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Libri di Cotellessa Silvio

Europa del futuro passato. L'integrazione europea e la «sindrome di Rimbaud»

di Silvio Cotellessa

editore: Rubbettino

pagine: 123

L'Unione europea è sottoposta oggi a innumerevoli sfide interne e internazionali che rendono sempre più imperscrutabile l'oriz
16,00

La plurità addomesticata. Politiche pubbliche e conflitti politici

di Cotellessa Silvio

editore: Il mulino

pagine: 176

Al concetto di "pluralismo" si ricorre in politica per classificare i sistemi di partito, i regimi politici, gli strumenti di
16,00

Il ragionevole disaccordo

Hayek, Oakeshott e le regole 'immotivate' della società

di Silvio Cotellessa

editore: Vita e pensiero

pagine: 196

Nelle scienze storico-sociali ogni ‘spiegazione’ dei fenomeni collettivi sembra dover dipendere – da Max Weber in poi – dalla ‘comprensione’ dei motivi dominanti per i quali gli individui sono disposti a interagire in società. La benevolenza disinteressata come il cieco opportunismo, il freddo calcolo degli interessi come l’invidia più o meno irrazionale possono costituire altrettante motivazioni che rispondono all’eteronomia causale delle intenzioni umane, al fatto cioè che i comportamenti individuali sono determinati da una pluralità di motivi storicamente e culturalmente differenti. Diversi pensatori vanno oggi evidenziando la necessità di riconoscere una gamma di motivazioni ben più ampia e comprensiva rispetto a quella contemplata dalla teoria liberale. Scaturisce da qui una critica radicale al liberalismo, che trova la più autorevole replica nella posizione teorica di Friedrich von Hayek. Immaginare una società estesa, che sappia governarsi per mezzo di principi d’azione e di coesione altrettanto ampi, vuol dire rinunciare una volta per tutte a comprendere l’agire umano dal punto di vista dell’intenzionalità individuale o collettiva. Per altri versi, un’idea simile viene ribadita anche da un altro straordinario – sebbene assai meno noto – esponente del liberalismo contemporaneo, Michael Oakeshott. Come per Hayek, anche per Oakeshott non è possibile risalire alle motivazioni o alle intenzioni per le quali gli individui – pur restando reciprocamente indipendenti – entrano in società. Con la cruciale differenza, però, che non si tratta per Oakeshott di una barriera cognitiva, bensì di un limite storico: ciascuna forma di vita associata – comprese le società liberali e di mercato – è il risultato di un prodotto umano contingente che, per il fatto di essersi formato attraverso innumerevoli conflitti motivazionali, cela nell’ambivalenza del suo stesso carattere le ragioni della propria precarietà.
16,00

Interesse

editore: Il mulino

pagine: 144

Il concetto di "interesse" ha avuto una vicenda così rocambolesca che viene spontaneo chiedersi se esso possegga realmente una
9,30

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