Libri di Cristiano Giometti
Per diletto e per profitto. I Rondinini, l'arte e l'Europa
editore: Officina libraria
pagine: 303
Sculture antiche, ritratti, stregonerie, paesaggi, giardini colmi di fiori rari e profumati fanno da sfondo alla saga dei Rond
Raffaello on the road. Rinascimento e propaganda fascista in America (1938-40)
editore: Carocci
pagine: 247
Che cosa ci facevano nel 1939 a San Francisco la Madonna della Seggiola di Raffaello, il Tondo Pitti di Michelangelo e la Nasc
Una Chiesa ai margini. San Giorgio dei Tedeschi a Pisa tra storia materiale e storia della tutela
editore: Ets
pagine: 136
Nei pressi di una delle piazze più celebri del mondo sta una piccola chiesa a mattoncini rossi, nascosta tra palazzi e insegne di bar e ristoranti. Fondata da una confraternita tedesca all'inizio del Trecento, essa ha perso presto la propria identità per svolgere le funzioni di cappella dell'attigua istituzione ospedaliera. Nella sua storia si sono alternati sporadici momenti di vivacità artistica, ma in tono minore, e periodi di totale abbandono, fino ad arrivare tra Otto e Novecento ad un utilizzo quasi esclusivo come magazzino di opere d'arte dell'Ospedale cittadino. La singolare coesistenza tra l'istituzione civile che ne detiene la proprietà e quella religiosa che ne regola il culto ha accentuato nel tempo la sua condizione di confine, rendendo ancor più complesso l'esercizio della conservazione e della tutela. Superare quella cortina di mattoncini rossi, attraverso i documenti e le vicende degli artisti che hanno lavorato al di là di essa, può contribuire a restituire identità a questa chiesa dimenticata all'ombra della torre pendente.
Uno studio e i suoi scultori. Gli inventari di Domenico Guidi e Vincenzo Felici
di Cristiano Giometti
editore: Plus - Università di Pisa
pagine: 144
Nel corso del Seicento la produzione di scultura a Roma subì un incremento considerevole, tanto da assumere portata quasi industriale. Gli studi degli scultori divennero i nuclei vitali di tale fenomeno, trasformandosi da meri luoghi di lavoro in spazi dedicati alla creatività, alla formazione dei giovani allievi e all'esposizione di statue e modelli da mostrare ai numerosi intendenti che li visitavano. In via dell'Armata, lo scultore Domenico Guidi (1625-1701), uno tra i maggiori protagonisti della vita artistica romana, affittò dalla confraternita di Santo Spirito dei Napoletani un sito nel giardino sul retrochiesa dove edificò il suo studio. Nell'arco di pochi anni quella "stanza" sarebbe stata visitata da cardinali e nobili curiosi di ammirare le molte opere destinate alle chiese di Roma e alle principali città europee. La vita della bottega proseguì anche dopo la scomparsa del maestro, passando in eredità a Vincenzo Felici, il suo allievo più dotato. Gli inventari post mortem dei due scultori aprono un inedito spaccato sulla vita quotidiana dello studio rivelandone le pratiche di lavoro, ma anche il mutamento della produzione e del mercato a Roma tra Sei e Settecento.