Libri di Claudio Bisoni
Cinema, sorrisi e canzoni. Il film musicale italiano degli anni Sessanta
di Claudio Bisoni
editore: Rubbettino
pagine: 248
Il film musicale italiano degli anni Sessanta è un capitolo significativo e ancora poco studiato della storia del cinema popol
Elio Petri. Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
di Claudio Bisoni
editore: Lindau
pagine: 145
Accolto da un grande successo al momento della sua uscita nelle sale, "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" (Grand Prix Speciale della Giuria al 23° Festival di Cannes e premio Oscar come miglior film straniero nel 1971) è considerato uno dei capisaldi del cinema politico. Il linguaggio cinematografico classico, l'eccellenza tecnica della realizzazione e il robusto piglio narrativo sono al servizio di una storia che racconta l'impunibilità del Potere. Un Potere che ha il volto di Gian Maria Volonté, in una delle sue più celebri interpretazioni. In questo libro Claudio Bisoni analizza le tecniche di messa in scena, le scelte di montaggio, l'uso particolare del décor, la costruzione della maschera di Volonté e si sofferma sui rapporti che il film intrattiene con la commedia all'italiana e con la produzione hollywoodiana. Il profilo che emerge è quello di un'opera che riflette sul ruolo perverso dell'autorità nella nostra società, e che, interrogandosi sul nesso eros/politica, contribuisce a tracciare alcune delle coordinate lungo le quali continueranno a muoversi, nell'arco di un decennio, il cinema italiano e la cultura cinematografica.
Gli anni affollati. La cultura cinematografica italiana (1970-79)
di Claudio Bisoni
editore: Carocci
pagine: 223
Negli anni Settanta nel nostro paese la produzione cinematografica crolla ma si mettono le basi per fenomeni oggi familiari: la conservazione dei film come patrimonio storico, la dislocazione del cinema in televisione, il superamento della centralità della sala come luogo egemone dell'esperienza filmica. Il volume ricostruisce la cultura cinematografica che fa da sfondo al cinema italiano degli anni Settanta, ponendosi all'incrocio di tre grandi universi di discorso: la critica, il mondo degli intellettuali che scrivono di cinema, l'attività dei programmatori dei cineclub. In particolar modo vengono ricostruiti gusti, ideologie e rimozioni di un mondo culturale a volte capace di intercettare il nuovo, altre volte legato a pregiudizi inadatti a cogliere i cambiamenti in atto nell'industria culturale di quello che è stato chiamato "il decennio più lungo del secolo breve".
Stanley Kubrick. Full Metal Jacket
editore: Lindau
pagine: 134
"Full Metal Jacket" è un film sulla modernità, sociale e cinematografica. Kubrick inventa il classico sperimentale, dove l'aurea precisione dei tempi d'oro si trasforma in una minacciosa potenza di catastrofe, dove il sentimento prevalente è quello dell'angoscia e della paura, dove il perfetto nasce dall'incontro assurdo tra un brutale meccanismo di preparazione e un risultato senza risposte. Come ogni classico, anche "Full Metal Jacket" chiede di essere visto e rivisto, contiene sequenze diventate di culto, non smette mai di rilanciare significati nascosti. Ma come ogni film moderno, possiede un vasto numero di oppositori, mantiene tratti oscuri, lascia sofferenti gli spettatori, offre quel senso di "impurità" che il cinema della Hollywood classica non avrebbe consentito, almeno non con tale evidenza.
Stanley Kubrick
Full Metal Jacket
editore: Lindau
pagine: 128
Full Metal Jacket è un film sulla modernità, sociale e cinematografica