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Libri di Curci Stefano

La nascita dell'ateismo

Dai clandestini a Kant

di Curci Stefano

editore: Las

pagine: 192

12,00

Dal comprendere al con-vivere. La scommessa dell'intercultura

editore: Emi

pagine: 176

Per la nostra società conoscere e accogliere l'altro è diventato un imperativo. Sempre più camminiamo verso strutture sociali che devono imparare ad accogliere persone diverse nel pensiero, nella vita quotidiana e nelle espressioni. Gli autori del libro tentano di andare ancora più in là. Oltre a conoscere e accogliere, lanciano la sfida del "comprendere". "Se non impariamo a comprenderci gli uni gli altri, vivere nella diversità diventa una Babele o forse l'anticamera dell'inferno" (dalla premessa). Cosa fare per comprendere? Come farlo? Il libro non presenta solo riflessioni teoriche ma anche proposte che traducono i concetti in esperienze vissute e che quindi diventano vero scambio e incontro.
13,00

Buone pratiche per fare intercultura

editore: Emi

pagine: 160

Il volume presenta in concreto percorsi educativi e metodi didattici nella prospettiva, carica di politicità, di formare le persone alla cittadinanza solidale e al dialogo tra le culture. L'educazione interculturale, infatti, offre a ciascuno una nuova grammatica per costruire la civiltà del convivere, l'unica in grado di assicurare l'integrazione sociale e la compresenza dei diversi simboli culturali e religiosi. In una parola, il futuro della famiglia umana.
9,00

La Pedagogia del volto. Educare dopo Levinas

di Stefano Curci

editore: Emi

pagine: 128

Emmanuel Lévinas (1905-1995) è considerato il massimo filosofo dell'etica del Novecento. Anche se non si è mai occupato direttamente di pedagogia, la sua opera, incentrata anzitutto sul volto dell'altro e sulla critica del narcisismo della filosofia occidentale, offre una nuova chiave di lettura pedagogica: l'alterità come paradigma per l'educazione del futuro. Al di là dell'egocentrismo e dell'eurocentrismo abbiamo bisogno di una visione capace di rinnovare l'umanesimo del soggetto. L'educazione all'ascolto, l'etica del limite e della responsabilità, la verità nomade (Abramo contro Ulisse)... sono tanti motivi stimolanti per tutti. Solo un percorso di autodecostruzione consente la ricostruzione di un io ospitale, aperto all'altro "che mi fa visita". Come scrive Emilio Baccarini nella prefazione "la pedagogia del volto diventa, nell'oggi della complessità e della molteplicità dei volti diversi che quotidianamente si incontrano, la sfida urgente di formare persone che siano veramente in grado di incontrarsi e di guardarsi, consapevoli che l'altro lo riguarda". A tal punto, e così da vicino, da rispondere: "Eccomi".
9,00

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