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Libri di Deborah E. Lipstadt

Antisemitismo. Una storia di oggi e di domani

di Deborah E. Lipstadt

editore: LUISS University Press

pagine: 257

Il fuoco nero dell'antisemitismo, l'odio irrazionale verso il popolo ebraico accusato di cospirare ai danni del resto dell'uma
20,00

La verità negata. La mia battaglia in tribunale contro chi ha negato l'Olocausto

di Deborah E. Lipstadt

editore: Mondadori

pagine: 411

"La verità negata" ricostruisce il celebre processo che, all'inizio del 2000, vide contrapporsi nell'aula di un tribunale britannico lo storico David Irving e Deborah Lipstadt, studiosa dell'Olocausto e docente presso la Emory University di Atlanta. Sulla base di prove incontestabili, Lipstadt aveva definito Irving un «negazionista» e per questo era stata chiamata a difendersi dall'accusa di diffamazione. Eppure, nei suoi libri Irving aveva più volte messo in dubbio l'esistenza di un qualsivoglia progetto di sterminio: a suo dire, gli ebrei morti nei campi di concentramento erano stati uccisi dal tifo o da qualche altra malattia, Hitler non era il responsabile della Soluzione finale e, soprattutto, non esistevano camere a gas ad Auschwitz. Nonostante questo, Irving godeva di grande rispetto e gli storici, anche autorevoli, elogiavano la serietà delle sue ricerche. Ben presto l'opinione pubblica ebbe la possibilità di cogliere la vera portata del processo. Infatti, lungi dall'essere una banale querelle ira storici, lo scontro tra Irving e Lipstadt non solo smascherava le deliberate falsificazioni di Irving in merito all'Olocausto e il suo tentativo di occultare l'operato di Hitler, così come non si limitava a rivelare lo stretto legame esistente fra le sue convinzioni ideologiche e la continua manipolazione delle fonti, ma poneva questioni fondamentali sotto il profilo morale prima ancora che storiografico: è giusto affidare a un'aula di tribunale l'onere di dimostrare la verità delle testimonianze dei sopravvissuti? Dove passa il confine tra la libertà di parola e l'immunità concessa ai divulgatori di menzogne? Quale compito attende tutti coloro che si battono per difendere la Memoria e impedire che i sei milioni di vittime della Shoah muoiano una seconda volta per mano delle falsificazioni negazioniste? Perché di questo si tratta. Il negazionismo affonda le sue radici nell'antisemitismo, e, come scrive Deborah Lipstadt, «l'antisemitismo in sé non può essere sconfitto ... perché resiste alla ragione, non lo si può confutare, ma va combattuto di generazione in generazione».
20,00

Il processo Eichmann

di Deborah E. Lipstadt

editore: Einaudi

pagine: 207

L'11 aprile 1961 il teatro di Beit Ha'am, a Gerusalemme, era gremito. Più di settecento persone riempivano la sala per il processo intentato ad Adolf Eichmann, accusato di essere il principale ufficiale operativo della "soluzione finale". I giornali di tutto il mondo riportavano notizie sull'evento. Le reti televisive americane mandavano in onda trasmissioni speciali. Non si trattava del primo processo per crimini di guerra nazisti. Eppure c'erano più giornalisti a Gerusalemme di quanti ne fossero andati a Norimberga. Per quale motivo questo processo era diverso da quello condotto dai tribunali di Norimberga, dove erano state processate figure molto più in vista della gerarchia nazista? Mentre il mondo continua a confrontarsi con la realtà del genocidio nazista e a riflettere sul destino di coloro che sono sopravvissuti, il processo Eichmann è divenuto una pietra di paragone per i giudizi successivi, un'impalcatura legale, morale e giudiziaria per confrontarsi con il male nella sua forma più incomprensibile. Deborah E. Lipstadt riesce a raccontarlo contemperando un'avvincente capacità narrativa con una sicura prospettiva storiografica. Lipstadt svincola il processo Eichmann dalla polarizzante presenza di Hannah Arendt, senza ignorarla, ma recuperando alcuni aspetti essenziali della vicenda: da un lato il risveglio, tardivo, della consapevolezza mondiale nei confronti dell'ampiezza della Shoah; dall'altra l'essere un momento nodale della storia di Israele.
27,00

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