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Libri di C. Licciardi

Maschere dell'io. Gli scritti autobiografici di Elias Canetti

di Enza B. Licciardi

editore: Bonanno

pagine: 160

L'opera di Canetti è percorsa da una tensione eroica e tragica di ricostruire attentamente, tessera dopo tessera, il tempo perduto perché la vita dell'uomo in ultima analisi si effonde e si "verifica", si fa vera appunto, nella memoria rivisitata. In questo senso è decisiva la scelta di Enza Licciardi di confrontarsi, così attentamente, con l'autobiografia, il romanzo segreto di Elias Canetti e insieme il testamento sublime della letteratura austriaca, di un'Austria che non esiste più, così come non esiste più l'ebraismo sefardita, oppure di un'Austria che esisterà sempre, di un ebraismo che esisterà sempre con Canetti, con Stefan Zweig, con Joseph Roth e con tutti coloro che si sono votati e si votano al racconto della vita, perché ogni vita è il simbolo di tutte le vite, ogni racconto è l'epifania della "lingua salvata".
16,00

Il Sessantotto in periferia

editore: Bonanno

pagine: 168

A quarant'anni di distanza dalla stagione della mobilitazione studentesca, il '68 sembra ancora non avere trovato una sua prop
15,00

La strana morte del dr. Narducci. Il rebus di due cadaveri e il «mostro» di Firenze

editore: DeriveApprodi

pagine: 142

L'8 ottobre del 1985, Francesco Narducci, un giovane medico della buona borghesia perugina, scompare misteriosamente, mentre si trova a bordo della sua imbarcazione al lago Trasimeno. La mattina aveva ricevuto una telefonata al lavoro e a metà pomeriggio, senza avvisare nessuno, si era recato al lago. Il corpo viene ritrovato, gonfio e irriconoscibile, quattro giorni dopo. La morte per annegamento viene data per scontata e le molte autorità presenti sul posto riconsegnano il corpo alla famiglia per la sepoltura. Tutto sembra finire lì. La vicenda si riapre quasi venti anni dopo, quando la magistratura perugina torna sul caso. Ma il caso si riapre in modo clamoroso: con la riesumazione si scopre che dentro la bara c'è un corpo diverso da quello ripescato nel lago; dall'autopsia risulta che la morte non è avvenuta per annegamento ma per strangolamento. Ma allora quando è morto il dottor Francesco Narducci? E, soprattutto, come è morto: annegato o strangolato? C'è stato o no uno scambio di cadaveri? Se sì: di chi era il corpo ripescato al lago Trasimeno e dove è finito? E cosa collega la triste vicenda del medico di Perugia alle inchieste sui delitti del "mostro" di Firenze?
14,00
19,00

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