Libri di Associazione Italiadecide
Rapporto 2024. Il futuro della città pubblica. Innovazioni, diritti, mercati
editore: Il mulino
pagine: 312
Le città sono lo specchio delle società: ne esprimono il modello di sviluppo economico, sociale e culturale oltre che le molte
Rapporto 2022. La fiducia cresce nelle pratiche di comunità. Modelli ed esperienze di partecipazione condivisa tra cittadini, amministrazioni e imprese
editore: Il Mulino
pagine: 424
Sin dalla sua fondazione, italiadecide guarda al dialogo e alla collaborazione tra pubblico e privato come condizione necessar
La nomofilachia nelle tre giurisdizioni. Corte Suprema di Cassazione, Consiglio di Stato, Corte dei Conti
editore: Il mulino
pagine: 253
È frequente, tanto sui mezzi di comunicazione quanto negli studi scientifici, la denuncia della crisi del diritto, dovuta sost
Rapporto 2018. Civile e militare. Tecnologie duali per l'innovazione e la competitività
editore: Il mulino
pagine: 181
Internet, droni, telefoni cellulari, GPS sono ormai strumenti essenziali per la vita e il lavoro
Università, ricerca, crescita. Rapporto 2017
editore: Il mulino
pagine: 536
L'importanza di trasmettere alle imprese e alla pubblica amministrazione i risultati della ricerca tanto universitaria quanto
Semplificare è possibile: come le pubbliche amministrazioni potrebbero fare pace con le imprese. Rapporto 2015
editore: Il mulino
pagine: 602
In tutto il mondo la semplificazione amministrativa è al centro dell agenda politica e dell attenzione dei media, e gli scaffali delle biblioteche si riempiono di studi sul tema. Per affrontarla, il Rapporto italiadecide 2015 ha scelto un approccio più concreto. Quello di far parlare direttamente gli operatori, che sono i maggiori destinatari e protagonisti delle politiche pubbliche insieme alle amministrazioni, nella convinzione del loro contributo decisivo alla soluzione delle più gravi complicazioni e distorsioni di cui soffre il nostro paese. Accanto agli interventi dei responsabili delle maggiori imprese e associazioni di imprese operanti a livello nazionale, il Rapporto contiene le opinioni e le proposte dei più autorevoli esperti dei settori chiave delle infrastrutture, dell'edilizia e delI'urbanistica. Approfondisce, inoltre, gli aspetti trasversali del problema dando la parola a giuristi attivi in tali ricerche. Olire un'esemplificazione di alcune buone pratiche realizzate di recente in Italia. Le conclusioni espongono le proposte di italiadecide.
Rapporto 2011-2012. Il governo dell'energia per lo sviluppo del paese
editore: Il mulino
pagine: 585
Nella questione energetica, il sistema di governo ha un'importanza non inferiore alla necessità di individuare un nuovo mix energetico, dopo il venir meno della prospettiva nucleare: ma ha forse un'urgenza maggiore. Questo è un punto fermo della riflessione di Italia decide. Il cui Rapporto 2011 segnala dunque l'esigenza prioritaria di riformulare una strategia energetica nazionale, che, a partire dal metodo della sua formazione, disegni un nuovo sistema di governo dell'energia e riporti ad unità e coerenza le politiche in esso comprese. Unità e coerenza che non possono mancare anche in vista del coordinamento - che si prevede necessario - con le scelte compiute da diversi paesi, in un mercato unico dell'energia almeno europeo se non mondiale. Ne viene che sul piano politico si dovrà riportare la decisione al livello più alto, alle procedure operate in sinergia da Parlamento e Governo, come avviene utilmente per i temi di maggiore complessità. Una esigenza non eludibile, secondo i risultati delle ricerche condotte dai gruppi di lavoro coordinati, per l'area giuridico-istituzionale, da Vincenzo Cerulli Irelli, Massimo Luciani e Nicolò Zanon, e per la questione strategico-economica da Giuliano Amato e Paolo De loanna.
L'Italia che c'è: le reti territoriali per l'unità e per la crescita. Rapporto 2010
editore: Il mulino
pagine: 550
L'unità di un Paese moderno non è determinata solo da valori comuni e da una storia comune: è custodita e vitalizzata dalla capacità delle sue classi dirigenti di gestire i grandi servizi per i cittadini come reti che tengono insieme il Paese, e che realizzano nella vita concreta i valori della cittadinanza. Istituzioni; organismi finanziari; infrastrutture; città; sanità; scuola; università; istituti culturali. Sono i grandi servizi e settori oggetto delle otto ricerche del Rapporto, che hanno impegnato 45 studiosi: servizi gestiti e governati come reti, o malinconicamente lasciati a sé, come sparse monadi sul territorio? Solo nel primo caso i cittadini hanno la concreta percezione dello Stato, dell'unità della macchina pubblica; ed è in questa chiave che va anche correttamente visto il rapporto fra Nord e Sud: i grandi servizi come reti nazionali, che tengono unito il Paese; e che debbono funzionare al Sud come al Nord. Le risposte che queste ricerche offrono sono importanti. Ed ecco perché il Rapporto 2010 ha il patrocinio del Comitato organizzatore delle manifestazioni per i 150 anni dell'Unità nazionale, e verrà presentato, in questo quadro, alla Camera dei Deputati, alla presenza del Capo dello Stato. Le ricerche sono state coordinate da Giuliano Amato, Alessandro Campi, Vincenzo Gemili Irelli, Paolo De loanna, Gianni Letta, Massimo Luciani, Domenico Marchetta, Pier Carlo Padoan, Angelo Maria Petroni, Giulio Tremonti, Nicolo Zanon.
Infrastrutture e territorio. Rapporto 2009
editore: Il mulino
pagine: 319
La mancanza di una adeguata dotazione infrastrutturale costituisce uno dei più gravi handicap competitivi del nostro paese. Partendo da questa constatazione, l'associazione italiadecide ha scelto di porre al centro della sua prima indagine proprio la questione infrastrutturale. E così stato avviato un lavoro svolto congiuntamente da sei gruppi di ricerca, volti sia a individuare gli ostacoli materiali e procedurali che impediscono la realizzazione delle grandi opere pubbliche, sia a identificare i possibili rimedi. Nel corso della ricerca, i cui esiti sono presentati in questo Rapporto 2009, sono stati intervistati esponenti di vertice della Pubblica amministrazione, del mondo accademico, delle autonomie territoriali, delle principali società operanti in materia di infrastrutture.