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Libri di B. Mantelli

Antifascisti oltre il Lager. L'impegno dei testimoni

di M. Castoldi

editore: Viella

pagine: 208

Angelo Adam, Charlotte Delbo, Andrea Gaggero, Maurice Goldstein, Hermann Langbein, Primo Levi, Gianfranco Maris, Teresa Noce,
24,00

Lavorare per il Reich. Fonti archivistiche per lo studio del prelievo di manodopera per la Germania durante la Repubblica Sociale Italiana

editore: Novalogos

pagine: 240

Dal 1938 al 1945 più di un milione di italiani, uomini e donne, finirono a lavorare nella Germania nazionalsocialista, fino al
24,00

Tante braccia per il Reich! Il reclutamento di manodopera nell'Italia occupata 1943-1945 per l'economia di guerra della Germania nazionalsocialista

editore: Mursia

pagine: 1968

«Tra i pilastri fondativi della memoria della Repubblica, accanto alla Resistenza, alla deportazione politica, alla deportazio
100,00

Il decennio rosso. Contestazione sociale e conflitto politico in Germania e in Italia negli anni Sessanta e Settanta

editore: Il mulino

pagine: 320

Il 1968: nessun'altra data della storia recente riesce a sollevare ancor oggi, nell'Europa sia occidentale che orientale, emoz
25,00

Ideologia e geopolitica all'ombra della guerra fredda. Conflitti materiali e simbolici in Europa dal 1945 ai primi anni Cinquanta

editore: Utet

pagine: 153

Il primo dopoguerra fu segnato in Europa da un'ondata di sconvolgimenti rivoluzionari, il secondo dallo stabilirsi e dall'assestarsi delle contrapposte sfere egemoniche delle superpotenze. La radice della differenza non sta in un vero o presunto protagonismo di massa prima, a cui corrisponderebbe una minore effervescenza dopo, quanto nel fatto che nel primo dopoguerra le potenze vincitrici (l'Intesa) non avevano un progetto strategico di controllo territoriale: alcuni miravano a una ristrutturazione utopica dello spazio mitteleuropeo, altri intendevano semplicemente riproporre schemi tradizionali di alleanza interstatuale; inoltre nel 1918 le potenze dell'Intesa non invasero totalmente il territorio degli sconfitti, cosa che lasciò spazio, nel collasso intervenuto di parecchie delle statualità precedenti, prevalentemente di quelle imperiali, ad esperimenti politici soi-disant rivoluzionari, di breve o di lunga durata questi si rivelassero. Ben differente il quadro che si sarebbe presentato trent'anni dopo: i vincitori, trasformati in superpotenze (USA e URSS) proprio dalla vittoria, avrebbero imposto ciascuno il proprio ordine nella propria sfera egemonica. Cosa che non volle dire la scomparsa delle contraddizioni e dei conflitti preesistenti, ma semplicemente il fatto che essi poterono manifestarsi solo in forme oblique e trasversali, come i saggi di questo volume cercano di esemplificare.
18,00

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