Libri di E. Mujcic
La buona condotta
di Elvira Mujcic
editore: Crocetti
pagine: 240
All'indomani dell'indipendenza del Kosovo, in un piccolo paese sul confine si tengono le elezioni per il sindaco
Consigli per essere un bravo immigrato
di Elvira Mujcic
editore: Elliot
pagine: 90
Siete scampati alla guerra, alla fame, ai pericoli dei viaggi clandestini
Dieci prugne ai fascisti
di Elvira Mujcic
editore: Elliot
pagine: 152
Nella famiglia di Lania, la nonna rappresenta il solido fulcro intorno al quale ruota l'asse familiare. Un giorno la donna chiede di poter essere sepolta un domani nella sua terra, ma la faccenda non è così semplice e dà origine a una catena, al limite del comico, fatta di manovre, equivoci, scontri e progetti che terranno tutti occupati per mesi. Eppure, quando sette anni dopo la morte arriva davvero, la macchina organizzativa, così a lungo oliata, s'inceppa via via in modo grottesco e inaspettato. Perché non si tratta di una famiglia qualsiasi ma di esuli fuggiti dalla Bosnia in guerra ed emigrati in Italia negli anni Novanta, che hanno portato con sé un'eredità ricca di memorie e resistenza ma anche il peso di una tragedia taciuta e mai superata. II ritorno in patria per Lania, sua madre e i suoi due fratelli, al seguito del feretro verso la terra natia, si trasforma così in un viaggio a ritroso nel tempo, costellato di incontri bizzarri e di imprevisti, in una migrazione al contrario che ha come destinazione la riconquista della propria storia e di una nuova vita.
La lingua di Ana. Chi sei, quando perdi radici e parole?
di Elvira Mujcic
editore: Infinito Edizioni
pagine: 168
Ana, la protagonista di questa vicenda, è un'adolescente moldova catapultata in Italia che improvvisamente si rende conto di n
E se Fuad avesse avuto la dinamite?
di Elvira Mujcic
editore: Infinito Edizioni
pagine: 128
Visegrad, Bosnia settentrionale, 1992
Al di là del caos. Cosa rimane dopo Srebenica
di Elvira Mujcic
editore: Infinito Edizioni
pagine: 112
"Dopo l'inattesa sentenza della Corte di giustizia dell'Aja che solleva la Serbia da ogni responsabilità nel genocidio di Sreb