Libri di C. Caira
Essere ribelli
di David Bowie
editore: Il Saggiatore
pagine: 80
"Essere ribelli" - raccolta di pensieri, visioni e confessioni - è uno spazio multiforme in cui David Bowie apre il suo univer
Nove lezioni sulla voce. Guida pratica per insegnare a utilizzare al meglio la propria voce
di Max Hafler
editore: Audino
pagine: 158
Insegnare a sviluppare una voce ben articolata, chiara e potente è uno degli obiettivi che ogni insegnante di recitazione si d
L'arte della recitazione
di Stella Adler
editore: Audino
pagine: 166
L'arte delta recitazione raccoglie le trascrizioni delle lezioni di Stella Adler e ci permette di conoscere i capisaldi del su
Metodo o follia? Otto lezioni sulla recitazione da uno dei fondatori del Group Theatre
di Robert Lewis
editore: Audino
pagine: 94
Questo libro, finora inedito in Italia, è uno dei testi fondamentali di chi, negli anni '50., ha introdotto in Occidente il Metodo che ha rivoluzionato la tecnica della recitazione moderna. Membro prima del Group Theatre e poi dell'Actors Studio, Robert Lewis, come i suoi colleghi e compagni, adottò completamente il Sistema di Konstantin Stanislavskij, punto di partenza di varie e celebri "evoluzioni" o interpretazioni, da quella di Stella Adler a quella di Lee Strasberg, creatore di un Metodo che finì per confondersi con quello originale. Il ciclo di otto lezioni tenuto da Lewis nella primavera del 1957 al Playhouse Theatre di New York aveva proprio l'obiettivo di chiarire le idee su Stanislavskij e sui "metodi" di recitazione a quel tempo in voga. A una platea composta da attori, registi, sceneggiatori, Lewis raccontò la vera natura del Sistema stanislavskijano palesando ciò che non era, le sciocchezze, le interpretazioni distorte e i miti sorti intorno a esso. Dalle basi alla "verità" dell'attore, dallo stile della messa in scena al Metodo in sé, nelle sue otto lezioni Robert Lewis affrontò in maniera completa ed esaustiva tutto ciò che di dubbio o confuso c'era nelle teorie del tempo.
Sono l'uomo delle stelle. Vita, arte e leggenda dell'ultima icona pop
di David Bowie
editore: Il saggiatore
pagine: 481
David Bowie androgino e magnetico nell'abito elegante del Duca Bianco. Ziggy Stardust e la tuta spaziale stretta sul corpo scavato. Aladdin Sane, elettrico e diafano, l'occhio acceso da un fulmine scarlatto. David Bowie a Berlino, in fuga dalla cocaina, alla ricerca del suono del futuro. David Bowie e il detective Nathan Adler. David Bowie Halloween Jack, David Bowie Pierrot. David Bowie Prettiest Star, BlackStar, polvere di stelle inafferrabile e iridescente. David Bowie non è mai stato uguale a se stesso. Ha cantato il cambiamento in Changes, profezia del suo incessante mutare, e l'ha messo in atto per tutta la vita, fuggendo dalla noia della ripetizione, esplorando percorsi sempre nuovi, facendo del proprio corpo il protagonista di un'arte performativa e sonora. Ha dato voce all'odissea malinconica di un astronauta perduto nello spazio, e all'eroismo quotidiano all'ombra del muro di Berlino. È stato l'inventore del glam rock, il padre nobile della new wave, ha spaziato dalle sonorità acustiche degli anni sessanta alla musica elettronica, dal funky al soul. Ha intrecciato amicizie e collaborazioni con Brian Eno e Mick Jagger, Iggy Pop e John Lennon, Lou Reed e Freddie Mercury. "Sono l'uomo delle stelle" raccoglie - insieme a fondamentali contributi critici apparsi sulle maggiori riviste musicali inglesi e americane - le interviste rilasciate nel corso di 35 anni di carriera.
La regia teatrale
di Harold Clurman
editore: Audino
pagine: 159
"La regia teatrale", scritto da quella che è considerata una delle figure più influenti del teatro statunitense, è un classico nel campo della formazione. Il libro costituisce una delle prime riflessioni organiche su quel "teatro di regia", di stampo statunitense, che veniva contrapposto al "teatro d'attore" o al "teatro d'autore", di taglio più europeo. Clurman, formatosi negli Usa ma sotto una forte influenza stanislavskijana, ci offre infatti un primo sguardo originale sul teatro: quello del regista. Cioè di chi decide di affrontare un copione e, attraverso il proprio punto di vista, lo trasforma in uno spettacolo guidando gli attori nella loro performance. Di questo parla Clurman, seguendo passo passo il lavoro del regista: dalla scelta del testo al lavoro interpretativo - spesso a contatto con il commediografo -, dall'individuazione dello spazio scenico e del team di attori che ne saranno protagonisti alle prime letture del dramma e via via alle prove che si susseguono incessanti fino a quella generale che precede il debutto. In tutto questo l'esperienza e la cultura di Clurman rendono "La regia teatrale" molto più di un semplice manuale, ovvero la ricostruzione di un mondo con le sue atmosfere, i suoi miti e i suoi riti, capace di coinvolgere non solo gli addetti ai lavori ma tutti gli spettatori e gli amanti del teatro.