Libri di Domenico Ribatti
La buona medicina. Per un nuovo umanesimo della cura
di Domenico Ribatti
editore: La nave di teseo
pagine: 256
La capacità dei medici di ascoltare e rispettare i malati nel momento della loro sofferenza è un'arte difficile da insegnare e
Il maestro dei Nobel. Giuseppe Levi, anatomista e istologo
di Domenico Ribatti
editore: Carocci
pagine: 126
Giuseppe Levi (1872-1965) è stato definito come il più autorevole biologo italiano tra le due guerre
La cura del cancro nel Novecento. Dalla chirurgia alle nuove terapie molecolari
di Domenico Ribatti
editore: Carocci
pagine: 111
Il cancro non è una malattia ma una costellazione di malattie, in rapporto alle diverse localizzazioni anatomiche, e le varie
L'immunologia nel Novecento. Una scienza dell'individualità biologica
di Domenico Ribatti
editore: Carocci
pagine: 109
Nel Novecento, le conoscenze in ambito immunologico hanno avuto un'accelerazione impressionante e molti immunologi sono stati
Agli albori dell'embriologia sperimentale. Storia di una disciplina scientifica
di Domenico Ribatti
editore: Carocci
pagine: 98
Una volta fecondato, l'uovo di un organismo superiore si suddivide in migliaia di cellule che si organizzano a formare i tessuti dell'embrione. La comprensione di questo elaborato e complesso processo è uno dei problemi più difficili che i biologi hanno affrontato negli ultimi secoli. Il volume definisce gli elementi che hanno caratterizzato lo sviluppo dell'embriologia sperimentale passandone brevemente in rassegna l'evoluzione: dalla controversia fra la teoria della preformazione (nel germe esisterebbero preformati i vari organi) e quella dell'epigenesi (le differenze sorgono ex novo da materiale indifferenziato) ali'affermazione della "meccanica dello sviluppo" per merito di W. Roux, fino alla nascita dell'embriologia chimica, grazie alla quale è stato possibile il passaggio dall'embriologia tradizionale a quella sperimentale. Vengono infine trattati i temi che caratterizzano la disciplina a livello di sperimentazione di laboratorio.
Un medico d'avanguardia. Gianni Bonadonna e la chemioterapia dei tumori
di Domenico Ribatti
editore: Carocci
pagine: 125
Gianni Bonadonna è stato un pioniere della ricerca sui tumori e ha rivoluzionato la storia dell'oncologia clinica mondiale. Laureato a Milano, rientrato in Italia nel 1964, dopo un tirocinio al Memorial Sloang Kettering Cancer Center di New York, ha sempre lavorato presso l'Istituto nazionale dei Tumori di Milano, dove nel 1976 è stato nominato direttore della Divisione di Oncologia medica e, successivamente, direttore del Dipartimento di Medicina oncologica. Le sue ricerche di maggior rilievo comprendono le prime valutazioni cliniche sull'efficacia dell'adriamicina, vari studi sulla chemioterapia adiuvante e primaria del carcinoma mammario, sulla malattia di Hodgkin, per il cui trattamento ha messo a punto una nuova combinazione di farmaci, nota come ABVD. Nel 1995, un ictus ha interrotto bruscamente la sua carriera professionale. Nel 2013, ha lasciato definitivamente l'Istituto dei Tumori di Milano, per dedicarsi alle attività della "Fondazione Michelangelo", organizzazione non lucrativa di utilità sociale per l'avanzamento dello studio e della cura dei tumori, che egli stesso ha fondato nel 1999. L'American Society of Clinical Oncology ha istituito il "Gianni Bonadonna Award and Lecture" come riconoscimento dell'importante attività clinico-scientifica svolta dal grande medico. Bonadonna ha ricevuto varie onorificenze nazionali e internazionali e nel 2004 è stato insignito della laurea honoris causa in Medicina dall'Università di Torino.