Libri di Elvira Dones
La breve vita di Lukas Santana
di Elvira Dones
editore: La nave di teseo
pagine: 384
Lukas Santana è un piccolo gangster di origine messicana, soldato semplice di una delle feroci bande che operano nel Rio Grand
Vergine giurata
di Elvira Dones
editore: Feltrinelli
pagine: 204
Hana abbandona gli studi universitari che, piena di curiosità e di entusiasmo, aveva da poco iniziato all'Università di Tirana per tornare a vivere sulle montagne del Nord dell'Albania, nella casa dello zio che l'ha cresciuta dopo la morte dei genitori e che adesso è vedovo e malato. Un atto d'amore e di gratitudine che assume i tratti di uno spaventoso olocausto di sé quando Hana, che si rifiuta di accettare il matrimonio combinato che permetterebbe allo zio di morire in pace ma che costringerebbe lei a rinunciare alla propria indipendenza, pensa che l'unico modo per risolvere i suoi problemi sia diventare una vergine giurata: una di quelle donne, cioè, che a un certo punto della propria vita decidono di farsi uomini e di rinnegare la propria femminilità. Lo zio è fiero di lei, l'onore della famiglia è salvo e lui è finalmente libero di arrendersi alla malattia che lo divora. Nella cupa solitudine delle montagne si abbrutisce e si imbruttisce per sopravvivere alla fatica, al freddo, allo sconforto, finché la cugina Lila, emigrata tanti anni prima negli Stati Uniti, non riesce a convincerla a infrangere il giuramento per raggiungerla a Washington. Qui Hana riesce con grande sforzo - grazie al sostegno della cugina e della sua famiglia, ma soprattutto alla propria tenacia - a trovare la consapevolezza di sé e del suo corpo mortificato, e ad accettare l'amore di un uomo che la aiuta ad appropriarsi di una femminilità rinnegata.
Piccola guerra perfetta
di Elvira Dones
editore: Einaudi
pagine: 164
Forse per la prima volta in un romanzo la guerra ci appare vicinissima alla nostra normalità: di persone che vivono nell'Occidente moderno, dove si può telefonare a una amica a New York, a un parente in Svizzera. E dove, se manca la luce, non è detto che sia perché stanno per venirci a prendere, uno per uno, casa per casa. La "piccola guerra perfetta" del titolo è quella dichiarata dalla Nato il 24 marzo 1999 in seguito alla feroce politica di "pulizia etnica" di Milosevic. Si concluse il 12 giugno. Una guerra aerea, dai cieli del Kosovo. Doveva essere piccola e perfetta perché nessun soldato americano sarebbe tornato a casa in una bara, fu promesso. Ma vista da terra fu purtroppo tutt'altra cosa. Che cosa, lo racconta Elvira Dones in questo libro scritto oggi e basato su anni di ricerche sulle violenze subite dalle donne del Kosovo in ottanta giorni di orrore, a opera dei miliziani serbi. Dones riesce a rendere terribile, commovente e umana l'epica della sopravvivenza di tre donne assediate in una casa di Pristina: Rea, Nita e Hana. E insieme al loro assedio, alla loro disperata e vitale giovinezza, seguiamo increduli l'odissea verso la libertà di due indimenticabili ragazzini, della tredicenne bellissima Blerime, che da grande vuole studiare Poe come zia Nita, e del quattordicenne asso del calcio Fatmir. Elvira Dones ha scritto i suoi primi sette libri in albanese e gli ultimi due in italiano, sua lingua d'adozione. Prefazione di Roberto Saviano.
Vergine giurata
di Dones Elvira
editore: Feltrinelli
pagine: 204
Hana abbandona gli studi universitari che, piena di curiosità e di entusiasmo, aveva da poco iniziato all'Università di Tirana
Vergine giurata
di Elvira Dones
editore: Feltrinelli
pagine: 204
Hana abbandona gli studi universitari che, piena di curiosità e di entusiasmo, aveva da poco iniziato all'Università di Tirana per tornare a vivere sulle montagne del Nord dell'Albania, nella casa dello zio che l'ha cresciuta dopo la morte dei genitori e che adesso è vedovo e malato. Un atto d'amore e di gratitudine che assume i tratti di uno spaventoso olocausto di sé quando Hana, che si rifiuta di accettare il matrimonio combinato che permetterebbe allo zio di morire in pace ma che costringerebbe lei a rinunciare alla propria indipendenza, pensa che l'unico modo per risolvere i suoi problemi sia diventare una vergine giurata: una di quelle donne, cioè, che a un certo punto della propria vita decidono di farsi uomini e di rinnegare la propria femminilità. Lo zio è fiero di lei, l'onore della famiglia è salvo e lui è finalmente libero di arrendersi alla malattia che lo divora. Nella cupa solitudine delle montagne si abbrutisce e si imbruttisce per sopravvivere alla fatica, al freddo, allo sconforto, finché la cugina Lila, emigrata tanti anni prima negli Stati Uniti, non riesce a convincerla a infrangere il giuramento per raggiungerla a Washington. Qui Hana riesce con grande sforzo - grazie al sostegno della cugina e della sua famiglia, ma soprattutto alla propria tenacia - a trovare la consapevolezza di sé e del suo corpo mortificato, e ad accettare l'amore di un uomo che la aiuta ad appropriarsi di una femminilità rinnegata.
I mari ovunque
di Elvira Dones
editore: Interlinea
pagine: 134
Un viaggio in Irlanda s'intreccia con flashback che illuminano il passato dei protagonisti: Andrea, orfana argentina cresciuta tra sofferenza e ospedali psichiatrici, ed Eric, nel quale lei incontra la normalità e una ragione per non gettare via la vita. Passo dopo passo si Scopre il perché di quel viaggio e delle scelte dei due personaggi, seguendo il ritmo appassionante di questo romanzo di dolori e sentimenti raccontato con rara delicatezza. Elvira Dones, albanese d'origine, è scrittrice, giornalista, autrice di sceneggiature e documentari tv; divide la sua attività tra la Svizzera e gli Stati Uniti, dove attualmente risiede.
Bianco giorno offeso
di Elvira Dones
editore: Interlinea
pagine: 244
Elvira Dones torna con un romanzo forte e doloroso che ha per protagonisti un profugo albanese in Svizzera e un amico dalla straordinaria vitalità mal incanalata e controcorrente. È il racconto della profonda e tormentata amicizia tra i due uomini, attraversata da altre passioni, struggenti e impossibili perché così è la vita e perché i personaggi sono in balia della storia. Un romanzo intenso, appassionante, vero.