Libri di D. Tortorella
La vita normale
di Yasmina Reza
editore: Adelphi
pagine: 190
«Per me il tribunale è un luogo di osservazione come un altro, come la strada, o la mia camera da letto» ha risposto Yasmina R
Hollywood Babilonia
di Kenneth Anger
editore: Adelphi
pagine: 475
Dopo il leggendario Hollywood Babilonia, Kenneth Anger ci ha offerto, come seguito, questa scatola fragrante di «bonbon avvele
Voi non sapete che non ho paura
di Ludovica Ripa di Meana
editore: Garzanti
pagine: 250
Nonostante il consenso di critici come Garboli e Segre, Ludovica Ripa di Meana resta «una clandestina» nel panorama letterario
The New Yorker. Lo humour dei gatti
editore: Archinto
pagine: 173
In quasi novant'anni di esistenza, il mitico settimanale "The New Yorker", Bibbia dei newyorkesi più raffinati e "cool", ha pubblicato - sparse qua e là fra brillanti pezzi di costume, rubriche culturali, cronache mondane e racconti inediti dei migliori scrittori del Novecento - poco meno di 70.000 vignette che hanno fondato un genere e insieme un nuovo modo di ridere, prodotto dal corto circuito fra prontezza di spirito e intelligenza. Splendida occasione per ripercorrere un secolo di arguzia insieme ad alcuni grandi disegnatori quali William Steig, Saul Steinberg e Sam Gross, quest'antologia è dedicata esclusivamente ai gatti, e ci delizia con una qualità irresistibile di umorismo talvolta felpato, talvolta graffiante, ma sempre e solo col pedigree.
Storia del ritratto in cera
di Julius von Schlosser
editore: Officina libraria
pagine: 317
Questo saggio costituisce il testo fondante sul tema fascinoso, ma fino al 1911 praticamente ignorato dalla critica d'arte, del ritratto in cera. Schlosser dispiega la sua erudizione in un excursus che spazia dalle maschere funebri romane ai riti bizantini, dai boti in cera della Firenze medicea alle figure di Madame Tussaud, non trascurando i funerali reali in effigie. Il volume, comprensivo delle tavole in bicromia che lo illustravano nello «Jahrbuch» del Kunsthistorisches Museum di Vienna, è corredato da note che aggiornano e ampliano il testo originale. Al saggio di Schlosser fa seguito un atlante a colori delle figure in cera conservate in Europa, che fornisce la prima e più completa panoramica di quanto resta di questa produzione. In conclusione la prima bibliografia ragionata sulla ceroplastica, che include, oltre alla ritrattistica, le cere anatomiche, votive, botaniche e altro.
Signore e signori
di Alan Bennett
editore: Adelphi
pagine: 162
Una serie monologhi scritti per la televisione, trasmessi dalla BBC nel 1987 e affidati all'interpretazione di grandi attrici inglesi, da Julie Walters a Maggie Smith. La comicità di Bennett si sprigiona solitamente da situazioni apparentemente dimesse, ma in questa occasione è andato molto oltre, strappando il massimo di ilarità a un pretesto, anche scenico, ridotto al minimo. E pur essendo, di fatto, una forma a sé, questi monologhi costituiscono la migliore introduzione possibile al mondo di Bennett, dove le leggi della logica prima o poi si incagliano su un dettaglio incongruo, finendo per ritorcersi contro chi cercava di applicarle.
Scritto sul corpo
di Alan Bennett
editore: Adelphi
pagine: 57
Il racconto di una diversità che non vuole darsi un nome nel "coming out" lieve di Alan Bennett. L'autore è nato a Leeds, nello Yorkshire; a Cambridge comincia a scrivere sketch; parallelamente all'attività di scrittore porta avanti quella di attore, arrivando a recitare in serie televisive da lui scritte.
Hollywood Babilonia II
di Kenneth Anger
editore: Adelphi
pagine: 332
Kenneth Anger offre un "supplemento di chicche e chiacchericcio o, forse meglio, un supplemento di storia segreta del cinema". La passeggiata lungo la strada di Hollywood non potrà che partire dalla tomba di Rodolfo Valentino, fra Gloria Swanson e le torture inflitte da Hitchcock alle sue bionde preferite, fra Joan Crawford, Clark Gable, Carole Lombard e un fastoso contorno di comparse. A mano a mano che si avvicina al presente ad Anger sfugge un sospiro: gli anni recenti danno un nutrimento meno sostanzioso a quel feticismo, senza il quale non c'è comprensione del cinema.
Love + Hate. Racconti e saggi
di Hanif Kureishi
editore: Bompiani
pagine: 208
Amore, matrimonio, sesso, tradimento, anarchia, scrittura creativa, perdere tempo, la pazzia, Kafka, fare film, gli immigrati,