Libri di Cees Nooteboom
Pioggia rossa
di Cees Nooteboom
editore: Iperborea
pagine: 256
Da oltre cinquant'anni, Minorca, un microcosmo di vento e siccità, è il rifugio mediterraneo di Cees Nooteboom, che vi passa l
Avevo mille vite e ne ho presa una sola
di Cees Nooteboom
editore: Iperborea
pagine: 192
Un'ammirazione spassionata che risale al primo, precoce romanzo, una profonda amicizia di anni: di qui l'idea di Safranski di selezionare dalla ricca opera di Cees Nooteboom questa raccolta di frammenti. Un'antologia che nasce come compendio delle sue pagine più evocative, rivelando i diversi volti del grande romantico e del lucido umorista, del poeta-filosofo e del testimone politicamente attento della storia, dell'acuto osservatore di luoghi geografici e dell'anima. E al tempo stesso, un "breviario" dei nostri tempi, un prezioso compagno di cammino a cui tornare per aprirsi ogni volta nuovi orizzonti di pensiero. Dal significato del viaggio come esperienza esistenziale al mistero del tempo al valore assoluto della letteratura, Safranski ripropone le tematiche universali che nello scrittore olandese trovano una voce mai scontata. Perché Nooteboom non offre risposte né schemi filosofici, ma lampi di grazia poetica e folgoranti visioni, per insegnarci che la scrittura, come il viaggio, è ricerca in cui perdersi, e che solo l'inarginabile forza dell'immaginazione può aprirci gli occhi a quelle mille vite, quella "marea" di possibilità inespresse verso cui tende il poeta ma che abitano in ognuno di noi.
Verso Santiago. Itinerari spagnoli
di Cees Nooteboom
editore: Feltrinelli
pagine: 320
Architettura, arte e storia, ma anche paesaggi sperduti e incontri speciali. Sono evitate le località turistiche, vengono invece privilegiati i luoghi sperduti e gli aspetti non usuali. Ogni capitolo è una tappa del viaggio ed è una storia conclusa, a sé stante. A unire i vari episodi è la Spagna, profonda e misteriosa e lo stile dell'autore.
Il suono del suo nome. Viaggi nel mondo islamico
di Cees Nooteboom
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 238
Il viaggio come incontro con l'altro e rinnovata conoscenza di sé: un impulso a cui lo scrittore, e ancor prima il viaggiatore
In viaggio verso Jheronimus Bosch
di Cees Nooteboom
editore: Jaca Book
pagine: 74
Jheronimus Bosch (ca. 1450-1516) è colto sovente come uno degli artisti più enigmatici degli inizi dell'età moderna. Inventore di creature mostruose, ibridi grotteschi e bizzarre chimere dell'inframondo e dal mondo dei sogni, Bosch ha dato forme e volti a vizi e desideri dell'umano. "Ero ben consapevole che le sue figure di sogno erano legate al linguaggio letterario, formale e artistico della sua epoca, ma questa strabiliante esuberanza dell'immaginazione, questo incredibile accumulare dettagli anche minimi l'alto cappello dell'uomo vestito di rosso in primo piano, a sinistra, che sembra uscire dai tempi di Toulouse-Lautrec; la vorace testa di pesce tra oggetti indefinibili, ma dipinti con raffinatezza; la donna inginocchiata, in rosa, vicinissima al santo, e poi il santo stesso, che con due dita della mano destra sembra prestare giuramento - qui il mistero degli enigmi era effettivamente accresciuto senza che si intravvedesse una soluzione, a meno che la soluzione non fosse il mistero stesso, e l'unico rimedio fosse la resa." "Bosch non ci ha lasciato niente di scritto, solo immagini... Raramente un uomo divenuto invisibile ha lasciato tanto da vedere." Cees Nooteboom, a sessant'anni dal suo primo incontro con Bosch al Prado, racconta il suo viaggio verso i dipinti dell'artista a Lisbona, Madrid, Gand, Rotterdam e nella sua città natale, 's-Hertogenbosch nei Paesi Bassi.
Mokusei
di Cees Nooteboom
editore: Iperborea
pagine: 76
Il tema della ricerca dell'altro e dell'altrove viene approfondito dall'autore in questo breve romanzo. Un fotografo olandese va in Giappone per fare un servizio fotografico. Da sempre attratto dalla civiltà orientale, l'approdo al "nuovo mondo" costituisce per lui una doppia scoperta: quella di un luogo che non conosce e che non corrisponde a quello che si era immaginato e quella della grande passione. Ai suoi occhi Mokusei-Maschera di neve-Satoko è una donna tanto enigmatica e dalle tante maschere e sfaccettature quanto il suo paese. Tra i due nasce un amore travolgente destinato a una fine inevitabile: non si può raggiungere e afferrare quello che non si può conoscere, che rimane distante perché lontano e diverso.
Il giorno dei morti
di Cees Nooteboom
editore: Iperborea
pagine: 400
Arthur Daane, un operatore cinematografico olandese, si aggira per una Berlino irriconoscibile. In fuga da un trascorso individuale di dolore e di sradicamento, Arthur Daane intreccia un intenso dialogo con se stesso e con gli amici interrogandosi sul senso delle cose, sulla costruzione della memoria, sulla partecipazione emotiva alla storia. E, intanto, colleziona con la sua cinepresa immagini, cercando di fissare sguardi inattesi e non banali sulle cose, sguardi da montare un giorno in un film che rimane, per il momento, un progetto tanto indefinito quanto improbabile.
Philip e gli altri
di Cees Nooteboom
editore: Iperborea
pagine: 176
Il ventenne Philip parte per un viaggio in autostop che lo porta fino in Provenza, ad Arles, dove lo accoglie un ex monaco. In questa iniziazione alla complessità del mondo, il giovane si lascia condurre in un intrico di incontri che alterna realtà e persone immerse nella quotidianità ad altre che sembrano appartenere a un sogno: una bambina che abita in un castello, autostoppisti, camionisti; un ex seminarista epilettico. Questi e altri personaggi animano la vicenda fino a creare un complesso mosaico di esperienze e voci, in mezzo al quale Philip vaga senza un senso. Racconto lirico e sognante scritto a metà degli anni Cinquanta, il romanzo anticipa i temi della letteratura "on the road" e preannuncia l'alba di un'epoca in cui tutto sarebbe apparso possibile.
La storia seguente
di Cees Nooteboom
editore: Iperborea
pagine: 120
Una mattina Herman Mussert, grande erudito e amante di quella letteratura classica che ha insegnato per tutta la vita, si sveglia con sua sorpresa in una camera d'albergo a Lisbona, quando la sera prima si era addormentato nel suo letto ad Amsterdam. Come mai, cos'è accaduto, è realtà o sogno? È con questo allettante inizio che Nooteboom ci introduce in una di quelle storie che sono riferibili solo per metafore, perché si compiono in una dimensione in cui il tempo non esiste, in cui avviene il passaggio dalla vita alla morte, in quell'attimo che separa l'essere dal non essere. Metafore e miti che sono il pane quotidiano per quel professore di liceo che somiglia a Socrate, che ha per Bibbia "Le metamorfosi" di Ovidio. E forse non è un caso se si trova in quella stanza d'albergo: è da lì, dove vent'anni prima ha vissuto il suo unico amore, che deve cominciare il suo pellegrinaggio nei ricordi. E non è un caso se è da lì, da quella città che è "tutta un addio", che parte la nave del suo ultimo viaggio, per solcare le scure acque dell'oceano, verso l'aldilà. In un onirico sovrapporsi di storie, ricordi, immagini, da borgesiano "tessitore di simboli", Nooteboom ci ripropone miti che parlano di noi, si interroga sulle metamorfosi dell'io, sull'enigma del tempo, riesce a sospendere quell'impercettibile frazione di secondo che dura la morte, raccontando la vita.