Libri di Carlo Altini
Una filosofia in esilio. Vita e pensiero di Leo Strauss
di Carlo Altini
editore: Carocci
pagine: 368
Leo Strauss è stato uno dei filosofi della politica più influenti del Novecento e un raffinato lettore dei classici, da Platon
Educare al limite. Filosofia nella scuola dell'infanzia
di Carlo Altini
editore: Ets
pagine: 126
L'esperienza del limite si presenta come ordinaria e complessa al tempo stesso
Le maschere del progresso. Ascesa e caduta di un'idea moderna
di Carlo Altini
editore: Marietti 1820
pagine: 120
Nella seconda metà del '900 l'idea di progresso subisce una drastica battuta d'arresto e la fede nel cambiamento si esprime in
Potenza/atto
di Altini Carlo
editore: Il mulino
pagine: 207
Nella filosofia occidentale la coppia di concetti potenza/atto ha una storia millenaria che comincia con Aristotele e arriva,
Introduzione a Leo Strauss
di Altini Carlo
editore: Laterza
pagine: 199
Di origine ebraica, Leo Strauss (1899-1973) emigra dalla Germania nazista per trovare rifugio negli Stati Uniti, dove il suo i
Potenza come potere. La fondazione della cultura moderna nella filosofia di Hobbes
di Carlo Altini
editore: Ets
pagine: 220
Sebbene con potenza si intenda spesso la sfera concettuale che rimanda all'idea di forza o di potere, esiste anche un'altra interpretazione che rimanda all'idea di possibilità o facoltà. Si tratta di due paradigmi filosofici alternativi che in Hobbes si incontrano e scontrano con un esito che determina larga parte della modernità. È infatti l'incontro tra meccanicismo e determinismo - e non tanto il presunto "assolutismo" politico che determina la riduzione della potenza a potere nel pensiero hobbesiano, che così fornisce un fondamento metafisico al modello galileiano di scienza. Potenza, in Hobbes, non indica allora ciò che ha la possibilità di diventare, ma è ciò che ha il potere e la necessità di diventare, sul terreno sia metafisico e teologico che antropologico e politico. Questa interpretazione della potenza ha avuto rilevanza all'interno di un elemento della vita moderna che Hobbes aveva intravisto, ma che non poteva aver immaginato nella forma in cui essa si è poi realizzata: la tecnica, con il suo corrispettivo politico nella figura dello Stato come machina machinarum, attraverso cui la dimensione deterministica del divenire ha spesso messo in crisi le ipotesi di mutamento sociale e politico. È però necessario ricordare che - se non vogliamo chiudere ogni spazio di progettualità per vivere in un "eterno presente" deterministicamente indotto - è con una diversa concezione di potenza che la filosofia dovrebbe oggi fare i conti.