Libri di Che`roux Cle`ment
Henri Cartier-Bresson. Lo sguardo del secolo
di Clément Chéroux
editore: Contrasto
pagine: 159
"Fotografare è mettere sulla stessa linea di mira testa, occhio e cuore
Henri Cartier-Bresson
di Clément Chéroux
editore: Contrasto
pagine: 397
"Lo sguardo del secolo", "L'uomo-occhio" o ancora "L'occhio assoluto": sono solo alcuni dei superlativi che Henri Cartier-Bresson (1908-2004) si è visto regolarmente assegnare. Certo, il suo sguardo riusciva, incontestabilmente, a combinare sempre la potenza del documento al lirismo poetico. In questo modo ha creato una delle opere più affascinanti del Ventesimo secolo. Dal Surrealismo al Maggio '68, passando per la guerra di Spagna, la decolonizzazione e i gloriosi anni Trenta, la retrospettiva dedicata dal Centre Pompidou a Henri Cartier-Bresson segue l'intero percorso del grande fotografo. Dieci anni dopo la sua morte e frutto di un lavoro di ricerca svolto nel corso di molti anni, l'esposizione propone, al di là della facile mitologia, una nuova lettura dell'immenso corpus di immagini che Cartier-Bresson ci ha lasciato. Mettendo insieme oltre 500 tra fotografie, disegni, dipinti, film e documenti, riunendo le sue più importanti icone ma anche le immagini meno conosciute, il Centre Pompidou rintraccia in questa mostra la storia di un'opera e, insieme, di un intero secolo.
Diplopia
L'immagine fotografica nell'era dei media globalizzati: saggio sull'11 settembre 2001
di Chéroux Clément
editore: Einaudi
pagine: 132
L'attentato alle Twin Towers è stato certamente l'evento più fotografato della storia dei media
L'errore fotografico. Una breve storia
di Clément Chéroux
editore: Einaudi
pagine: 145
Se i1 termine Fautographie - errore fotografico - sembra risalire a Man Ray, la pratica, nelle sue molteplici forme, è antica quanto la fotografia stessa. Cancellature e fallimenti, sorprese belle o brutte, détournements, lapsus e pasticci hanno delimitato la sua storia, fecondato le avanguardie, ispirato le teorie più importanti e le esperienze più fantasiose, suscitato dibattiti estetici spinosi quanto appassionanti. Secondo Gaston Bachelard «è in forma di ostacoli che bisogna porre il problema della conoscenza scientifica». È questo il modello epistemologico su cui si basa il presente saggio, che scommette sull'errore fotografico come strumento cognitivo: è nelle sue ombre, nei suoi scatti errati, nei suoi accidenti e nei suoi lapsus che la fotografia si svela e meglio lascia analizzare la sua natura. L'errore fotografico non si avvicina quindi alle fotografie errate con lo spirito con cui Rimbaud si avvicinava ai «dipinti idioti», e neppure difende o esalta ciò che dagli altri è vilipeso, per gusto stravagante o semplice civetteria. Non cede neppure alla tradizione letteraria dell'apologia paradossale, facendone l'elogio. Al contrario, questo piccolo trattato di «ematologia» fotografica, per esteti, storici dell'immagine e curiosi, cerca prima di tutto di circoscrivere i lapsus di quel medium e di comprendere ciò che rivelano, tenendosi a distanza dal semplice museo degli orrori, dalle collezioni che allineano esemplari anomali, sempre a rischio di sconfinare nella teratologia.
Henri Cartier-Bresson. Lo sguardo del secolo
di Clément Chéroux
editore: Contrasto
pagine: 159
"Fotografare è mettere sulla stessa linea di mira testa, occhio e cuore