Libri di D. Bregola
I solitari. Scrittori appartati d'Italia
di Davide Bregola
editore: Oligo
pagine: 180
Quindici ritratti di scrittrici e scrittori italiani
La vita segreta dei mammuth in Pianura padana
di Davide Bregola
editore: Avagliano
pagine: 140
Una raccolta di episodi letterari in cui i protagonisti, come mammut scampati all'estinzione, calati in un paesaggio tanto sur
L'acchiapparime. Manualetto divertente per inventare rime, ninnenanne, filastrocche, indovinelli, poesie e raccontini
di Davide Bregola
editore: Barney
pagine: 130
Perché tutti si ricordano "Ambarabaciccicoccò tre civette sul comò" oppure "Girogirotondo casca il mondo casca la terra...?" Perché insegnando attraverso il gioco si acquisiscono nozioni e si insegna divertendo? Come si riescono a costruire indovinelli e poesie visive? Un vero e proprio manuale di scrittura creativa che prende le mosse dagli insegnamenti di Gianni Rodari, Roberto Piumini, Ersialia Zamponi, Munari, per proporre un nuovo metodo di insegnamento.
La cultura enciclopedica dell'autodidatta
di Davide Bregola
editore: Sironi
pagine: 236
Giovanni vive in un paese del profondo Nord: ha una ragazza, qualche amico distratto, avventure di scarsa importanza, è sottoccupato e sbarca il lunario con lavori precari. Mentre dedica sempre più tempo a letture impegnative e trasognate riflessioni, si trova ad affrontare le difficoltà di tutti i giorni. Ma in mezzo a tutto ciò è assorbito dal compito più alto che si è dato: interrogarsi sulla verità. Novello enciclopedista, si dedica alle questioni fondamentali della vita, del sapere, della cultura a cui nessuno dà più importanza; come un Don Chisciotte dei nostri giorni, si scaglia senza esito contro i mulini a vento della mediocrità a cui la vita di provincia sembra volerlo condannare.
Racconti felici-La lenta sinfonia del male
di Davide Bregola
editore: Sironi
pagine: 224
I racconti di Davide Bregola sono felici perché i personaggi, lungi dal macerarsi in una novecentesca e mitteleuropea "infelicità senza desideri", intuiscono e trovano il senso della loro esistenza in uno "stupore pieno di desideri". Desideri di felicità, desideri semplicissimi, anche grossolani: stare attorno a un falò con un sottofondo di mazurca, guidare l'automobile canticchiando il motivetto dell'estate, raccogliere i bollini del concorso Agip, andare a vedere le donne nude in un night perso in mezzo alla campagna.