Libri di Bufalino Gesualdo
Cere perse
di Gesualdo Bufalino
editore: Bompiani
pagine: 240
"Persa si dice la cera che lo scultore modella fra due blocchi di terra refrattaria e che, esposta al fuoco, si scioglie lasci
Favola del castello senza tempo
di Gesualdo Bufalino
editore: Bompiani
pagine: 64
Dino insegue una farfalla gialla e nera che porta un teschio sul dorso e si addentra in un bosco nero: riesce a serrarla nel p
Il malpensante. Lunario dell'anno che fu
di Gesualdo Bufalino
editore: Bompiani
pagine: 128
Malpensante è chi pensa male, tecnicamente parlando
Il Guerrin meschino
di Gesualdo Bufalino
editore: Bompiani
pagine: 128
Pubblicata nel 1991 "Il Guerrin Meschino" è un'opera commossa che trasporta il lettore a ritroso nel tempo, alla ricerca della
Tommaso e il fotografo cieco
di Gesualdo Bufalino
editore: Bompiani
pagine: 178
Composizione: fra un'anestesia e l'altra, fra un by-pass e l'altro, per allegria. Genere: un grottesco di chiacchiera e azione. Altrimenti: un non-romanzo travestito da iper-romanzo, e viceversa. Argomento: un giornalista con ambizioni di scrittore abbandona per confusi motivi esistenziali il lavoro, la famiglia, gli amici, esiliandosi nel seminterrato d'un grande condominio metropolitano. Qui diviene spettatore, attore e cronista di molte peripezie, fino a uno scioglimento finale che ribalta gli eventi e insinua taluna illazione metafisica e morale. Struttura: un serpente che si morde la coda: quando tutto sembra finire, tutto sembra ricominciare. Per usare parole grosse, il paratesto entra nel testo e lo confuta.
Calende greche
di Bufalino Gesualdo
editore: Bompiani
pagine: LV-231
Calende greche si dice di giorni che non verranno mai
Diceria dell'untore
di Gesualdo Bufalino
editore: Bompiani
pagine: 222
Iniziata in tempi remoti e riscritta più volte, "Diceria dell'untore" incontrò subito, quando fu data alle stampe nel 1981, un unanime consenso di critica e di pubblico. Stupiva l'esordio tardivo e riluttante dell'autore, la sua distanza dai modelli correnti, la composita ragione narrativa tramata di estasi e pena, melodramma e ironia; non senza il contrappunto di una sotterranea inquietudine religiosa, come di chi si dibatte tra la fatalità e l'impossibilità della fede... Stupiva, l'oltranza lirica della scrittura, disposta a compromettersi con tutte le malizie della retorica senza vietarsi di accogliere con abbandono l'impeto dei sentimenti più ingenui. La vicenda racconta un amore di sanatorio, nel dopoguerra, fra due malati, un amore-duello sulla frontiera del buio. L'opera è arricchita da un'appendice di pagine inedite escluse dalla primitiva edizione.
L'uomo invaso
di Gesualdo Bufalino
editore: Bompiani
pagine: 203
I racconti de "L'uomo invaso" appartengono al Bufalino più "classico", sebbene risentano di un'impronta particolare. Le storie che vi sono raccontate sembrano apparentemente lontane tra loro per luogo, epoca, umore ma in realtà sono unite da un filo comune, in un disegno coerente e unitario che le fa assomigliare a tanti capitoli di un unico romanzo. "L'uomo invaso" è infatti il racconto dell'uomo solo che nell'imminenza della morte fa appello alla memoria (privata, storica, culturale) per conquistarsi un'identità definitiva, e finalmente essere in grado di capire. Gli eroi di queste fiabe o racconti sono colti in bilico tra passione, cabala e realtà.
Diceria dell'untore
di Gesualdo Bufalino
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 213
Nel 1946, in un sanatorio della Conca d'oro - castello d'Atlante e campo di sterminio - alcuni singolari personaggi, reduci dalla guerra, e presumibilmente inguaribili, duellano debolmente con se stessi e con gli altri, in attesa della morte. Lunghi duelli di gesti e di parole; di parole soprattutto: febbricitanti, tenere, barocche - a gara con il barocco di una terra che ama l'iperbole e l'eccesso. Tema dominante, la morte: e si dirama sottilmente, si mimetizza, si nasconde, svaria, musicalmente riappare. E questo sotto i drappeggi di una scrittura in bilico fra strazio e falsetto, e in uno spazio che è sempre al di qua o al di là della storia - e potrebbe anche simulare un palcoscenico o la nebbia di un sogno... "Ingegnoso nemico di se stesso", finora sfuggito a ogni tentazione e proposta di pubblicare, uomo, insomma, che ha letto tutti i libri senza cedere a pubblicarne uno suo, Gesualdo Bufalino - professore a Comiso, oggi sessantenne - è con questa "Diceria" al suo primo libro. Scritta negli anni, come lui dice, "della glaciazione neorealista", questa contemplazione viene alle stampe in un tempo meno gelido, più sciolto e più libero perché sia giustamente apprezzata.
Opere 1989-1996
Vol. 2
di Bufalino Gesualdo
editore: Bompiani
pagine: 2080
Il secondo volume delle opere di Bufalino contiene i romanzi della maturità stilistica dell'autore: "Calende greche", "Qui pro
Opere. Vol. 1: 1981-1988.
1981-1988
di Bufalino Gesualdo
editore: Bompiani
Questo volume contiene: Introduzione (di Maria Corti); Cronologia; Parte prima: "Diceria dell'untore", "Museo d'ombre", "Argo
Il malpensante
Lunario dell'anno che fu
di Bufalino Gesualdo
editore: Bompiani
pagine: 140
Malpensante è chi pensa male, tecnicamente parlando, ma è, soprattutto, chi pensa il male e ne accarezza i nodi dentro di sé