Libri di Blaise Pascal
Compendio della vita di Gesù Cristo
di Blaise Pascal
editore: Quodlibet
pagine: 80
Il "Compendio della vita di Gesù Cristo" di Blaise Pascal è un capolavoro quasi sconosciuto
Pensieri. E altri scritti di e su Pascal
di Blaise Pascal
editore: San Paolo Edizioni
pagine: 504
I "Pensieri" di Pascal sono pagine di confessioni e non coacervo di sillogismi; illuminazioni rapide e non discorsi filati di filosofica saggezza; più spesso vangate nel sodo per smuovere il terreno irto di cardi e di sterpi d'una inveterata albagia razionalista; talvolta crisalidi cui basta un'aria di tepore primaverile per mutarsi in svolazzanti e iridate farfalle, e quasi sempre grido di un'anima ora triste della "tristezza di non essere santi" (Bloy), ora gioiosa della letizia del cristiano in grazia.
Breviario
di Blaise Pascal
editore: Bompiani
pagine: 390
Pascal prima che filosofo e scienziato si proclamava uomo di fede e di azione, difensore della verità proclamata dalle Sacre Scritture contro tutti i delatori, gli usurpatori e i dubbiosi. Nei suoi pochi anni di vita ci ha lasciato tramite i suoi scritti, un vero e proprio cammino interiore alla portata di tutti. Tuttavia nella sua forma originaria le sue opere non offrono la possibilità di un agile e comprensibile itinerario. Questo volume ordina per temi i brani più significativi degli scritti filosofici, religiosi e apologetici del filosofo francese.
Pensieri
di Blaise Pascal
editore: Demetra
pagine: 128
L'opera non ha alcun carattere sistematico (e d'altra parte non era previsto che fosse pubblicata nella forma in cui ci è perv
Messiah-Compendio della vita di Gesù
editore: Classica italia
pagine: 46
"Handel compone "Messiah", forse l'oratorio più famoso della musica barocca, nel 1771, quando smette di scrivere opere, per dedicarsi alla musica religiosa. Nel "Messiah", che racchiude l'esperienza del barocco romano e la compenetrazione tra il protestantesimo germanico e la riforma anglicana, si sommano le contraddizioni e la visione del mondo della cultura barocca. In qualche modo simile è il libro di Pascal, scritto un secolo prima, che rappresento il senso del dibattito intorno alla figura del divino, dominante in tutta la cultura barocca. La rappresentazione di Guth è invece una rilettura contemporanea, che cambia gli equilibri del sacro: un tentativo di ridare vitalità alla questione, come non avrebbe mai potuto fare una rappresentazione più tradizionale." Philippe Daverio
Frammenti
di Blaise Pascal
editore: Rizzoli
pagine: 1110
I "Frammenti" lasciati da Pascal dopo la sua morte vennero pubblicati per la prima volta nel 1670, solo in parte, disposti sec
Pensieri
di Blaise Pascal
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Le meditazioni di un grande filosofo e di un grande credente impegnato nel tentativo di raggiungere Dio attraverso la fede, senza negare la ragione.
Compendio della vita di Gesù Cristo
di Blaise Pascal
editore: Quodlibet
pagine: 65
Il Compendio della vita di Gesù Cristo di Blaise Pascal è un capolavoro quasi sconosciuto. Scoperto e pubblicato verso la metà del secolo scorso, è una vita di Gesù tratta esclusivamente da una lettura attenta e partecipe dei quattro vangeli, riesposti secondo un'accuratissima, puntigliosa cronologia, per costituire un'"armonia" che ne esclude le incongruenze e ne esalta la mirabile semplicità. Pascal interviene raramente nella narrazione, introducendo brevi elementi dottrinali esplicativi, e preferisce affidare l'intelligenza dei fatti e delle parole di Cristo ad una loro più precisa scansione temporale. Ad ogni elemento della vita di Gesù, corrisponde così un fatto, un detto, e ad ogni unità temporale corrisponde un'unità dottrinale.
Il buon uso delle malattie. Testo francese a fronte
di Blaise Pascal
editore: La vita felice
pagine: 64
"La Preghiera per chiedere a Dio il buon uso delle malattie (1648) dovrebbe toccare il cuore della gente di questo secolo, nel
L'arte di persuadere
di Blaise Pascal
editore: Passigli
pagine: 76
"Odio le parole enfatiche": questa l'ultima frase de "L'arte di persuadere", che si conclude con una lacuna dovuta a un copista o allo stesso Pascal, ma che comunque suona come un'adesione al pensiero di Montaigne, il grande critico dell'amor proprio e della vanità delle cose mondane. Ma là dove lo scettico Montaigne si ferma dopo aver fatto tabula rasa, l'apologeta cristiano, che non può essere indifferente al risultato di una disputa, deve fare un passo avanti, sostenere che, stabilite le buone regole del ragionamento, sia possibile convincere e convertire l'interlocutore. Scritto verso il 1660, "L'arte di persuadere" si riallaccia alla polemica fra giansenisti e gesuiti, importante disputa teologica che stava molto a cuore a Pascal; ma è al tempo stesso una sorta di essenziale e limpido "discours de la méthode" di Pascal stesso, che troviamo poi applicato nell'altro testo qui riunito, la prima delle famose "Lettere provinciali" scritte in quello stesso periodo.