Libri di Antonio Calabrò
L'avvenire della memoria. Raccontare l'impresa per stimolare l'innovazione
di Antonio Calabrò
editore: Egea
pagine: 160
Le sfide del climate change, la pandemia e la recessione, gli squilibri geopolitici e i venti di guerra nel cuore dell'Europa:
Europa nonostante tutto
editore: La nave di teseo
pagine: 152
"Questo volumetto non vuol essere un saggio sull'Europa ed i suoi problemi
L'impresa riformista. Lavoro, innovazione, benessere, inclusione
di Antonio Calabrò
editore: Università Bocconi Editore
pagine: 297
L'impresa, strumento di crescita economica e di sviluppo, è anche luogo dell'identità e dell'appartenenza, agente essenziale d
I mille morti di Palermo. Uomini, denaro e vittime nella guerra di mafia che ha cambiato l'Italia
di Antonio Calabrò
editore: Mondadori
pagine: 256
Palermo come Beirut. Bombe, mitra, pistole, un arsenale da guerra per lo scontro tra clan mafiosi che insanguina la città dal 1979 al 1986, con un bilancio terribile: mille morti, 500 vittime per strada, altre 500 rapite e scomparse, lupara bianca. Una "mattanza", mentre il resto d'Italia vive l'allegra frenesia degli anni Ottanta. La "Milano da bere". E la Palermo per morire. L'escalation comincia il 23 aprile 1981, quando viene ucciso Stefano Bontade, "il falce", potente boss di Cosa Nostra. È un omicidio dirompente, che semina il panico nelle file delle più antiche famiglie mafiose, ribaltando gerarchie, alleanze, legami d'affari. Centinaia di altri morti seguiranno. Quasi tutti per mano dei corleonesi di Totò Riina e Bernardo Provenzano e dei loro alleati, i Greco, i Brusca, i Marchese: i boss in ascesa, che tramano, tradiscono, ingannano, uccidono per dominare il campo degli interessi: droga, appalti pubblici, armi, soldi. Tanti soldi. Non è solo una guerra interna alla mafia. Nel mirino dei killer, anche uomini con la schiena dritta al servizio delle istituzioni, come Piersanti Mattarella e Pio La Torre (alfieri del "buon governo" e di una politica efficace e pulita, contrapposta alle collusioni di Vito Ciancimino e alle ambiguità di Salvo Lima), Boris Giuliano, Cesare Terranova, Gaetano Costa, Carlo Alberto dalla Chiesa, Rocco Chinnici, Ninni Cassarà, e altri poliziotti e carabinieri, magistrati, giornalisti, medici, imprenditori che non si sono piegati alle intimidazioni.
La morale del tornio. Cultura d'impresa per lo sviluppo
di Antonio Calabrò
editore: Università Bocconi
pagine: 232
Sapienza manifatturiera e competenza hi tech
Bandeirantes
Il Brasile alla conquista dell'economia mondiale
editore: Laterza
pagine: 188
Era sempre stato considerato 'il paese del futuro', dai tempi dei coronéis esportatori di zucchero e caffè agli impetuosi ulti
Cuore di cactus
di Antonio Calabrò
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 143
"Ma allora, si emigra davvero per sempre? Probabilmente, non si emigra mai. Se non altro, non si emigra da se stessi. O forse è proprio sbagliato il termine, emigrare". Non è del tutto esatto che il giornalista affermato che ha scritto questo libro, era soltanto emigrato da Palermo; la sua emigrazione era stata anche la ricerca imperiosa di un altrove, di una diversa misura di mestiere e di vita. Non più giovanissimo, dopo un quindicennio di impegno di punta nel glorioso giornale "L'Ora" negli anni del più intenso lavoro antimafia, l'addio di Antonio Calabrò era maturato nell'agosto del 1985 il giorno dell'uccisione dell'amico commissario Ninni Cassarà, per non dover essere testimone, ancora una volta, dei vuoti rituali in cui la città espugnata inghiottiva il messaggio dei suoi migliori servitori del pubblico interesse. Perciò il ritorno, in queste pagine, con la mente e con il ricordo, non è la nostalgica memoria dei momenti magici nella città com'era, ma è l'analisi documentata, severa, appassionata, delle ragioni che lo avevano spinto alla emigrazione-esilio; ragioni private in cui si riverbera, riflessa nelle tappe di una biografia civile, la grande disgregazione di una metropoli meridionale, il suo destino storico.
Orgoglio industriale. La scommessa italiana contro la crisi globale
di Calabrò Antonio
editore: Mondadori
pagine: 184
Per molti anni abbiamo sentito parlare di "declino dell'industria" e di "primato dei servizi", come se le uniche risorse in gr