Libri di Antonio Pennacchi
La strada del mare
di Antonio Pennacchi
editore: Mondadori
pagine: 492
Antonio Pennacchi torna con un nuovo capitolo della saga della famiglia Peruzzi, in cui racconta gli anni Cinquanta dell'Agro
Canale Mussolini. Parte prima
di Antonio Pennacchi
editore: Mondadori
pagine: 468
Il Canale Mussolini è l'asse portante su cui si regge la bonifica delle Paludi Pontine
Canale Mussolini. Parte seconda
di Antonio Pennacchi
editore: Mondadori
pagine: 432
Il 25 maggio del 1944 - ultimo giorno di guerra a Littoria - nel breve intervallo tra la partenza dei tedeschi e l'arrivo in c
Il delitto di Agora
di Antonio Pennacchi
editore: Mondadori
pagine: 214
Tutto inizia ad Agora, un paesaccio sull'Agro Pontino, dove Loredana ed Emanuele, giovani fidanzati, vengono ritrovati uccisi
La strada del mare
di Antonio Pennacchi
editore: Mondadori
pagine: 489
Antonio Pennacchi torna con un nuovo capitolo della saga della famiglia Peruzzi, in cui racconta gli anni Cinquanta dell'Agro
Camerata Neandertal. Libri, fantasmi e funerali vari
di Antonio Pennacchi
editore: Baldini & Castoldi
pagine: 283
Costruito come un percorso attraverso la memoria (di persone, fatti e luoghi) "Camerata Neandertal" è forse il romanzo più dol
Canale Mussolini. Parte prima
di Antonio Pennacchi
editore: Mondadori
pagine: 464
Canale Mussolini è l'asse portante su cui si regge la bonifica delle Paludi Pontine
Il delitto di Agora. Una nuvola rossa
di Antonio Pennacchi
editore: Mondadori
pagine: 215
"Io questo libro non lo volevo fare
Canale Mussolini. Parte seconda
di Antonio Pennacchi
editore: Mondadori
pagine: 434
Il 25 maggio del 1944 finisce la guerra a Littoria, la futura Latina, e il Canale Mussolini, dopo essere stato per mesi la dur
Canale Mussolini. Parte seconda
di Antonio Pennacchi
editore: Mondadori
pagine: 430
Il 25 maggio del 1944 finisce la guerra a Littoria, la futura Latina, e il Canale Mussolini, dopo essere stato per mesi la dur
Canale Mussolini
di Antonio Pennacchi
editore: Mondadori
pagine: 462
Canale Mussolini è l'asse portante su cui si regge la bonifica delle Paludi Pontine. I suoi argini sono scanditi da eucalypti immensi che assorbono l'acqua e prosciugano i campi, alle sue cascatelle i ragazzini fanno il bagno e aironi bianchissimi trovano rifugio. Su questa terra nuova di zecca, bonificata dai progetti ambiziosi del Duce e punteggiata di città appena fondate, vengono fatte insediare migliaia di persone arrivate dal Nord. Tra queste migliaia di coloni ci sono i Peruzzi. A farli scendere dalle pianure padane sono il carisma e il coraggio di zio Pericle. Con lui scendono i vecchi genitori, tutti i fratelli, le nuore. E poi la nonna, dolce ma inflessibile nello stabilire le regole di casa cui i figli obbediscono senza fiatare. Il vanitoso Adelchi, più adatto a comandare che a lavorare, il cocco di mamma. Iseo e Temistocle, Treves e Turati, fratelli legati da un affetto profondo fatto di poche parole e gesti assoluti, promesse dette a voce strozzata sui campi di lavoro o nelle trincee sanguinanti della guerra. E una schiera di sorelle, a volte buone e compassionevoli, a volte perfide e velenose come serpenti. E poi c'è lei, l'Armida, la moglie di Pericle, la più bella, andata in sposa al più valoroso. La più generosa, capace di amare senza riserve e senza paura anche il più tragico degli amori. E Paride, il nipote prediletto, buono e giusto, ma destinato, come l'eroe di cui porta il nome, a essere causa della sfortuna che colpirà i Peruzzi e li travolgerà.
Storia di Karel
di Antonio Pennacchi
editore: Bompiani
pagine: 367
La Colonia è un lembo di terra ai confini della galassia. I suoi abitanti, pochi, nel deserto e lontani dal mare, sono costretti a vivere secondo princìpi ferrei. Tutto è regolato da un fantasmagorico potere, invisibile, globale e realissimo, quello della Federazione. Sui giorni e le ore dei coloni aleggia un clima plumbeo talvolta interrotto dai rari e improvvisi quanto fugaci arrivi di un circo. Due divieti assoluti vigono sui coloni: non possono far uso di tabacco e utilizzare petrolio. A spezzare questo clima, a infrangere le due proibizioni, pensano tre bambini in fuga e una donna curiosa e vagheggiante di nostalgia per suo padre. Basterà poco per risvegliare l'ingegnosità, la brama di conquista e di progresso - in realtà mai sopiti del tutto - dei coloni, e il loro desiderio di ribellione. Antonio Pennacchi torna al romanzo con uno sguardo sul futuro che si abbatte impietoso sul nostro presente dimesso e depresso, per lanciare un grido di speranza; e riesce ad animare un mondo fantastico, popolandolo di personaggi indimenticabili, malinconici, sognatori, burberi, eccessivi, sempre e comunque troppo umani: dall'intellettuale Karel all'inventore Foost, dal reverendo Jacob alla flessuosa Ursula, da Erika che ha un marito in cerca di miniere perdute a Sophie, che dal marito è stata abbandonata. "Storia di Karel" ha tutta la sensibilità romantica di Antonio Pennacchi, impiantata in un mondo che rende omaggio ai grandi autori della fantascienza, e non solo.