Libri di Costa Vincenzo
Fenomenologia dell'educazione e della formazione
di Vincenzo Costa
editore: Scholè
pagine: 304
È possibile una fenomenologia che rilegga e interpreti i temi dell'educazione (anche scolastica) indicando i principi generali
L'assoluto e la storia. L'Europa a venire, a partire da Husserl
di Vincenzo Costa
editore: Morcelliana
pagine: 192
Può la filosofia essere utile a comprendere il proprio tempo? Con quale metodo e strumenti concettuali? È questa la sfida che
Esperienza e realtà. La prospettiva fenomenologica
di Vincenzo Costa
editore: Morcelliana
pagine: 160
Se prima la realtà sembrava dissolversi in un gioco di interpretazioni, ora si è sviluppato un realismo altrettanto unilateral
Il movimento fenomenologico
di Vincenzo Costa
editore: Morcelliana
pagine: 320
I principali problemi e temi sviluppati dai rappresentanti della tradizione fenomenologica, da Husserl a Scheler, da Heidegger
Psicologia fenomenologica. Forme dell'esperienza e strutture della mente
di Vincenzo Costa
editore: Morcelliana
pagine: 320
Il testo intende dare un quadro completo di una psicologia fenomenologicamente orientata
Fenomenologia della cura medica. Corpo, malattia, riabilitazione
editore: Scholè
pagine: 384
Il testo da un lato si interroga su come si è potuta costituire la medicina moderna, che cosa ha dovuto rimuovere del sapere t
Teorie della follia e del disturbo psichico
di Costa Vincenzo
editore: Morcelliana
pagine: 272
La follia è un tema che attraversa la discussione culturale, scientifica e filosofica della nostra epoca e attorno a essa veng
Fenomenologia dell'educazione e della formazione
di Vincenzo Costa
editore: La scuola
pagine: 297
È possibile una fenomenologia che rilegga e interpreti i temi dell'educazione (anche scolastica) indicando i principi generali della cura dei legami sociali, delle relazioni di cura e della narrazione? Il centro del libro è rappresentato dalla necessità di partire dall'esperienza effettiva, da come il mondo viene esperito dalle persone, poiché ogni formazione deve prendere le mosse da un precedente stato di non formazione. Nella varietà delle loro declinazioni, la formazione e l'educazione consistono nell'aprire la persona al possibile, e questo diventa anche il criterio per distinguere tra ciò che forma e ciò che deforma. In questa direzione il testo delinea, da un punto di vista fenomenologico, la distinzione tra persona e psiche, la struttura e il ruolo delle emozioni, i caratteri dell'esperienza dell'altro e i rapporti tra educazione, formazione e tradizione, in quanto temporalità che lega tra loro le generazioni.
Heidegger
di Vincenzo Costa
editore: La scuola
pagine: 192
«L'uomo, nella sua essenza secondo la storia dell'essere, è quell'ente il cui essere, in quanto e-sistenza, consiste nell'abit
Distanti da sè. Verso una fenomenologia della volontà
di Vincenzo Costa
editore: Jaca Book
pagine: 157
Che cosa possiamo intendere per "volontà"? E che rapporti intrattiene con il nostro Sé? È a tali domande che si cerca di rispondere in questo volume. L'analisi fenomenologica del problema indica che il Sé, piuttosto che essere un nucleo compatto, è uno scarto temporale, una scissione originaria, e la volontà emerge come la cerniera e il movimento che tiene insieme questa distanza nel cuore dell'io. Di qui si prendono le mosse per chiarire la nozione di identità personale, di autocoscienza, la differenza tra causalità e motivazione, la struttura temporale del Sé e la nozione di valore, che viene intesa come il non ancora che anima la tensione del Sé, e dunque la volontà stessa. In questo percorso, l'autore trae ispirazione dalla tradizione fenomenologica e da quella critica, confrontandosi e confrontandole però, nello stesso tempo, con quelle elaborazioni che tendono a dissolvere, a partire da una concezione deterministica, la nozione stessa di volontà e di Sé.
Fenomenologia dell'intersoggettività. Empatia, socialità, cultura
di Vincenzo Costa
editore: Carocci
pagine: 230
Senza la capacità di rapportarsi agli altri non si sarebbero mai potute sviluppare la società e la cultura umana. E del resto, in ogni istante della nostra vita, anche quando siamo soli, la presenza degli altri non ci abbandona. Degli altri siamo in grado di comprendere i sentimenti, le intenzioni. E ciò che essi pensano, del mondo e di noi, ci determina. Ma che cosa ci permette di considerare gli altri come esseri come noi e di entrare in relazione con loro e qual è allora la struttura del legame sociale? È a queste domande che l'autore cerca di dare una risposta. Per farlo sviluppa un'analisi fenomenologica dell'esperienza dell'altro. Nello stesso tempo si confronta con le più recenti teorie nell'ambito delle scienze della mente e delle neuroscienze, così come con quelle delle scienze umane. In questo modo delinea una proposta teorica secondo cui vi è relazione specificamente umana e sociale solo quando ci si rapporta a uno come noi ma diverso da noi.