Libri di Baudrillard Jean
Della seduzione
di Jean Baudrillard
editore: Se
pagine: 192
«Un destino ineluttabile grava sulla seduzione
Parole chiave
di Jean Baudrillard
editore: Armando editore
pagine: 80
L'oggetto, il valore, la seduzione, l'osceno, la trasparenza del male, il virtuale, il caos, la fine, il destino, il pensiero,
Lo specchio della produzione. Critica dell'industria del desiderio
di Jean Baudrillard
editore: Mimesis
pagine: 146
Già negli anni Sessanta del Novecento Jean Baudrillard scrive alcuni testi di critica della società dei consumi, e lo fa in un
All'ombra delle maggioranze silenziose. Ovvero la fine del sociale
di Jean Baudrillard
editore: Mimesis
pagine: 107
Le masse sono facilmente manipolabili dal potere e soggette al condizionamento dell'informazione? Secondo Baudrillard, esse co
La trasparenza del male. Saggio sui fenomeni estremi
di Jean Baudrillard
editore: Sugarco
pagine: 192
«Dopo l'orgia, "momento esplosivo della modernità, della liberazione in tutti i campi"
Pornografia del terrorismo
di Jean Baudrillard
editore: Franco Angeli
pagine: 86
Il terrorismo rappresenta uno dei temi centrali delle società occidentali contemporanee ed è anche tra i principali di cui si
America
di Jean Baudrillard
editore: Se
pagine: 139
"L'America esorcizza la questione dell'origine, non ha il culto dell'origine né il mito dell'autenticità, non ha un passato né una verità fondatrice. Non avendo conosciuto l'accumulazione primitiva del tempo, vive in una perenne attualità. Non avendo conosciuto l'accumulazione lenta e secolare del principio di verità, vive nella simulazione perpetua, nella perenne attualità dei segni. Essa non ha un territorio ancestrale; quello degli indiani è oggi circoscritto entro i limiti delle riserve che sono l'equivalente dei musei dove sono stipati i Rembrandt e i Renoir. Ma tutto questo non ha importanza l'America non ha problemi identità. La potenza futura è riservata ai popoli senza origine che sapranno sfruttare sino in fondo questa situazione. Gli Stati Uniti sono l'utopia realizzata. Non bisogna valutare la loro crisi allo stesso modo della nostra, quella dei vecchi paesi europei. La nostra è crisi di ideali storici posti di fronte a una realizzazione impossibile. La loro è crisi dell'utopia realizzata in relazione alla sua durata e alla sua permanenza. La convinzione idillica degli americani di essere il centro del mondo, la potenza suprema e il modello assoluto, non è falsa. E non si fonda tanto sulle risorse, le tecnologie e le armi, quanto sul presupposto miracoloso di un'utopia incarnata, di una società che, con un candore che può apparire insopportabile, si regge sull'idea di essere la realizzazione di tutto ciò che gli altri hanno sognato."
Lo scambio simbolico e la morte
di Jean Baudrillard
editore: Feltrinelli
pagine: 254
Per Baudrillard il valore di scambio simbolico è la fine dell'economia poiché viene dissolto l'oggetto concreto dello scambio. Ed è quindi anche la fine del marxismo. Baudrillard sposta la nozione di iperrealismo sul piano economico-sociale. Scompaiono le opposizioni tra verità e inganno, vita quotidiana e spettacolo. Il reale e la propria immagine si assomigliano perfettamente, sono una cosa sola. A esso si collega il simulacro. Se ciò che appare non ha più alcun riderimento alla realtà, ridotta ormai a un rimando di segni, è il simulacro stesso a prendere consistenza e anche valore positivo. Per Baudrillard la morte è pertanto una sfida radicale cui il sistema non può rispondere, ma al tempo stesso è un atto iperreale, un simulacro, che partecipa fino in fondo alla comunicazione spettacolare di massa.
Dimenticare Foucault
di Jean Baudrillard
editore: Pgreco
pagine: 110
Provocatorio e pungente questo libro di Jean Baudrillard non si ferma all'invettiva del titolo. La critica del pensatore dei Simulacri nei confronti di Foucault è destinata a incidere e far parlare. Secondo Baudrillard, infatti, Foucault non ha afferrato la vera dimensione del potere. Forti e validi sono gli strumenti che Foucault ha lasciato per descrivere l'azione del potere. Ma sempre spuria è la sua definizione dell'essenza di ciò che ci assoggetta. Un'essenza che per Buadrillard è tutta da ricercare nella capacità simbolica del potere. Il simulacro, cioè la copia che si sostituisce all'originale, diveniva centrale nell'analisi del potere cinico dei media. In altre parole ciò che Foucault non coglie è che le società postmoderne sono società di simulazione. Questa capacità dell'immagine di suscitare adorazione è la vera essenza del potere.
Perché non è già tutto scomparso?
di Baudrillard Jean
editore: Castelvecchi
pagine: 51
Perché esiste qualcosa anziché niente?: era questa per Leibniz una delle domande a cui la metafisica era tenuta a rispondere
La sparizione dell'arte
di Baudrillard Jean
editore: Abscondita
pagine: 67
L'arte è passata ovunque nella realtà