Libri di Dario Antiseri
Come si ragiona in filosofia. E perché e come insegnare storia della filosofia
di Dario Antiseri
editore: Scholé
pagine: 192
Se le teorie scientifiche sono razionali in quanto controllabili, cioè falsificabili tramite il ricorso ai fatti, che ne è del
Von Hayek visto da Dario Antiseri
di Dario Antiseri
editore: LUISS University Press
pagine: 234
Friedrich von Hayek (Wien, 1899-Freiburg i. B., 1992), pensatore tra i più significativi della "Grande Vienna", premio Nobel per l'economia nel 1974, ha attraversato tutto quel "secolo breve" che va dal 1917 al 1991 ed anche negli anni più bui per il destino dei popoli liberi, come "un profeta dell'Antico Testamento", ha conservato la sua fede nella libertà. "L'influsso di Hayek è stato enorme. Le sue opere costituiscono una parte integrante della struttura tecnica della teoria economica, ed hanno esercitato un'influenza fondamentale sulla teoria economica, la filosofia politica e la politologia; si tratta di opere che hanno dato contributi agli sviluppi degli studi di diritto, metodologia scientifica ed anche psicologia. Tutto questo, però, passa in secondo piano se paragonato al contributo di Hayek per il rafforzamento delle basi morali ed intellettuali di una società libera" (M. Friedman). Dario Antiseri, in pagine chiare ed accurate, ripercorre l'avventura intellettuale e morale di Hayek ponendo il "momento d'oro" di Hayek economista subito dopo la metà degli anni Trenta, allorché apparve il saggio "Economia e coscienza".
Relativismo, nichilismo, individualismo. Fisiologia o patologia dell'Europa?
di Dario Antiseri
editore: Rubbettino
pagine: 85
Se nell'individualismo si insiste a vedere la resa al basso istinto dell'egoismo, il relativismo e il nichilismo sarebbero addirittura il cancro dell'Occidente. Le accuse, dunque, sono delle più gravi. Ma sono esse anche sostenibili e ben fondate? Individualismo si oppone ad altruismo o piuttosto al collettivismo? E non è nei gorghi della teoria e della pratica del collettivismo che vennero e vengono travolte libertà, dignità e responsabilità delle singole persone? Se, poi, con relativismo si intende la constatazione empirica di un pluralismo di concezioni etiche che sfidano la nostra libertà e la nostra responsabilità, questo relativismo è la fisiologia o la patologia dell'Occidente? Su questi interrogativi vertono le considerazioni dell'autore.
L'individualismo metodologico. Una polemica sul mestiere dello scienziato sociale
editore: Franco Angeli
pagine: 208
Epistemologia, clinica medica e la «questione» delle medicine «eretiche»
editore: Rubbettino
pagine: 240
Cattolicesimo, Liberalismo, Globalizzazione
editore: Rubbettino
pagine: 160
Gli autori realizzano un'analisi approfondita dei nessi esistenti tra discipline come l'etica, l'economia e la politica, che s
Quale ragione?
editore: Raffaello Cortina Editore
pagine: 314
Nelle cose umane meglio 'il baccanale dello spirito critico' che 'la burocrazia della verità'
La vienna di Popper
di Dario Antiseri
editore: Rubbettino
pagine: 450
"Karl R. Popper nella sua autobiografia intellettuale "La ricerca non ha fine" ammette di essere l'assassino del neopositivismo. Questa sua confessione, però, fa subito sorgere l'ulteriore imprescindibile interrogativo: ma con quali armi Popper ha aggredito e ucciso il neopositivismo? Ebbene, la tesi del presente lavoro è che, per l'aggressione da lui scatenata contro il neopositivismo (e per altre sue "congetture" e "confutazioni"), Popper abbia maneggiato armi rinvenibili nell'arsenale della "Grande Vienna", di quella Vienna "pre-neopositivistica" che va, pressappoco, dal 1870 al 1930". Dalla prefazione.