Libri di Charles L. de Montesquieu
Per mantenere il governo devi amarlo. Lo spirito delle leggi
di Charles L. de Montesquieu
editore: Bompiani
pagine: 204
Lo spirito delle leggi fu pubblicato anonimo a Ginevra nel 1748
Considerazioni sulle cause della grandezza dei Romani e della loro decadenza-Dialogo tra Silla ed Eucrate
di Charles L. de Montesquieu
editore: Feltrinelli
pagine: 384
Roma e le sue vicissitudini studiate come caso esemplare di realtà socio-politica: il chiaro manifestarsi, nel corso della sua
Lettere persiane
di Charles L. de Montesquieu
editore: Feltrinelli
pagine: 448
"Il carattere e l'intenzione sono così scoperti da non ingannare se non chi vorrà ingannarsi da sé"
Breviario del cittadino e dell'uomo di Stato
di Charles L. de Montesquieu
editore: Edizioni ETS
pagine: 102
In un tempo come l'attuale in cui ci si trova spesso a fare i conti con un soffocante conformismo 'perbene' che, appannando le
Elogio della sincerità. Testo francese a fronte
di Charles L. de Montesquieu
editore: La Vita Felice
pagine: 64
Saggio sulle cause che possono agire sugli spiriti e sui caratteri
di Charles L. de Montesquieu
editore: Edizioni ETS
pagine: 84
Questo scritto - composto presumibilmente tra il 1736 e i1 1743 - è il più importante tra quelli lasciati inediti e incompiuti
Lo spirito delle leggi
di Charles L. de Montesquieu
editore: Utet
pagine: 618
Fino a non molto tempo fa, presentare l'"Esprit des lois" significava presentare praticamente tutta l'opera politica di Montesquieu, ché, in questo campo, alle Considérations e alle Lettres Persanes veniva assegnata una funzione meramente secondaria. L'"Esprit des lois" rimane dunque l'opera fondamentale, ma non tanto perché sia la più perfetta o perché Montesquieu sia tutto se stesso soltanto in essa, bensì perché quest'opera ha rappresentato, pur attraverso lunghe esitazioni ed incertezze e dopo numerosi tentativi, la realizzazione dell'obiettivo costantemente perseguito durante tutta la vita dello scrittore.
Viaggio in Italia
di Charles L. de Montesquieu
editore: Laterza
pagine: 345
Nell'affabilità e cultura dei salotti milanesi, nlla bellezza delle donne fiorentine e nella libertà delle venziane, negli intrighi concistoriali e nella sfacciata simonia della corte di Roma, nel "termometro" di San Gennaro e nella miseria dei "lazzaroni", Montesquieu, che visita l'Italia tra l'agosto 1728 e il luglio 1729, scruta con curiosità puntigliosa la vita e la morte degli Stati italiani del Settecento, ancorati alle proprie civiltà in declino.