Statine, studente in medicina a carico della nonna, è fra i volontari di una piccola associazione cattolica che cura disabili e ragazze madri, diretta da Simone Mennella su consiglio dell'avvocato Mimi Staibano e finanziata da don Cuccurullo, parroco alla moda. È una delle ragazze madri, Amalia, ad avviare la vicenda aggredendo Simone, ma sarà la presenza di Agata Sòllima, madre di uno dei ragazzi disabili, a catalizzare gli eventi. Fra violenza e comicità, ipocrisie e teatrali colpi di scena, "La Madonna dei mandarini" racconta di nuove povertà, economiche e morali, del conflitto tra essere e apparire, tipico dei nostri giorni, ma anche di desideri, vanità e della bellezza offesa.
Lisario o il piacere infinito delle donne
di Antonella Cilento
editore: Mondadori
pagine: 297
Lisario Morales è muta a causa di un maldestro intervento chirurgico, ma legge di nascosto Cervantes e scrive lettere alla Madonna. È poco più di una bambina quando le propongono per la prima volta il matrimonio: per sottrarsi a quest'obbligo cade addormentata. Quando non può opporsi alla violenza degli adulti, infatti, Lisario dorme. E addormentata da mesi, come la protagonista della più classica delle fiabe, la riceve in cura Avicente Iguelmano, medico fallito giunto a Napoli per rifarsi una reputazione. Tra mille incertezze, pudori, paure, la terapia, al tempo stesso la più prevedibile come la più illecita, sarà coronata dal successo, e però spalancherà davanti alla mente del dottore, fragile, superstiziosa, supponente - in una parola, seicentesca -, un vero e proprio abisso di fantasmi e di terrori, tutti con una radice comune: il mistero abissale, conturbante, indescrivibile del piacere femminile, l'incontrollabile ed eversiva energia delle donne. L'affresco della Napoli barocca, fra Masaniello e la peste, riassume la sua forma rutilante, fastosa e miserabile, fosca ed eccessiva, grazie alla scrittura della Cilento, capace di creare sia gli effetti miniaturistici delle folle di Micco Spadaro, sia la potenza dei chiaroscuri caravaggeschi.
Non è il paradiso
di Antonella Cilento
editore: Sironi
pagine: 192
Eva non ama la pizza e non beve caffè, Riavulone è il diavolo, che l'accusa di essere "na chiavica 'e napulitana", di non essere una napoletana come si deve. Il frutto proibito è Napoli, una città strapazzata e strattonata da due opposte visioni: santino fresco di stampa del "rinascimento napoletano" o stereotipo della napoletanità tradizionalmente intesa. Ma in città c'è anche chi prova a lavorare a iniziative che possano durare nel tempo senza dissolversi troppo velocemente al calore del bel sole e alla disinvoltura del "tira a campare". Attraverso convegni, premi letterari, presentazioni di libri, assessorati alla cultura, mostre d'arte, laboratori di scrittura, si compone il quadro impietoso di cosa significhi "fare cultura a Napoli" oggi.
Una lunga notte
di Antonella Cilento
editore: Guanda
pagine: 208
Nella Siracusa del '700 il poeta e bibliotecario Gustavo Ladonna deve comporre un poema per il notabile e borghese Quadramò, addetto al macello della città. L'ispirazione si fa desiderare e perciò il poeta decide di ricorrere ai servigi di Frà Colella, prete napoletano nonché suo fedelissimo fornitore d'oppio. I due si chiudono in sagrestia: mentre Ladonna si abbandona a sonni deliranti sotto l'effetto della droga, il frate inizia a raccontare le gesta di paesani contemporanei e trapassati. Le sue opere suscitarono l'invidia dei più grandi artisti del tempo tra cui il medico e rivale Desnoués. A questo punto si interrompono i racconti di Frà Colella e dai fumi dell'oppio si alza la voce di Ladonna, la cui memoria sembra essersi risvegliata per miracolo.