Libri di Davide Giacalone
Addio mascherine
di Davide Giacalone
editore: Rubbettino
pagine: 114
Certo che sono sgradevoli le pezze a coprire naso e bocca, ma sono pericolose quelle che coprono gli occhi, quelle che si risc
Leali all'Italia
di Davide Giacalone
editore: Rubbettino
pagine: 196
In queste pagine si parte dalla realtà, con fatti e numeri, e si arriva alle ricette per cambiarla
Viva l'Europa viva
di Davide Giacalone
editore: Rubbettino
pagine: 247
Europei si nacque. Europeisti si era. Antieuropeisti o euroscettici lo si è diventati. Europeisti lo eravamo per normalità, molto anche per retorica, certo. Antieuropeisti lo si è diventati dopo avere goduto dei benefici dell'integrazione, i quando i molti errori commessi e l'affermarsi dei vincoli parametrali hanno consentito di operare la più fantastica delle falsificazioni: i conti dissestati, la spesa pubblica improduttiva, il debito stellare, la connessa demoniaca pressione fiscale, non erano più conseguenza delle scelte i che si erano fatte, del diffondersi dell'assistenzialismo, delle reclamate elemosine di Stato, dei contrasti al dispiegarsi del libero mercato e della tenace difesa delle rendite di posizione, ma erano tutte colpe dell'Europa. Ciliegiona sulla torta: la viltà delle classi dirigenti, politica e non solo, che anziché assumersi il compito di richiamare alla ragionevolezza e all'ordine hanno provato a scaricare il peso delle cose dovute su un'entità astratta e prevalente: ce lo chiede l'Europa. C'è del buono, in questo percorso degenerativo, che buono non è. Una delle cose buone è che dirsi europeisti non è più lo scontato e indistinguibile luogo comune, praticabile in qualche adunanza domenicale o in qualche rituale celebrazione scolastica. Dirsi europeisti è diventato un problema, un'affermazione che desta reazioni vivaci. Taluni credono sia quasi segno di follia. E io sono un europeista.
Rimettiamo in moto l'Italia
di Davide Giacalone
editore: Rubbettino
pagine: 147
L'Italia è un Paese solido. Il nostro debito pubblico era divenuto troppo alto, ma negli anni della crisi quello degli altri è cresciuto assai più del nostro. Abbiamo un patrimonio largamente superiore ai debiti, ponendoci a un livello di sicurezza che compete con la Germania, lasciando indietro tutti gli altri. Eppure il racconto pubblico è assai diverso, oscillando fra la geremiade e la rassegnazione. Il fatto è che non essere stati capaci di risolvere i nostri mali ci rende incapaci di riconoscere le nostre forze. Un corpo forte, l'Italia, grazie ai molti che continuano a correre per il mondo. Ma con un sistema nervoso vicino al tilt. È la nostra vita collettiva a dare il peggio. In politica, certo, ma non solo: c'è un deficit impressionante di classe dirigente. Così va a finire che si spezzano le ginocchia a chi corre e si protegge e consola chi s'accascia alla nascita, indebolendo tutti. Il libro contiene ricette specifiche. Alcune, dopo averle lette, sembreranno ovvie. Il problema non è che debbano essere complicate, per sembrare dotte, ma che non ci sia la forza di trasformarle in altrettanto ovvia realtà.
Terza Repubblica
di Giacalone Davide
editore: Rubbettino
pagine: 304
Le tifoserie politiche animano scontri continui, con accuse sempre più forsennate, generando incattivimento o indifferenza
Una voce alla radio
di Giacalone Davide
editore: Rubbettino
pagine: 698
Seguire la vita pubblica italiana, metterla a confronto, giorno dopo giorno, con quel che succede nel mondo, documentare l'and
L'Italia dei 1000 innovatori
editore: Rubbettino
pagine: 86
Il valore delle idee e delle innovazioni italiane è superiore a quel che si crede e racconta
Non stop views
di Giacalone Davide
editore: Rubbettino
pagine: 620
Il libro vuole essere un "giornale di bordo" scritto dalla "nave Italia"; un giornale civile che vuole evitare luogo comune e
Diario civile
di Giacalone Davide
editore: Rubbettino
pagine: 338
Le pagine di Diario Civile sono fuori da ogni possibile coro